Novità dall’Archivio Storico online: le immagini del welfare aziendale Pirelli dal secondo dopoguerra ai primi anni Settanta
“Entrare oggi nelle vaste e linde sale della Bicocca destinate alle mense e visitare gli annessi servizi; prendere conoscenza dell’organizzazione di spacci e mense; rendersi edotti del funzionamento del servizio medico e delle infermerie dalle moderne attrezzature; visitare gli asili, le case di cura, i laboratori di apprendistato e via dicendo; tutto ciò è cagione di grande compiacimento per il cammino già percorso ed anche di sprone a fare sempre di più.”
Con queste parole Alberto Pirelli ripercorre nel 1946 nel suo libro “La Pirelli. Vita di un’azienda industriale” i risultati raggiunti dall’azienda nelle iniziative che oggi definiremmo di “welfare aziendale”, alle quali sin dai primissimi tempi il padre e fondatore Giovanni Battista si era dedicato. Pochi anni dopo la fondazione della società, Pirelli comprende infatti l’importanza di investire su forme di previdenza e assistenza sociale e avvia iniziative all’avanguardia come l’istituzione, nel 1877, di una “Cassa sociale” che elargisce sussidi in caso di malattia – uno dei primi esempi di intervento a sostegno dei lavoratori introdotti da una grande azienda – o l’istituzione del Servizio di Assistenza Sanitaria nel 1926 in favore dei dipendenti e dei loro familiari, che fornisce consulenze specialistiche, esami di laboratorio, cure domiciliari e notevoli facilitazioni per il ricovero in ospedali e in case di salute. Con il crescere dell’azienda, si intensificano le attività assistenziali in favore dei lavoratori, che vanno a coprire non solo la sfera della salute ma anche quella della famiglia, del tempo libero e dello sport.
Sono da oggi disponibili nell’Archivio Storico online nuovi materiali, del periodo dal secondo dopoguerra ai primi anni Settanta del Novecento, che documentano queste attività: si tratta di numerose fotografie dell’archivio della Direzione Propaganda Pirelli, utilizzate principalmente per illustrare le iniziative di welfare ai dipendenti o al più largo pubblico tramite le riviste aziendali. Le fotografie riguardano ad esempio il servizio mensa dello stabilimento Bicocca: quella per gli operai, fotografata dopo i lavori di ammodernamento condotti nel 1955, e la mensa impiegati disegnata dall’architetto Giulio Minoletti e dall’ingegner Giuseppe Chiodi, con le fasi della costruzione, gli interni modernissimi, la sala ristorante con i suoi 770 posti. E poi le iniziative a sostegno della famiglia, dalla cura per i figli (con asili, doposcuola e colonie – prima fra tutte la colonia di Pietra Ligure, inaugurata nel 1947 – e con l’Istituto Piero Pirelli, inaugurato nel 1958 come centro di formazione professionale per i figli dei dipendenti) fino alla cura per gli anziani, con la casa di riposo di Induno Olona, in provincia di Varese. Le immagini documentano anche le iniziative attivate dall’azienda nell’ambito dell’assistenza sanitaria, con l’ambulatorio ma anche con il laboratorio di psicotecnica, creato nel 1935, per eseguire test ed esami per la selezione del personale e la prevenzione degli infortuni. E ancora: gli alloggi per i dipendenti, con la creazione del villaggio di Cinisello Balsamo realizzato nel 1953 nell’ambito del piano di costruzioni dell’INA-Casa.
Un ampio capitolo della documentazione fotografica riguarda le attività del Gruppo Sportivo Pirelli, istituito nel 1922 con lo scopo di diffondere lo sport tra i lavoratori e le loro famiglie e che negli anni Settanta arriva ad articolarsi in 18 sezioni dedicate ad altrettante discipline sportive, con oltre 2.500 iscritti che si allenano negli impianti sportivi di fronte alla fabbrica. Le fotografie sono firmate da alcuni grandi nomi, come Vincenzo Aragozzini, Aldo Ballo, Ugo Mulas, Enzo Nocera.
Tornando alle parole di Alberto Pirelli: “Siamo dunque nati e cresciuti in mezzo agli operai, alle macchine ed agli sviluppi dell’impresa, ed abbiamo imparato ben presto ad amare il lavoro, i lavoratori e questa Azienda a cui è legato il meglio della nostra vita”.
