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Pirelli: tutto per lo sci

Gennaio, tempo di sci e di sciatori. Ed è sul numero di gennaio 1949 della rivista “Pirelli”, nell’articolo “Gli accessori che fanno felici”, che si legge una definizione davvero fantasiosa dello sciatore: “ un ‘secondo’ con contorno: intorno alla carne circola una certa quantità di verdure […] di bell’aspetto e gradevoli, così agli accessori dello sciatore si richiedono diverse qualità -praticità, durata, minimo ingombro- che li rendano piacevoli non al palato, ma all’uso”. Sono tanti gli accessori che possono migliorare la vita dello sciatore. E sono tutti accessori in gomma Pirelli. Le cinghie usate per legare gli sci o per fissare gli scarponi agli attacchi, ad esempio: “che non devono essere una fonte di moccoli  -cosa che frequentemente sono le cinghiette di cuoio indurite dal gelo”. Per non indurre in turpiloquio lo sciatore, basta farli in gomma.

Lo ripete anche l’articolo di Nino NutrizioLe funivie hanno aperto le porte  della montagna”, pubblicato sempre sulla rivista “Pirelli” nel numero di dicembre 1949: “solo chi ha provato la fatica di manovrare con le mani inguantate, apprezza l’utilità delle piccole cose di facile montaggio. E’ sufficiente una lieve pressione, perchè la bella delle nevi abbia sciolto il cinturino di gomma che lega gli sci e i bastoni”. La “bella delle nevi” citata da Nutrizio è una ragazza bionda che riappare in foto nella stessa pagina per promuovere un altro accessorio indispensabile per lo sciatore moderno: i leggerissimi bastoncini da sci con impugnature e rotelle in indistruttibile gomma Pirelli. E spetta sempre alla stessa bionda sciatrice “di classe” chiudere idealmente l’inverno 1949 interpretando -per la quarta di copertina dell’ultimo numero del 1949 della Rivista- tutta la linea Pirelli per lo sci: oltre a cinghiette e bastoncini, qui in evidenza ci sono sia la praticissima giacca a vento Pirelli sia naturalmente le suole in gomma Alpina degli scarponi.

Nel 1951 cambia la sciatrice: la “bella delle nevi” lascia il posto alla “sciatrice di Madesimo”, ma non cambia “Il fascino delle piccole comodità”, come racconta l’articolo di Vittorio Bonicelli pubblicato nella rivista “Pirelli” di dicembre e dedicato alle mille opportunità che la gomma offre allo sciatore moderno. “La mia riconoscenza va anche ai moderni e semplicissimi congegni che rendono possibile il trasporto di sci e bagagli sul tetto di una automobile, senza le strazianti zuffe di una volta con i grovigli di corde bagnate e allentate”. Sullo sviluppo del portasci -tra l’altro- era intervenuto nientemeno che il genio dell’ingegner Carlo Barassi, che nella vita di ogni giorno si occupava di progettare pneumatici Pirelli ma non sapeva resistere alla sua passione di inventore. Così, tra un Cinturato e un BS3, Barassi aveva ideato un avveniristico portasci in tessuto elastico e gommapiuma, brevetto Pirelli-Kartell, adatto alle Topolino dell’epoca.

E qui siamo all’“accessorio” forse più importante per uno sciatore: l’automobile, che lo deve portare nel più breve tempo possibile e in tutta sicurezza ai piedi dei campi innevati. Non è azzardato considerare come un prodotto “Pirelli per lo sci” anche il pneumatico Inverno, che nel 1950 ha sostituito il vecchio Artiglio d’anteguerra dando vita alla linea di pneumatici specializzati per neve e ghiaccio. L’immagine pubblicitaria del Pirelli Inverno è curata dal giovanissimo ma già affermato designer olandese Bob Noorda. E infine, qualora l’automobilista-sciatore sia incautamente sprovvisto di pneumatici adatti, nessun problema:  ecco le catene Pirelli antisdrucciolevoli con crociere in gomma, da applicare al normale pneumatico Stella Bianca per continuare a viaggiare senza incognite anche su neve e ghiaccio. Pieno di entusiasmo lo sciatore nei primi anni Cinquanta del Novecento cercava sui campi innevati di dimenticare gli anni precedenti: un “secondo con contorno” di accessori in gomma Pirelli.

