Azienda-famiglia. È sempre meglio?
Le imprese familiari sono speciali. Sono vita per chi ci lavora e per l’imprenditore che le ha create. Tanto da essere gestite, entro certi limiti, con approcci particolari. E’ vero che nelle aziende familiari, cioè quelle create da una famiglia che ha speso in esse tutto e non solo dal punto di vista materiale, può esistere un clima diverso dalle altre. Ma conti e bilanci devono essere fatti secondo le stesse regole, il mercato, poi, obbedisce alle stesse schizofrenie, agli stessi stimoli sia che ad affrontarlo vi sia una società per azioni oppure una manifattura a socio unico, creata dal padre e tramandata al figlio.
Capire come si muovono quelle che potrebbero chiamarsi “famiglie d’impresa”, tuttavia, è importante. E’ quello che, da un particolare punto di vista, hanno fatto Lori B. Gervais e Roger G. Gervais in “Maximize What You Have Built. Overlooked issues in family businesses”, uno studio di poche pagine che, attraverso una serie di interviste ad imprenditori, dirigenti e consulenti di aziende familiari, individua l’approccio imprenditoriale particolare con il quale questo tipo di imprese viene condotto.
“I proprietari di imprese familiari – spiegano i due autori in un passaggio cruciale -, hanno un DNA diverso. Per loro, il business più che un modo di fornire mezzi di sussistenza, è l’amore della loro vita e il grande piano per sostenere i loro sogni”. Sogni, dunque, ma anche bilanci, come è ovvio, e anche altro. Secondo l’analisi, infatti, in queste aziende c’è “un forte desiderio di creare opportunità per i membri della famiglia”.
E’ dall’intreccio fra problemi aziendali e questioni familiari, fra istanze produttive ed emozioni personali che prende forma questo particolare tipo di impresa. Ma la discrasia fra obiettivi “di famiglia” e obiettivi “d’impresa” talvolta arriva ad essere troppo ampia e insostenibile o comunque rischiosa. Senza parlare – come invece fa lo studio – degli aspetti legati al passaggio generazionale.
L’equilibrio aziendale, la stessa cultura d’impresa, sono allora messi in discussione, manifestano tutte le loro fragilità.
Capire perché e come, comprendere in che modo uscirne, è quanto cercano di fare Lori B. Gervais e Roger G. Gervais che arrivano a delineare la situazione di molte imprese familiari con un’efficace immagine: “Forse si traccia una linea nella sabbia che non si vuole attraversare”.
Maximize What You Have Built. Overlooked issues in family businesses
Lori B. Gervais, Roger G. Gervais
The Gervais Group, Robert W. Baird & Co.
Aprile, 2013
Le imprese familiari sono speciali. Sono vita per chi ci lavora e per l’imprenditore che le ha create. Tanto da essere gestite, entro certi limiti, con approcci particolari. E’ vero che nelle aziende familiari, cioè quelle create da una famiglia che ha speso in esse tutto e non solo dal punto di vista materiale, può esistere un clima diverso dalle altre. Ma conti e bilanci devono essere fatti secondo le stesse regole, il mercato, poi, obbedisce alle stesse schizofrenie, agli stessi stimoli sia che ad affrontarlo vi sia una società per azioni oppure una manifattura a socio unico, creata dal padre e tramandata al figlio.
Capire come si muovono quelle che potrebbero chiamarsi “famiglie d’impresa”, tuttavia, è importante. E’ quello che, da un particolare punto di vista, hanno fatto Lori B. Gervais e Roger G. Gervais in “Maximize What You Have Built. Overlooked issues in family businesses”, uno studio di poche pagine che, attraverso una serie di interviste ad imprenditori, dirigenti e consulenti di aziende familiari, individua l’approccio imprenditoriale particolare con il quale questo tipo di imprese viene condotto.
“I proprietari di imprese familiari – spiegano i due autori in un passaggio cruciale -, hanno un DNA diverso. Per loro, il business più che un modo di fornire mezzi di sussistenza, è l’amore della loro vita e il grande piano per sostenere i loro sogni”. Sogni, dunque, ma anche bilanci, come è ovvio, e anche altro. Secondo l’analisi, infatti, in queste aziende c’è “un forte desiderio di creare opportunità per i membri della famiglia”.
E’ dall’intreccio fra problemi aziendali e questioni familiari, fra istanze produttive ed emozioni personali che prende forma questo particolare tipo di impresa. Ma la discrasia fra obiettivi “di famiglia” e obiettivi “d’impresa” talvolta arriva ad essere troppo ampia e insostenibile o comunque rischiosa. Senza parlare – come invece fa lo studio – degli aspetti legati al passaggio generazionale.
L’equilibrio aziendale, la stessa cultura d’impresa, sono allora messi in discussione, manifestano tutte le loro fragilità.
Capire perché e come, comprendere in che modo uscirne, è quanto cercano di fare Lori B. Gervais e Roger G. Gervais che arrivano a delineare la situazione di molte imprese familiari con un’efficace immagine: “Forse si traccia una linea nella sabbia che non si vuole attraversare”.
Maximize What You Have Built. Overlooked issues in family businesses
Lori B. Gervais, Roger G. Gervais
The Gervais Group, Robert W. Baird & Co.
Aprile, 2013