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Documenti per la storia delle industrie Pirelli


Nel 1942, proprio nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la Pirelli compie settant'anni di vita: il traguardo è importante e il management dell'azienda decide di ricostruire la storia del Gruppo. È così che Mario Luzzatto, dirigente pirelliano di lungo corso, viene incaricato di selezionare dagli archivi aziendali i documenti più significativi per testimoniare lo sviluppo storico dell'impresa, divenuta ormai nel tempo un grande Gruppo internazionale.

Luzzatto, insieme al collaboratore Gaetano Sermattei, passa in rassegna i fascicoli dell'archivio e in assenza di documenti originali, come nel caso delle lavorazioni e delle tecnologie, raccoglie testimonianze dirette e realizza copie dattiloscritte della documentazione. A causa delle sempre più frequenti incursioni aree su Milano spesso Luzzatto fotografa le carte, in modo da poter lavorare con tranquillità sulle riproduzioni nella sua casa sul lago di Baveno dove è sfollato con la famiglia: questo il motivo della presenza nella raccolta di numerose copie fotografiche di documenti originali. Il lavoro si interrompe tragicamente nel settembre del 1943, quando Luzzatto e la sua famiglia vengono arrestati dalle SS.

La raccolta è quindi completa è fino al 1920. Sermattei prosegue il lavoro raccogliendo i documenti fino agli anni Quaranta, a partire dagli appunti lasciati da Luzzatto. Nel dopoguerra l'Archivio Storico così costituito è affidato al personale dell'Ufficio Posta e Archivio, che continua la raccolta anno per anno limitandosi alla documentazione a stampa prodotta a uso interno ed esterno, come i bilanci, i listini e i cataloghi di prodotto, gli opuscoli informativi, la stampa pubblicitaria, le circolari e gli avvisi.

Nei primi anni Settanta l'Archivio Storico Pirelli è posto sotto la tutela dello Stato italiano per il suo "notevole interesse storico" e in seguito a tale notifica il materiale è riorganizzato: le singole unità, denominate genericamente "documenti" e costituite indifferentemente da singole carte, fascicoli, opuscoli, fotografie, vengono numerate progressivamente in ordine cronologico fino al numero 3000 ed elencate in un "Registro dei documenti storici".

Data la particolarità delle origini di questa miscellanea, si è deciso di mantenerne intatto l'ordinamento così come la numerazione, a eccezione dei materiali pubblicitari prodotti dalla Direzione Propaganda, inseriti nella miscellanea alla fine di ogni anno a partire dal 1950, che sono stati riuniti alla copie già presenti nella "Raccolta delle realizzazioni pubblicitarie", creata dalla Direzione Propaganda e consultabili nella sezione "Disegni e manifesti" dell'archivio online.


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