Banche-imprese socialmente responsabili
Imprese socialmente responsabili, ma anche banche socialmente responsabili. Che, poi, a guardar dentro all’argomento significa dire la stessa cosa, visto che le banche sono anch’esse imprese e che quindi anch’esse devono occuparsi degli “effetti” esterni e interni del loro agire. Anche in questo caso, a cambiare di livello non è nient’altro che la cultura d’impresa che deve caratterizzare l’azione della produzione e il rapporto di questa con il mercato e con l’ambiente esterno.
È utile, per capire meglio lo stato dell’arte sull’argomento, leggere “Corporate Social Responsibility in the Banking Sector” di Csaba Lentner, Krisztina Szegedi, Tibor Tatay pubblicato da poco sul Public Finance Quarterly.
L’articolo ragiona sul ruolo della responsabilità sociale come aspetto particolare della cultura d’impresa moderna, applicando però il tutto al sistema delle banche. “Dopo la crisi del 2008 – spiegano gli autori -, molti erano preoccupati di come ripristinare la fiducia nella finanza e nelle istituzioni e come le banche potessero meglio contribuire ad una crescita sociale ed economica sostenibile”. In altre parole, dopo la crisi, le banche centrali di molti paesi sono diventate “responsabili” per sostenere la stabilità finanziaria sviluppando particolare strategie di responsabilità sociale.
L’articolo quindi inizia con un approfondimento delle figure e dei ruoli degli attori sui mercati finanziari e dei loro sistemi di relazione, per passare poi ad una interpretazione della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), nell’ambito del sistema del credito. può contribuire alla stabilità finanziaria. Cuore dell’intervento è quindi uno schema a quattro parti nel quale viene sintetizzata la RSI delle banche attraverso l’incrocio di un’insieme di azioni di responsabilità sociale d’impresa (integrate nel sistema produttivo oppure esterne a questo), e di azioni proprie delle banche.
L’articolo di Lentner, Szegedi e Tatay non fornisce grandi novità sul tema della RSI e del sistema del credito, ma ha il merito di sistematizzare un tema complesso e – ancora oggi -, non sempre pienamente accettato, in uno spazio breve e con un testo chiaro (costellato anche da una serie di esempi interessanti). Quanto apparso sul Public Finance Quarterly è quindi cosa da leggere, per capire meglio come anche le banche – al pari di ogni impresa – debbano fare i conti con il mondo esterno ad esse.
Corporate Social Responsibility in the Banking Sector
Csaba Lentner, Krisztina Szegedi, Tibor Tatay
Public Finance Quarterly, 2015/1
Imprese socialmente responsabili, ma anche banche socialmente responsabili. Che, poi, a guardar dentro all’argomento significa dire la stessa cosa, visto che le banche sono anch’esse imprese e che quindi anch’esse devono occuparsi degli “effetti” esterni e interni del loro agire. Anche in questo caso, a cambiare di livello non è nient’altro che la cultura d’impresa che deve caratterizzare l’azione della produzione e il rapporto di questa con il mercato e con l’ambiente esterno.
È utile, per capire meglio lo stato dell’arte sull’argomento, leggere “Corporate Social Responsibility in the Banking Sector” di Csaba Lentner, Krisztina Szegedi, Tibor Tatay pubblicato da poco sul Public Finance Quarterly.
L’articolo ragiona sul ruolo della responsabilità sociale come aspetto particolare della cultura d’impresa moderna, applicando però il tutto al sistema delle banche. “Dopo la crisi del 2008 – spiegano gli autori -, molti erano preoccupati di come ripristinare la fiducia nella finanza e nelle istituzioni e come le banche potessero meglio contribuire ad una crescita sociale ed economica sostenibile”. In altre parole, dopo la crisi, le banche centrali di molti paesi sono diventate “responsabili” per sostenere la stabilità finanziaria sviluppando particolare strategie di responsabilità sociale.
L’articolo quindi inizia con un approfondimento delle figure e dei ruoli degli attori sui mercati finanziari e dei loro sistemi di relazione, per passare poi ad una interpretazione della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), nell’ambito del sistema del credito. può contribuire alla stabilità finanziaria. Cuore dell’intervento è quindi uno schema a quattro parti nel quale viene sintetizzata la RSI delle banche attraverso l’incrocio di un’insieme di azioni di responsabilità sociale d’impresa (integrate nel sistema produttivo oppure esterne a questo), e di azioni proprie delle banche.
L’articolo di Lentner, Szegedi e Tatay non fornisce grandi novità sul tema della RSI e del sistema del credito, ma ha il merito di sistematizzare un tema complesso e – ancora oggi -, non sempre pienamente accettato, in uno spazio breve e con un testo chiaro (costellato anche da una serie di esempi interessanti). Quanto apparso sul Public Finance Quarterly è quindi cosa da leggere, per capire meglio come anche le banche – al pari di ogni impresa – debbano fare i conti con il mondo esterno ad esse.
Corporate Social Responsibility in the Banking Sector
Csaba Lentner, Krisztina Szegedi, Tibor Tatay
Public Finance Quarterly, 2015/1