“Entrare oggi nelle vaste e linde sale della Bicocca destinate alle mense e visitare gli annessi servizi; prendere conoscenza dell’organizzazione di spacci e mense; rendersi edotti del funzionamento del servizio medico e delle infermerie dalle moderne attrezzature; visitare gli asili, le case di cura, i laboratori di apprendistato e via dicendo; tutto ciò è cagione di grande compiacimento per il cammino già percorso ed anche di sprone a fare sempre di più.”
Con queste parole Alberto Pirelli ripercorre nel 1946 nel suo libro “La Pirelli. Vita di un’azienda industriale” i risultati raggiunti dall’azienda nelle iniziative che oggi definiremmo di “welfare aziendale”, alle quali sin dai primissimi tempi il padre e fondatore Giovanni Battista si era dedicato. Pochi anni dopo la fondazione della società, Pirelli comprende infatti l’importanza di investire su forme di previdenza e assistenza sociale e avvia iniziative all’avanguardia come l’istituzione, nel 1877, di una “Cassa sociale” che elargisce sussidi in caso di malattia – uno dei primi esempi di intervento a sostegno dei lavoratori introdotti da una grande azienda – o l’istituzione del Servizio di Assistenza Sanitaria nel 1926 in favore dei dipendenti e dei loro familiari, che fornisce consulenze specialistiche, esami di laboratorio, cure domiciliari e notevoli facilitazioni per il ricovero in ospedali e in case di salute. Con il crescere dell’azienda, si intensificano le attività assistenziali in favore dei lavoratori, che vanno a coprire non solo la sfera della salute ma anche quella della famiglia, del tempo libero e dello sport.
Sono da oggi disponibili nell’Archivio Storico online nuovi materiali, del periodo dal secondo dopoguerra ai primi anni Settanta del Novecento, che documentano queste attività: si tratta di numerose fotografie dell’archivio della Direzione Propaganda Pirelli, utilizzate principalmente per illustrare le iniziative di welfare ai dipendenti o al più largo pubblico tramite le riviste aziendali. Le fotografie riguardano ad esempio il servizio mensa dello stabilimento Bicocca: quella per gli operai, fotografata dopo i lavori di ammodernamento condotti nel 1955, e la mensa impiegati disegnata dall’architetto Giulio Minoletti e dall’ingegner Giuseppe Chiodi, con le fasi della costruzione, gli interni modernissimi, la sala ristorante con i suoi 770 posti. E poi le iniziative a sostegno della famiglia, dalla cura per i figli (con asili, doposcuola e colonie – prima fra tutte la colonia di Pietra Ligure, inaugurata nel 1947 – e con l’Istituto Piero Pirelli, inaugurato nel 1958 come centro di formazione professionale per i figli dei dipendenti) fino alla cura per gli anziani, con la casa di riposo di Induno Olona, in provincia di Varese. Le immagini documentano anche le iniziative attivate dall’azienda nell’ambito dell’assistenza sanitaria, con l’ambulatorio ma anche con il laboratorio di psicotecnica, creato nel 1935, per eseguire test ed esami per la selezione del personale e la prevenzione degli infortuni. E ancora: gli alloggi per i dipendenti, con la creazione del villaggio di Cinisello Balsamo realizzato nel 1953 nell’ambito del piano di costruzioni dell’INA-Casa.
Un ampio capitolo della documentazione fotografica riguarda le attività del Gruppo Sportivo Pirelli, istituito nel 1922 con lo scopo di diffondere lo sport tra i lavoratori e le loro famiglie e che negli anni Settanta arriva ad articolarsi in 18 sezioni dedicate ad altrettante discipline sportive, con oltre 2.500 iscritti che si allenano negli impianti sportivi di fronte alla fabbrica. Le fotografie sono firmate da alcuni grandi nomi, come Vincenzo Aragozzini, Aldo Ballo, Ugo Mulas, Enzo Nocera.
Tornando alle parole di Alberto Pirelli: “Siamo dunque nati e cresciuti in mezzo agli operai, alle macchine ed agli sviluppi dell’impresa, ed abbiamo imparato ben presto ad amare il lavoro, i lavoratori e questa Azienda a cui è legato il meglio della nostra vita”.