Anche l’industria italiana cambia. Ma come?
Capire il cambiamento che c’è stato e che c’è, serve per comprendere meglio come agire e, in qualche modo, capire come potrà essere il prossimo futuro. Ovvio: non è questione di preveggenza. Ancor più in economia dove, di fatto, il calcolo lascia molto spazio all’accadere improvviso, all’irrazionalità delle scelte (con buona pace degli economisti), e all’improvvisazione umana. Ma, comunque, aver presente la storia dell’evoluzione dell’industria e della produzione – soprattutto italiane -, serve all’imprenditore e al manager avveduto.
La fatica di Alessandro Arrighetti e Augusto Ninni – “La trasformazione ‘silenziosa’. Cambiamento strutturale e strategie d’impresa nell’industria italiana” -, da pochissimo messa a disposizione nella Rete, arriva giusto a questo proposito: aiutare a comprendere cosa è accaduto all’industria nazionale negli ultimi anni (in particolare dal 1990).
Pubblicato dal Dipartimento di Economia Università di Parma, nella Collana di Economia Industriale e Applicata, il volume di oltre 450 pagine è composto da 11 interventi a più mani fra cui sono da segnalare quelli sul cambiamento dei sistemi manifatturieri, sulla interpretazione del divario innovativo dell’industria italiana, sui cambiamenti dei paradigmi produttivi e organizzativi, sul miglioramento qualitativo della produzione nazionale e sulla domanda sull’esistenza o meno oggi dei distretti industriali. A scrivere, 22 studiosi che hanno composto, di fatto, un manuale per interpretare meglio la storia economica industriale di vent’anni..
“Le forze che in molti paesi hanno modificato il paesaggio manifatturiero nell’ultimo ventennio – spiegano i due curatori nel saggio introduttivi -, hanno dato luogo in Italia a trasformazioni e dinamiche inedite, con caratteri e processi originali e talvolta contraddittori”. E ancora: “Il quadro che emerge dall’insieme delle evidenze empiriche disponibili – spiegano -, rivela come il sistema manifatturiero nazionale non sia rimasto ingessato all’interno di uno schema uniforme. All’opposto i segnali raccolti indicano come le imprese abbiano scelto percorsi evolutivi fortemente differenziati con intensità di cambiamento variabile e strategie diverse”.
Cambiamento avvenuto e in corso, dunque, ma anche consolidamento dell’approccio nazionale ai mutamenti dei mercati e della concorrenza.
Il lavoro messo insieme da Arrighetti e Ninni non è certo di facile lettura, ma è completo, approfondisce le questioni in campo, fornisce uno strumento importante di conoscenza del passato recente per – come si è detto all’inizio -, essere in grado di valutare meglio l’oggi e affrontare con più avvedutezza il domani.
La trasformazione ‘silenziosa’. Cambiamento strutturale e strategie d’impresa nell’industria italiana
A cura di Alessando Arrighetti, Augusto Ninni
Dipartimento di Economia Università di Parma, Collana di Economia Industriale e Applicata, Novembre 2014
Capire il cambiamento che c’è stato e che c’è, serve per comprendere meglio come agire e, in qualche modo, capire come potrà essere il prossimo futuro. Ovvio: non è questione di preveggenza. Ancor più in economia dove, di fatto, il calcolo lascia molto spazio all’accadere improvviso, all’irrazionalità delle scelte (con buona pace degli economisti), e all’improvvisazione umana. Ma, comunque, aver presente la storia dell’evoluzione dell’industria e della produzione – soprattutto italiane -, serve all’imprenditore e al manager avveduto.
La fatica di Alessandro Arrighetti e Augusto Ninni – “La trasformazione ‘silenziosa’. Cambiamento strutturale e strategie d’impresa nell’industria italiana” -, da pochissimo messa a disposizione nella Rete, arriva giusto a questo proposito: aiutare a comprendere cosa è accaduto all’industria nazionale negli ultimi anni (in particolare dal 1990).
Pubblicato dal Dipartimento di Economia Università di Parma, nella Collana di Economia Industriale e Applicata, il volume di oltre 450 pagine è composto da 11 interventi a più mani fra cui sono da segnalare quelli sul cambiamento dei sistemi manifatturieri, sulla interpretazione del divario innovativo dell’industria italiana, sui cambiamenti dei paradigmi produttivi e organizzativi, sul miglioramento qualitativo della produzione nazionale e sulla domanda sull’esistenza o meno oggi dei distretti industriali. A scrivere, 22 studiosi che hanno composto, di fatto, un manuale per interpretare meglio la storia economica industriale di vent’anni..
“Le forze che in molti paesi hanno modificato il paesaggio manifatturiero nell’ultimo ventennio – spiegano i due curatori nel saggio introduttivi -, hanno dato luogo in Italia a trasformazioni e dinamiche inedite, con caratteri e processi originali e talvolta contraddittori”. E ancora: “Il quadro che emerge dall’insieme delle evidenze empiriche disponibili – spiegano -, rivela come il sistema manifatturiero nazionale non sia rimasto ingessato all’interno di uno schema uniforme. All’opposto i segnali raccolti indicano come le imprese abbiano scelto percorsi evolutivi fortemente differenziati con intensità di cambiamento variabile e strategie diverse”.
Cambiamento avvenuto e in corso, dunque, ma anche consolidamento dell’approccio nazionale ai mutamenti dei mercati e della concorrenza.
Il lavoro messo insieme da Arrighetti e Ninni non è certo di facile lettura, ma è completo, approfondisce le questioni in campo, fornisce uno strumento importante di conoscenza del passato recente per – come si è detto all’inizio -, essere in grado di valutare meglio l’oggi e affrontare con più avvedutezza il domani.
La trasformazione ‘silenziosa’. Cambiamento strutturale e strategie d’impresa nell’industria italiana
A cura di Alessando Arrighetti, Augusto Ninni
Dipartimento di Economia Università di Parma, Collana di Economia Industriale e Applicata, Novembre 2014