Celebrare i successi “ad arte”.
I diplomi nella storia delle Industrie Pirelli tra la fine dell’Ottocento e gli anni Trenta
È datato 1894 ed è rilasciato ai “Signori Pirelli & C.” dalle Esposizioni Riunite di Milano per “l’ardita e unica iniziativa italiana nell’industria dei cavi” il più antico diploma d’onore —conservato tra i documenti che ricostruiscono la storia delle Industrie Pirelli. Il primo di una lunga serie di riconoscimenti e attestati ottenuti dall’azienda per la partecipazione a fiere ed esposizioni, ma anche a gare e competizioni sportive. Stampati con la tecnica della litografia su carta pregiata, di dimensioni variabili fino ad arrivare a 50 x 70 cm, i diplomi sono spesso impreziositi da decorazioni o disegni, talvolta firmati. Negli anni Venti domina uno stile liberty e Art déco, come nel diploma n. 1447, conferito per la partecipazione dell’azienda alla seconda mostra campionaria eritrea del 1925 e firmato da Giulio Casanova, architetto e artista bolognese specializzato in decorazione a ornato, o in quello firmato G. Valerio, rilasciato al Dopolavoro Pirelli per il piazzamento al secondo posto alla Coppa Donatello di football, nel 1928.
A inizio anni Trenta diversi sono i diplomi realizzati da artisti e illustratori che si erano accostati alla tecnica dell’incisione collaborando alla rivista “L’Eroica”, fondata nel 1911 a La Spezia: Publio Morbiducci è autore del diploma n. 1643, ottenuto alla Fiera campionaria di Tripoli nel 1930; Adalberto Migliorati realizza il diploma di benemerenza n. 1700, conferito ad Alberto Pirelli dalla Esposizione Internazionale di Fonderia di Milano del 1931; Francesco Fortunato Gamba è autore del diploma assegnato alla Società Italiana Pirelli in qualità di socio fondatore della Casa di Redenzione Sociale della Compagnia di San Paolo a Milano Niguarda, datato 1932.
I diplomi relativi alla partecipazione dell’azienda alla Fiera di Padova nel 1934 e 1935 sono realizzati dal pittore Antonio Menegazzo, in arte Amen, illustratore e cartellonista padovano, che nel secondo dopoguerra si dedica alla pittura per poi emigrare in Sud America e negli Stati Uniti, dove raggiunge la fama diventando un pittore molto amato dalle star del cinema americano. “Amen” è autore anche di una pubblicità per la vernice per pneumatici Gumax, probabilmente una ditta partecipata dalla Pirelli, come sembra suggerire l’enorme pneumatico Stella Bianca dipinto con la vernice, oggi conservato presso la Collezione Salce di Treviso. Tra i nomi che ricorrono nella pubblicità Pirelli anche quelli di Manlio Parrini, autore dei diplomi del Salone aeronautico alla Fiera di Milano, e Armando Pomi, che firma il diploma al Dopolavoro Pirelli, classificatosi sesto nella seconda categoria al Torneo E. Massei, nel 1931.
Nella serie dei diplomi spiccano anche due artisti belgi: Antoine “Anto” Carte e Louis Buisseret, autori di due diplomi di Grand Prix ottenuti rispettivamente all’Esposizione internazionale di Anversa del 1930 e di Bruxelles del 1935.
Preziosi documenti che testimoniano i successi dell’impresa, e il suo legame di lunga data con il mondo dell’arte e dell’illustrazione.
È datato 1894 ed è rilasciato ai “Signori Pirelli & C.” dalle Esposizioni Riunite di Milano per “l’ardita e unica iniziativa italiana nell’industria dei cavi” il più antico diploma d’onore —conservato tra i documenti che ricostruiscono la storia delle Industrie Pirelli. Il primo di una lunga serie di riconoscimenti e attestati ottenuti dall’azienda per la partecipazione a fiere ed esposizioni, ma anche a gare e competizioni sportive. Stampati con la tecnica della litografia su carta pregiata, di dimensioni variabili fino ad arrivare a 50 x 70 cm, i diplomi sono spesso impreziositi da decorazioni o disegni, talvolta firmati. Negli anni Venti domina uno stile liberty e Art déco, come nel diploma n. 1447, conferito per la partecipazione dell’azienda alla seconda mostra campionaria eritrea del 1925 e firmato da Giulio Casanova, architetto e artista bolognese specializzato in decorazione a ornato, o in quello firmato G. Valerio, rilasciato al Dopolavoro Pirelli per il piazzamento al secondo posto alla Coppa Donatello di football, nel 1928.
A inizio anni Trenta diversi sono i diplomi realizzati da artisti e illustratori che si erano accostati alla tecnica dell’incisione collaborando alla rivista “L’Eroica”, fondata nel 1911 a La Spezia: Publio Morbiducci è autore del diploma n. 1643, ottenuto alla Fiera campionaria di Tripoli nel 1930; Adalberto Migliorati realizza il diploma di benemerenza n. 1700, conferito ad Alberto Pirelli dalla Esposizione Internazionale di Fonderia di Milano del 1931; Francesco Fortunato Gamba è autore del diploma assegnato alla Società Italiana Pirelli in qualità di socio fondatore della Casa di Redenzione Sociale della Compagnia di San Paolo a Milano Niguarda, datato 1932.
I diplomi relativi alla partecipazione dell’azienda alla Fiera di Padova nel 1934 e 1935 sono realizzati dal pittore Antonio Menegazzo, in arte Amen, illustratore e cartellonista padovano, che nel secondo dopoguerra si dedica alla pittura per poi emigrare in Sud America e negli Stati Uniti, dove raggiunge la fama diventando un pittore molto amato dalle star del cinema americano. “Amen” è autore anche di una pubblicità per la vernice per pneumatici Gumax, probabilmente una ditta partecipata dalla Pirelli, come sembra suggerire l’enorme pneumatico Stella Bianca dipinto con la vernice, oggi conservato presso la Collezione Salce di Treviso. Tra i nomi che ricorrono nella pubblicità Pirelli anche quelli di Manlio Parrini, autore dei diplomi del Salone aeronautico alla Fiera di Milano, e Armando Pomi, che firma il diploma al Dopolavoro Pirelli, classificatosi sesto nella seconda categoria al Torneo E. Massei, nel 1931.
Nella serie dei diplomi spiccano anche due artisti belgi: Antoine “Anto” Carte e Louis Buisseret, autori di due diplomi di Grand Prix ottenuti rispettivamente all’Esposizione internazionale di Anversa del 1930 e di Bruxelles del 1935.
Preziosi documenti che testimoniano i successi dell’impresa, e il suo legame di lunga data con il mondo dell’arte e dell’illustrazione.