Autoscatto d’impresa
Appena pubblicato l’ultimo Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi di Banca d’Italia
Essere imprenditori e manager consapevoli aiuta l’impresa, fa bene all’organizzazione della produzione, accrescere la corretta cultura del produrre. Ed essere consapevoli significa anche avere informazioni affidabili per comprendere meglio il mondo che ci circonda. Servono buone fonti.
Per questo è utile leggere uno degli ultimi rapporti di Banca d’Italia. Il “Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi” appena reso noto dalla banca centrale italiana scatta una fotografia utile proprio per acquisire maggiore consapevolezza rispetto a dove si è e a dove sono collocate le imprese. E soprattutto su quali possano essere le prospettive.
Un orizzonte che appare fra l’altro migliore che in passato. “La quota di imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi che hanno riportato una crescita del fatturato nei primi nove mesi del 2017 rispetto a un anno prima è salita a circa il 50 per cento, un valore prossimo a quello registrato nel biennio precedente la crisi dei debiti sovrani dell’area dell’euro”, spiega infatti il resoconto della rilevazione. Migliorano, sembra, sia il mercato interno che quello estero e di espansione delle vendite parlano anche gli imprenditori rispetto ai prossimi mesi. Crescono anche i livelli occupazionali, così come la quota di imprese che hanno rivisto al rialzo i propri investimenti.
Ciò che qui interessa tuttavia, è un’altra cosa. E’ la stessa natura del Sondaggio. Banca d’Italia, cioè, dà modo al sistema della produzione industriale e dei servizi di scattarsi una fotografia, un vero autoscatto, di riflettere collettivamente sul proprio stato e sulle previsioni generali che emergono dal sentire comune di imprenditori e manager alle prese con la gestione d’impresa così come con le previsioni per essa. Certo, parliamo di un sondaggio per sua natura rivolto ad un numero limitato di aziende (in questo caso circa tremila industriali), ma il risultato è anche una sorta di istantanea del risvolto pratico della cultura d’impresa italiana: ogni impresa racconta la sua condizione e l’insieme di questi racconti compone un quadro unico.
E’ per questa caratteristica – oltre che dalle statistiche oggettive -, che il Sondaggio assume interesse particolare ed utile proprio per acquisire una maggiore consapevolezza del sistema industriale nazionale. Il report prodotto da Banca d’Italia è poi scritto con le consuete caratteristiche dell’istituto centrale: chiarezza e brevità. Una buona lettura.
Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi
AA.VV.
Banca d’Italia, 9 novembre 2017
Appena pubblicato l’ultimo Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi di Banca d’Italia
Essere imprenditori e manager consapevoli aiuta l’impresa, fa bene all’organizzazione della produzione, accrescere la corretta cultura del produrre. Ed essere consapevoli significa anche avere informazioni affidabili per comprendere meglio il mondo che ci circonda. Servono buone fonti.
Per questo è utile leggere uno degli ultimi rapporti di Banca d’Italia. Il “Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi” appena reso noto dalla banca centrale italiana scatta una fotografia utile proprio per acquisire maggiore consapevolezza rispetto a dove si è e a dove sono collocate le imprese. E soprattutto su quali possano essere le prospettive.
Un orizzonte che appare fra l’altro migliore che in passato. “La quota di imprese dell’industria in senso stretto e dei servizi che hanno riportato una crescita del fatturato nei primi nove mesi del 2017 rispetto a un anno prima è salita a circa il 50 per cento, un valore prossimo a quello registrato nel biennio precedente la crisi dei debiti sovrani dell’area dell’euro”, spiega infatti il resoconto della rilevazione. Migliorano, sembra, sia il mercato interno che quello estero e di espansione delle vendite parlano anche gli imprenditori rispetto ai prossimi mesi. Crescono anche i livelli occupazionali, così come la quota di imprese che hanno rivisto al rialzo i propri investimenti.
Ciò che qui interessa tuttavia, è un’altra cosa. E’ la stessa natura del Sondaggio. Banca d’Italia, cioè, dà modo al sistema della produzione industriale e dei servizi di scattarsi una fotografia, un vero autoscatto, di riflettere collettivamente sul proprio stato e sulle previsioni generali che emergono dal sentire comune di imprenditori e manager alle prese con la gestione d’impresa così come con le previsioni per essa. Certo, parliamo di un sondaggio per sua natura rivolto ad un numero limitato di aziende (in questo caso circa tremila industriali), ma il risultato è anche una sorta di istantanea del risvolto pratico della cultura d’impresa italiana: ogni impresa racconta la sua condizione e l’insieme di questi racconti compone un quadro unico.
E’ per questa caratteristica – oltre che dalle statistiche oggettive -, che il Sondaggio assume interesse particolare ed utile proprio per acquisire una maggiore consapevolezza del sistema industriale nazionale. Il report prodotto da Banca d’Italia è poi scritto con le consuete caratteristiche dell’istituto centrale: chiarezza e brevità. Una buona lettura.
Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi
AA.VV.
Banca d’Italia, 9 novembre 2017