Buona Responsabilità sociale per buone imprese
In una ricerca dell’Università di Sassari il punto su un tema delicato e importante per la crescita aziendale
La Corporate Social Responsibility (CSR), è ormai cosa importante per le imprese. Non per tutte, certo, ma per quelle che vogliono darsi un orizzonte diverso da quello solamente legato ai risultati numerici di bilancio, la CSR è essenziale. Così come la sua corretta interpretazione e gestione. E’ qui che la CSR diventa davvero determinante. Brunella Arru e Marco Ruggieri (dell’Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (DiSEA)), hanno scritto un articolo utile per comprendere a fondo i diversi risvolti della CSR oltre che il significato di una sua corretta gestione.
Lo studio, apparso su Economia Aziendale Online VOL. 7 del giugno di quest’anno, ha l’obiettivo di approfondire la comprensione delle “motivazioni che attribuiscono un valore strategico alle attività socialmente responsabili”. Il testo esamina prima la letteratura e la terminologia sul tema, poi cerca di individuare i benefici di una corretta CSR e il ruolo di quest’ultima per il “consolidamento della reputazione aziendale”.
“L’osservazione della realtà – scrivono i due autori -, evidenzia un sempre maggior numero di imprese orientate all’integrazione di valori etici, sociali ed ambientali nelle proprie strategie, cercando di soddisfare le aspettative di una sempre maggiore platea di portatori di interesse”. Uno dei punti cruciali del testo, poi, è la parte che collega la CSR alla Resource Based View (RBV) e alla Knowledge Based View (KBV) cioè agli approcci di analisi dell’attività aziendale che cercano di scomporre la produzione in “componenti elementari”.
“L’impresa moderna- concludono Arru e Ruggieri -, osservando che le conseguenze sociali del suo operato non sono slegate dalle sue performance finanziarie, nel trade-off tra costi e benefici derivanti da attività responsabili, prende atto che il suo successo ed il suo vantaggio competitivo sono legati ad una strategia votata alla ricerca di profitto ma che generi esternalità positive, da cui derivi una migliore reputazione verso dipendenti, clienti, investitori e media”.
Il testo dei due ricercatori del DiSEA ha un grande merito: è sufficientemente completo e sufficientemente chiaro per essere letto con beneficio per chi – imprenditore o manager -, voglia guardare più da vicino gli elementi portanti della CSR.
I Benefici della Corporate Social Responsibility nella Creazione di Valore Sostenibile: il Ruolo delle Risorse di Competenza e del Capitale Reputazionale
Brunella Arru, Marco Ruggieri
Economia Aziendale Online VOL. 7. 1/2016: 17-41
In una ricerca dell’Università di Sassari il punto su un tema delicato e importante per la crescita aziendale
La Corporate Social Responsibility (CSR), è ormai cosa importante per le imprese. Non per tutte, certo, ma per quelle che vogliono darsi un orizzonte diverso da quello solamente legato ai risultati numerici di bilancio, la CSR è essenziale. Così come la sua corretta interpretazione e gestione. E’ qui che la CSR diventa davvero determinante. Brunella Arru e Marco Ruggieri (dell’Università degli Studi di Sassari – Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali (DiSEA)), hanno scritto un articolo utile per comprendere a fondo i diversi risvolti della CSR oltre che il significato di una sua corretta gestione.
Lo studio, apparso su Economia Aziendale Online VOL. 7 del giugno di quest’anno, ha l’obiettivo di approfondire la comprensione delle “motivazioni che attribuiscono un valore strategico alle attività socialmente responsabili”. Il testo esamina prima la letteratura e la terminologia sul tema, poi cerca di individuare i benefici di una corretta CSR e il ruolo di quest’ultima per il “consolidamento della reputazione aziendale”.
“L’osservazione della realtà – scrivono i due autori -, evidenzia un sempre maggior numero di imprese orientate all’integrazione di valori etici, sociali ed ambientali nelle proprie strategie, cercando di soddisfare le aspettative di una sempre maggiore platea di portatori di interesse”. Uno dei punti cruciali del testo, poi, è la parte che collega la CSR alla Resource Based View (RBV) e alla Knowledge Based View (KBV) cioè agli approcci di analisi dell’attività aziendale che cercano di scomporre la produzione in “componenti elementari”.
“L’impresa moderna- concludono Arru e Ruggieri -, osservando che le conseguenze sociali del suo operato non sono slegate dalle sue performance finanziarie, nel trade-off tra costi e benefici derivanti da attività responsabili, prende atto che il suo successo ed il suo vantaggio competitivo sono legati ad una strategia votata alla ricerca di profitto ma che generi esternalità positive, da cui derivi una migliore reputazione verso dipendenti, clienti, investitori e media”.
Il testo dei due ricercatori del DiSEA ha un grande merito: è sufficientemente completo e sufficientemente chiaro per essere letto con beneficio per chi – imprenditore o manager -, voglia guardare più da vicino gli elementi portanti della CSR.
I Benefici della Corporate Social Responsibility nella Creazione di Valore Sostenibile: il Ruolo delle Risorse di Competenza e del Capitale Reputazionale
Brunella Arru, Marco Ruggieri
Economia Aziendale Online VOL. 7. 1/2016: 17-41