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Il Natale tra le pagine
degli house organ Pirelli

Quante recite natalizie hanno organizzato i bambini di asili e doposcuola Pirelli nel mondo? Quante letterine a Babbo Natale hanno ricevuto all’Azienda Articoli Vari di Roma, che produceva i giocattoli in gomma Pirelli? Quanti panettoni hanno varcato i cancelli delle fabbriche? Il Natale è la festa più “globale” di tutte, capace di unire e accomunare tutte le diverse culture di tutte le diverse società. E’ festeggiato in ogni angolo del mondo Pirelli, anche se con usanze diverse e con diverse simbologie: ma è sempre uno solo, potente nella sua capacità di unire i popoli e attraversare  il tempo.

Lo leggiamo sulle tante e tante copertine che gli house organ del Gruppo hanno dedicato nei mesi di dicembre alla festa magica del Natale, ad ogni latitudine e in un intreccio di culture pressoché unico. Ad esempio, quelle di Noticias – giornale aziendale della Pirelli Brasile – sono tra le copertine natalizie più belle, allegre e colorate. “Bom Natal”, dunque, con i babbi natale tra i rami di un albero decorato a banane e uva: “Feliz Natal e próspero 1969”, e non importa se i bambini hanno magliette leggere a maniche corte e fuori splende il sole. Vestiti estivi sotto l’albero scintillante anche per i bambini argentini di “Páginas Pirelli”. I “pirelitos”, con i loro regali ben stretti tra le braccia, diventano portatori di “Fraternidad, Paz y Trabajo”: è il 1956, ha appena festeggiato il primo anno di vita l’house organ della Pirelli Platense, enclave italiano in terra argentina.

“Products from Burton-on-Trent” per il Natale della famigliola in copertina di “Pirellicon”, dicembre 1959. L’house-magazine della Pirelli Limited inglese è una celebrazione di tutta  la produzione Pirelli di fine anni Cinquanta: calde pantofole e una comoda poltrona sdraio per mamma, giocattoli in gomma per i bambini. Papà, in giacca, cravatta e babbucce Pirelli, riceve nientemeno che un pneumatico -si spera 4- Pirelli BS3, magia tecnologica del 1959. Stessi anni ma atmosfera più istituzionalmente dedicata alla simbologia natalizia classica per lo spagnolo “Hechos y Noticias”. Natività in ceramica con lo sfondo della Sagrada Familia per la Navidad 1955, un pastore in terracotta sotto il ramo d’abete decorato per il 1956. E poi naturalmente la dedica ai Re Magi, che in Spagna contano quasi più di Babbo Natale: la cinquecentesca vetrata della cattedrale di Nuestra Señora de los Reyes a Barcellona per il numero di Dicembre 1958. Natale d’autore per l’house organ greco “Ta Nea tis Pirelli Hellas”, il Babbo Natale che porta i doni viaggiando per il cielo in macchina – gommata naturalmente Cinturato – e disegnato da Riccardo Manzi. In lontananza, spunta il Partenone.

E poi, naturalmente, le tante copertine dedicate al Natale sia dal magazine aziendale Fatti e Notizie sia dalla rivista “Pirelli”, fortunata operazione editoriale in edicola tra gli anni Quaranta e Settanta. Sono due copertine della Rivista Pirelli a riassumerci tutto un mondo di festività sotto il segno della P Lunga. Dicembre 1949: i bambini del tanto atteso Dopoguerra possono finalmente sognare il Gatto Meo, la bambola Susy, i pupazzi Rempel, i palloni colorati. Dicembre 1960: “Il Babbo Natale meccanico”, geniale intuizione del designer André François che assieme a colleghi come Ezio Bonini, Sandro Mendini, Renzo Biasion faceva ancora una volta della rivista “Pirelli” – sotto la guida di Arrigo Castellani – uno specchio puntuale dei tempi.

Quante recite natalizie hanno organizzato i bambini di asili e doposcuola Pirelli nel mondo? Quante letterine a Babbo Natale hanno ricevuto all’Azienda Articoli Vari di Roma, che produceva i giocattoli in gomma Pirelli? Quanti panettoni hanno varcato i cancelli delle fabbriche? Il Natale è la festa più “globale” di tutte, capace di unire e accomunare tutte le diverse culture di tutte le diverse società. E’ festeggiato in ogni angolo del mondo Pirelli, anche se con usanze diverse e con diverse simbologie: ma è sempre uno solo, potente nella sua capacità di unire i popoli e attraversare  il tempo.

Lo leggiamo sulle tante e tante copertine che gli house organ del Gruppo hanno dedicato nei mesi di dicembre alla festa magica del Natale, ad ogni latitudine e in un intreccio di culture pressoché unico. Ad esempio, quelle di Noticias – giornale aziendale della Pirelli Brasile – sono tra le copertine natalizie più belle, allegre e colorate. “Bom Natal”, dunque, con i babbi natale tra i rami di un albero decorato a banane e uva: “Feliz Natal e próspero 1969”, e non importa se i bambini hanno magliette leggere a maniche corte e fuori splende il sole. Vestiti estivi sotto l’albero scintillante anche per i bambini argentini di “Páginas Pirelli”. I “pirelitos”, con i loro regali ben stretti tra le braccia, diventano portatori di “Fraternidad, Paz y Trabajo”: è il 1956, ha appena festeggiato il primo anno di vita l’house organ della Pirelli Platense, enclave italiano in terra argentina.

“Products from Burton-on-Trent” per il Natale della famigliola in copertina di “Pirellicon”, dicembre 1959. L’house-magazine della Pirelli Limited inglese è una celebrazione di tutta  la produzione Pirelli di fine anni Cinquanta: calde pantofole e una comoda poltrona sdraio per mamma, giocattoli in gomma per i bambini. Papà, in giacca, cravatta e babbucce Pirelli, riceve nientemeno che un pneumatico -si spera 4- Pirelli BS3, magia tecnologica del 1959. Stessi anni ma atmosfera più istituzionalmente dedicata alla simbologia natalizia classica per lo spagnolo “Hechos y Noticias”. Natività in ceramica con lo sfondo della Sagrada Familia per la Navidad 1955, un pastore in terracotta sotto il ramo d’abete decorato per il 1956. E poi naturalmente la dedica ai Re Magi, che in Spagna contano quasi più di Babbo Natale: la cinquecentesca vetrata della cattedrale di Nuestra Señora de los Reyes a Barcellona per il numero di Dicembre 1958. Natale d’autore per l’house organ greco “Ta Nea tis Pirelli Hellas”, il Babbo Natale che porta i doni viaggiando per il cielo in macchina – gommata naturalmente Cinturato – e disegnato da Riccardo Manzi. In lontananza, spunta il Partenone.

E poi, naturalmente, le tante copertine dedicate al Natale sia dal magazine aziendale Fatti e Notizie sia dalla rivista “Pirelli”, fortunata operazione editoriale in edicola tra gli anni Quaranta e Settanta. Sono due copertine della Rivista Pirelli a riassumerci tutto un mondo di festività sotto il segno della P Lunga. Dicembre 1949: i bambini del tanto atteso Dopoguerra possono finalmente sognare il Gatto Meo, la bambola Susy, i pupazzi Rempel, i palloni colorati. Dicembre 1960: “Il Babbo Natale meccanico”, geniale intuizione del designer André François che assieme a colleghi come Ezio Bonini, Sandro Mendini, Renzo Biasion faceva ancora una volta della rivista “Pirelli” – sotto la guida di Arrigo Castellani – uno specchio puntuale dei tempi.

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