Avere ben “conposta” mente
Il libro di un mercante del Quattrocento ripropone temi e profili dell’impresa validi ancora oggi
Il mercante deve essere homo di ben conposta mente, integro et saldo, extimando in grande dignità la sua parola et in suma integrità la sua promessa (…). Indicazioni scritte nel 1458 che, a ben vedere, valgono tutte ancora oggi. Modernissime. “Mercante”, cioè uomo d’affari, imprenditore “integro et saldo”, cinquecento anni fa come oggi. Indicazione limpida e chiara che arriva da Benedetto Cotrugli e dal suo “Libro dell’arte di mercatura” appena riscoperto e rieditato a cura dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Cotrugli è considerato da alcuni il fondatore delle discipline economico-aziendali: mercante e umanista rinascimentale, con il suo libro ha tracciato una strada per poi essere dimenticato per secoli. Eppure questo libro rappresenta, con ragione, uno dei contributi fondamentali per la comprensione delle origini del management e delle pratiche commerciali moderne, un testo che, tra l’altro, anticipa di oltre cinquecento anni molti dei princìpi del cosiddetto umanesimo imprenditoriale e della responsabilità sociale.
Oggi il racconto “dell’arte della mercatura” viene riproposto nel testo originale (l’italiano antico) con accanto la versione in italiano contemporaneo. Preceduto da due saggi che ne illustrano contenuto, importanza e significato, il libro di Cotrugli inizia con l’illustrazione dell’origine e delle caratteristiche della “mercatura” (cioè dell’attività economica così come la si intendeva circa cinquecento anni fa), per passare poi alla religione che si confà al buon mercate e quindi alla “vita civile” che il mercante deve seguire per arrivare alle “virtù economiche” dello stesso quando voglia dirsi davvero tale e corretto.
Capitoli densi quelli di Cotrugli, pieni di economia ma anche di politica, dirittura morale, regole per il saper vivere in società e per saper porre la giusta attenzione verso gli altri (quella che oggi passa come responsabilità sociale d’impresa). Lungo il testo si rincorrono così termini importante anche per la buona impresa moderna come prudenza, integrità, diligenza, giustizia, costanza, autorità, temperanza e molti altri ancora.
Lettura certo non sempre facile quella di Cotrugli, ma lettura da provare a fare, con impegno e attenzione, anche (e soprattutto) oggi, in un momento storico complesso e difficile come quello che non solo il sistema delle imprese sta vivendo. Per non dimenticare la validità dell’indicazione dello stesso autore: avere ben conposta mente.
Il libro dell’arte di mercatura
Benedetto Cotrugli
a cura di AA.VV., Guerini NEXT, 2022
Il libro di un mercante del Quattrocento ripropone temi e profili dell’impresa validi ancora oggi
Il mercante deve essere homo di ben conposta mente, integro et saldo, extimando in grande dignità la sua parola et in suma integrità la sua promessa (…). Indicazioni scritte nel 1458 che, a ben vedere, valgono tutte ancora oggi. Modernissime. “Mercante”, cioè uomo d’affari, imprenditore “integro et saldo”, cinquecento anni fa come oggi. Indicazione limpida e chiara che arriva da Benedetto Cotrugli e dal suo “Libro dell’arte di mercatura” appena riscoperto e rieditato a cura dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Cotrugli è considerato da alcuni il fondatore delle discipline economico-aziendali: mercante e umanista rinascimentale, con il suo libro ha tracciato una strada per poi essere dimenticato per secoli. Eppure questo libro rappresenta, con ragione, uno dei contributi fondamentali per la comprensione delle origini del management e delle pratiche commerciali moderne, un testo che, tra l’altro, anticipa di oltre cinquecento anni molti dei princìpi del cosiddetto umanesimo imprenditoriale e della responsabilità sociale.
Oggi il racconto “dell’arte della mercatura” viene riproposto nel testo originale (l’italiano antico) con accanto la versione in italiano contemporaneo. Preceduto da due saggi che ne illustrano contenuto, importanza e significato, il libro di Cotrugli inizia con l’illustrazione dell’origine e delle caratteristiche della “mercatura” (cioè dell’attività economica così come la si intendeva circa cinquecento anni fa), per passare poi alla religione che si confà al buon mercate e quindi alla “vita civile” che il mercante deve seguire per arrivare alle “virtù economiche” dello stesso quando voglia dirsi davvero tale e corretto.
Capitoli densi quelli di Cotrugli, pieni di economia ma anche di politica, dirittura morale, regole per il saper vivere in società e per saper porre la giusta attenzione verso gli altri (quella che oggi passa come responsabilità sociale d’impresa). Lungo il testo si rincorrono così termini importante anche per la buona impresa moderna come prudenza, integrità, diligenza, giustizia, costanza, autorità, temperanza e molti altri ancora.
Lettura certo non sempre facile quella di Cotrugli, ma lettura da provare a fare, con impegno e attenzione, anche (e soprattutto) oggi, in un momento storico complesso e difficile come quello che non solo il sistema delle imprese sta vivendo. Per non dimenticare la validità dell’indicazione dello stesso autore: avere ben conposta mente.
Il libro dell’arte di mercatura
Benedetto Cotrugli
a cura di AA.VV., Guerini NEXT, 2022