Buona cultura d’impresa e buone relazioni
In un libro il racconto delle potenzialità del networking
Saper fare, ma soprattutto saper comunicare, essere capaci di intrecciare relazioni con gli altri, essere in grado di trasmettere le proprie capacità, crearsi una rete di relazioni che duri nel tempo. Non essere solo “robot” coscienti ma donne e uomini a tutto tondo. E’ quanto – sempre di più -, chiedono le imprese e il mercato del lavoro. Ed è anche uno degli effetti di quella digitalizzazione imperante che solo apparentemente sostituisce il lavoro dell’uomo con quello delle macchine.
A ragionare intorno alle potenzialità della relazione confrontata con la semplice conoscenza, ci ha provato Gianfranco Minutolo con il suo “I robot non sanno fare networking (per adesso)” appena pubblicato.
Il libro parte dalla considerazione che l’attuale mercato del lavoro sembra interessarsi in modo crescente alle cosiddette soft skill, le competenze attitudinali che rendono un profilo più attrezzato di un altro. Oltre a questo, pare che la soft skill “regina”, che permetterà a giovani e senior di affrontare i cambiamenti esponenziali sociali e tecnologici che ci attendono, sia la capacità di creare e mantenere le relazioni interpersonali e professionali nel tempo. E’ quanto molti definiscono come networking.
Il testo è quindi il racconto – semplice, appassionato e dettagliato -, della dinamiche e delle tecniche di networking più efficaci. Ciò che distingue tutto è la base vissuta di quanto viene raccontato. Il libro, infatti, è frutto dell’esperienza personale dell’autore e quindi di una serie di casi reali. Ogni esempio è equiparato a porzioni definite take away di approfondimento metodologico accompagnati da citazioni. Tutto è finalizzato a far capire come un’esperienza di quarant’anni possa essere replicabile e alla portata di chi legge, attraverso l’allenamento e un buon metodo.
Minutolo scrive infatti sulla scorta di una lunga esperienza aziendale e professionale, un lavoro, in particolare, da più di un lustro alla Direzione Relazioni con gli Alumni Bocconi, nonché direttore di BAA (Bocconi Alumni Association). E scrive bene, Minutolo, riuscendo a dare a chi legge non solo le informazioni che servono, ma anche, s soprattutto, il senso di quanto occorra fare per aggiungere alle conoscenze anche le relazioni che servono nelle imprese.
Dopo aver letto Minutolo, si capisce come a ben vedere anche quello del networking sia uno elemento (importante) della buona cultura d’impresa che va continuamente coltivata e sviluppata.
I robot non sanno fare networking (per adesso). 12 take away su come creare e gestire relazioni interpersonali nell’era digitale
Minutolo Gianfranco
Guerini Next, 2020
In un libro il racconto delle potenzialità del networking
Saper fare, ma soprattutto saper comunicare, essere capaci di intrecciare relazioni con gli altri, essere in grado di trasmettere le proprie capacità, crearsi una rete di relazioni che duri nel tempo. Non essere solo “robot” coscienti ma donne e uomini a tutto tondo. E’ quanto – sempre di più -, chiedono le imprese e il mercato del lavoro. Ed è anche uno degli effetti di quella digitalizzazione imperante che solo apparentemente sostituisce il lavoro dell’uomo con quello delle macchine.
A ragionare intorno alle potenzialità della relazione confrontata con la semplice conoscenza, ci ha provato Gianfranco Minutolo con il suo “I robot non sanno fare networking (per adesso)” appena pubblicato.
Il libro parte dalla considerazione che l’attuale mercato del lavoro sembra interessarsi in modo crescente alle cosiddette soft skill, le competenze attitudinali che rendono un profilo più attrezzato di un altro. Oltre a questo, pare che la soft skill “regina”, che permetterà a giovani e senior di affrontare i cambiamenti esponenziali sociali e tecnologici che ci attendono, sia la capacità di creare e mantenere le relazioni interpersonali e professionali nel tempo. E’ quanto molti definiscono come networking.
Il testo è quindi il racconto – semplice, appassionato e dettagliato -, della dinamiche e delle tecniche di networking più efficaci. Ciò che distingue tutto è la base vissuta di quanto viene raccontato. Il libro, infatti, è frutto dell’esperienza personale dell’autore e quindi di una serie di casi reali. Ogni esempio è equiparato a porzioni definite take away di approfondimento metodologico accompagnati da citazioni. Tutto è finalizzato a far capire come un’esperienza di quarant’anni possa essere replicabile e alla portata di chi legge, attraverso l’allenamento e un buon metodo.
Minutolo scrive infatti sulla scorta di una lunga esperienza aziendale e professionale, un lavoro, in particolare, da più di un lustro alla Direzione Relazioni con gli Alumni Bocconi, nonché direttore di BAA (Bocconi Alumni Association). E scrive bene, Minutolo, riuscendo a dare a chi legge non solo le informazioni che servono, ma anche, s soprattutto, il senso di quanto occorra fare per aggiungere alle conoscenze anche le relazioni che servono nelle imprese.
Dopo aver letto Minutolo, si capisce come a ben vedere anche quello del networking sia uno elemento (importante) della buona cultura d’impresa che va continuamente coltivata e sviluppata.
I robot non sanno fare networking (per adesso). 12 take away su come creare e gestire relazioni interpersonali nell’era digitale
Minutolo Gianfranco
Guerini Next, 2020