Fondazione Pirelli – Raccontare la fabbrica – Alla Bicocca per crescere
Nel 1904 Alberto Pirelli scrive al padre Giovanni Battista dagli Stati Uniti d’America: “Sogno di poter costruire dei bei saloni grandi e non dei bugigattoli, di poter aumentare assai la produzione e raggiungere le belle cifre che fanno qui”. Il sogno sta per realizzarsi. Nel 1909 la Pirelli apre infatti un secondo stabilimento in zona Bicocca, oltre a quello di via Ponte Seveso, dove poter compiere un salto dimensionale, realizzando gli ampi spazi preconizzati da Alberto. Lo testimonia la straordinaria serie di fotografie di interni ed esterni dello stabilimento, scattate intorno al 1920 in vista delle celebrazioni del Cinquantenario dell’azienda: numerosi edifici che si affacciano su viali, ampi saloni e magazzini, imponenti macchinari, centinaia di persone al lavoro. La Bicocca è già una città nella città.


Nel 1904 Alberto Pirelli scrive al padre Giovanni Battista dagli Stati Uniti d’America: “Sogno di poter costruire dei bei saloni grandi e non dei bugigattoli, di poter aumentare assai la produzione e raggiungere le belle cifre che fanno qui”. Il sogno sta per realizzarsi. Nel 1909 la Pirelli apre infatti un secondo stabilimento in zona Bicocca, oltre a quello di via Ponte Seveso, dove poter compiere un salto dimensionale, realizzando gli ampi spazi preconizzati da Alberto. Lo testimonia la straordinaria serie di fotografie di interni ed esterni dello stabilimento, scattate intorno al 1920 in vista delle celebrazioni del Cinquantenario dell’azienda: numerosi edifici che si affacciano su viali, ampi saloni e magazzini, imponenti macchinari, centinaia di persone al lavoro. La Bicocca è già una città nella città.