Governare con merito
In un libro alcune delle migliori esperienze di buona gestione d’impresa
Merito prima di tutto. Merito per davvero, individuato con attenzione e correttezza. Metodo da applicare a tutti i livelli d’impresa, e che deve essere ben compreso anche per evitare distorsioni che finiscono per stravolgere il buono per dare spazio a quanto proprio con il merito ha poco a che fare.
E’ attorno a questi concetti che ragiona Silvia Stefini con il suo libro “La governance meritocratica. Storie di talento e d’impresa sostenibile” pubblicato da poche settimane.
L’autrice si pone alcune domande di partenza. Come si fa, per esempio, a distinguere una buona governance da una cattiva governance? Oppure, quali sono le qualità e i requisiti per un consiglio di amministrazione all’altezza dei suoi compiti? Oppure ancora: come fare a liberare per davvero tutto il potenziale positivo di chi guida un’impresa?
Partendo dalla raccolta di testimonianze del Forum della Meritocrazia, il libro cerca di dare risposte concrete a questi interrogativi prendendo come esempi persone ed esperienze dal tessuto economico italiano e quindi dalle aziende familiari ma senza trascurare anche presenze importanti a livello internazionale. Scorrono così nelle pagine curate da Stefini le storie di imprenditori e manager di Deloitte, Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Zambon e molte altre società. Una serie di testimonianze ragionate che mettono in luce gli elementi che determinano per davvero una gestione d’impresa meritocratica. Elementi che vanno dalla effettiva volontà di perseguire un obiettivo condiviso, al coraggio di separare gli obiettivi della proprietà da quelli dell’azienda, dalla managerializzazione reale della gestione ai metodi di raccolta di capitali, dalla capacità effettiva di attirare i talenti all’attenzione reale per l’ambiente e per il benessere d’impresa. Coraggio, sostenibilità e resilienza, appaiono così essere i veri elementi di competitività per un’impresa che non si voglia basare solo sul conteggio delle entrate e delle uscite. È tutto questo che racconta Silvia Stefini nella sua raccolta.
La governance meritocratica. Storie di talento e d’impresa sostenibile
Silvia Stefini (a cura di)
Guerini, 2023
In un libro alcune delle migliori esperienze di buona gestione d’impresa
Merito prima di tutto. Merito per davvero, individuato con attenzione e correttezza. Metodo da applicare a tutti i livelli d’impresa, e che deve essere ben compreso anche per evitare distorsioni che finiscono per stravolgere il buono per dare spazio a quanto proprio con il merito ha poco a che fare.
E’ attorno a questi concetti che ragiona Silvia Stefini con il suo libro “La governance meritocratica. Storie di talento e d’impresa sostenibile” pubblicato da poche settimane.
L’autrice si pone alcune domande di partenza. Come si fa, per esempio, a distinguere una buona governance da una cattiva governance? Oppure, quali sono le qualità e i requisiti per un consiglio di amministrazione all’altezza dei suoi compiti? Oppure ancora: come fare a liberare per davvero tutto il potenziale positivo di chi guida un’impresa?
Partendo dalla raccolta di testimonianze del Forum della Meritocrazia, il libro cerca di dare risposte concrete a questi interrogativi prendendo come esempi persone ed esperienze dal tessuto economico italiano e quindi dalle aziende familiari ma senza trascurare anche presenze importanti a livello internazionale. Scorrono così nelle pagine curate da Stefini le storie di imprenditori e manager di Deloitte, Santa Margherita Gruppo Vinicolo, Zambon e molte altre società. Una serie di testimonianze ragionate che mettono in luce gli elementi che determinano per davvero una gestione d’impresa meritocratica. Elementi che vanno dalla effettiva volontà di perseguire un obiettivo condiviso, al coraggio di separare gli obiettivi della proprietà da quelli dell’azienda, dalla managerializzazione reale della gestione ai metodi di raccolta di capitali, dalla capacità effettiva di attirare i talenti all’attenzione reale per l’ambiente e per il benessere d’impresa. Coraggio, sostenibilità e resilienza, appaiono così essere i veri elementi di competitività per un’impresa che non si voglia basare solo sul conteggio delle entrate e delle uscite. È tutto questo che racconta Silvia Stefini nella sua raccolta.
La governance meritocratica. Storie di talento e d’impresa sostenibile
Silvia Stefini (a cura di)
Guerini, 2023