Gennaio, tempo di sci e di sciatori. Ed è sul numero di gennaio 1949 della rivista “Pirelli”, nell’articolo “Gli accessori che fanno felici”, che si legge una definizione davvero fantasiosa dello sciatore: “ un ‘secondo’ con contorno: intorno alla carne circola una certa quantità di verdure […] di bell’aspetto e gradevoli, così agli accessori dello sciatore si richiedono diverse qualità -praticità, durata, minimo ingombro- che li rendano piacevoli non al palato, ma all’uso”. Sono tanti gli accessori che possono migliorare la vita dello sciatore. E sono tutti accessori in gomma Pirelli. Le cinghie usate per legare gli sci o per fissare gli scarponi agli attacchi, ad esempio: “che non devono essere una fonte di moccoli  -cosa che frequentemente sono le cinghiette di cuoio indurite dal gelo”. Per non indurre in turpiloquio lo sciatore, basta farli in gomma.

Lo ripete anche l’articolo di Nino NutrizioLe funivie hanno aperto le porte  della montagna”, pubblicato sempre sulla rivista “Pirelli” nel numero di dicembre 1949: “solo chi ha provato la fatica di manovrare con le mani inguantate, apprezza l’utilità delle piccole cose di facile montaggio. E’ sufficiente una lieve pressione, perchè la bella delle nevi abbia sciolto il cinturino di gomma che lega gli sci e i bastoni”. La “bella delle nevi” citata da Nutrizio è una ragazza bionda che riappare in foto nella stessa pagina per promuovere un altro accessorio indispensabile per lo sciatore moderno: i leggerissimi bastoncini da sci con impugnature e rotelle in indistruttibile gomma Pirelli. E spetta sempre alla stessa bionda sciatrice “di classe” chiudere idealmente l’inverno 1949 interpretando -per la quarta di copertina dell’ultimo numero del 1949 della Rivista- tutta la linea Pirelli per lo sci: oltre a cinghiette e bastoncini, qui in evidenza ci sono sia la praticissima giacca a vento Pirelli sia naturalmente le suole in gomma Alpina degli scarponi.

Nel 1951 cambia la sciatrice: la “bella delle nevi” lascia il posto alla “sciatrice di Madesimo”, ma non cambia “Il fascino delle piccole comodità”, come racconta l’articolo di Vittorio Bonicelli pubblicato nella rivista “Pirelli” di dicembre e dedicato alle mille opportunità che la gomma offre allo sciatore moderno. “La mia riconoscenza va anche ai moderni e semplicissimi congegni che rendono possibile il trasporto di sci e bagagli sul tetto di una automobile, senza le strazianti zuffe di una volta con i grovigli di corde bagnate e allentate”. Sullo sviluppo del portasci -tra l’altro- era intervenuto nientemeno che il genio dell’ingegner Carlo Barassi, che nella vita di ogni giorno si occupava di progettare pneumatici Pirelli ma non sapeva resistere alla sua passione di inventore. Così, tra un Cinturato e un BS3, Barassi aveva ideato un avveniristico portasci in tessuto elastico e gommapiuma, brevetto Pirelli-Kartell, adatto alle Topolino dell’epoca.

E qui siamo all’“accessorio” forse più importante per uno sciatore: l’automobile, che lo deve portare nel più breve tempo possibile e in tutta sicurezza ai piedi dei campi innevati. Non è azzardato considerare come un prodotto “Pirelli per lo sci” anche il pneumatico Inverno, che nel 1950 ha sostituito il vecchio Artiglio d’anteguerra dando vita alla linea di pneumatici specializzati per neve e ghiaccio. L’immagine pubblicitaria del Pirelli Inverno è curata dal giovanissimo ma già affermato designer olandese Bob Noorda. E infine, qualora l’automobilista-sciatore sia incautamente sprovvisto di pneumatici adatti, nessun problema:  ecco le catene Pirelli antisdrucciolevoli con crociere in gomma, da applicare al normale pneumatico Stella Bianca per continuare a viaggiare senza incognite anche su neve e ghiaccio. Pieno di entusiasmo lo sciatore nei primi anni Cinquanta del Novecento cercava sui campi innevati di dimenticare gli anni precedenti: un “secondo con contorno” di accessori in gomma Pirelli.

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