Buone relazioni per un buon sviluppo
Uno degli ultimi interventi del Governatore della Banca d’Italia, fornisce una lucida sintesi delle questioni da risolvere a livello globale
Crescita e multilateralismo. Globalizzazione e commercio accorti. Ma anche accoglienza intelligente, produttività equilibrata, attenzione saggia all’ambiente, moderazione nelle relazioni. A guardare quanto sta accadendo in questi ultimi giorni nel mondo, questi concetti – che hanno dietro una visione ben precisa del mondo -, appaiono essere quasi anacronistici, senza senso e, soprattutto, senza futuro. E’ invece attorno a queste idee che deve essere coltivata una prospettiva diversa delle relazioni sociali ed economiche. Ed è per questo che è utile leggere – e con attenzione – uno degli ultimi interventi di Vincenzo Visco, Governatore della Banca d’Italia. “Sfide globali e prospettive del multilateralismo” della fine di settembre di quest’anno, affronta davvero il cuore del possibile futuro che può essere costruito.
Visco effettua una lucida e comprensibile analisi dei “momenti difficili” che ormai viviamo da “molti anni” come lui stesso scrive, ne fornisce una spiegazione e indica la strada per uscirne: quel multilateralismo che deve essere coltivato con attenzione e che non c’è certo cosa facile da realizzare, ma che pure appare essere l’unica via sensata per evitare il ritorno a contrapposizioni tra blocchi che continuano a vivere appena dietro l’angolo della storia.
Dopo un’introduzione al tema e dopo aver ricordato le grandi sfide da affrontare come quelle del clima, della gestione degli impatti della digitalizzazione, della popolazione e delle grandi migrazioni, Visco approfondisce le “luci e ombre” della globalizzazione per passare poi alle “questioni aperte” odierne e in prospettiva. Ad iniziare da quella energetica scatenata dalla guerra Russia-Ucraina, per passare poi al ruolo della Cina e senza dimenticare quanto accaduto sul fronte sanitario con il Covid-19.
Multilateralismo complesso e da costruire, sembra ricordare Visco, ma determinante perché, scrive, “una divisione del mondo in blocchi rischierebbe di mettere a repentaglio i meccanismi che hanno stimolato la crescita e ridotto la povertà a livello globale”.
Il cambiamento accorto e saggio verso le buone relazioni internazionali, sembra essere l’ideale di Visco, che non manca comunque di ricordare aspetti delicati e complessi della questione come la globalizzazione selvaggia, l’avvento delle nuove macchine, le incognite del lavoro. Investire in conoscenza appare così essere l’altra grande necessità per affrontare il multilateralismo in modo corretto.
“Sfide globali e prospettive del multilateralismo”, alla luce di quanto già accaduto negli ultimi mesi e di quanto avvenuto subito dopo, è una lettura che aiuta per davvero il formarsi di quella cultura basata sulla conoscenza che oggi serve a tutti per orientarsi e capire meglio.
Sfide globali e prospettive del multilateralismo
Vincenzo Visco
Giornate di economia “Marcello De Cecco”
30 settembre 2023
Uno degli ultimi interventi del Governatore della Banca d’Italia, fornisce una lucida sintesi delle questioni da risolvere a livello globale
Crescita e multilateralismo. Globalizzazione e commercio accorti. Ma anche accoglienza intelligente, produttività equilibrata, attenzione saggia all’ambiente, moderazione nelle relazioni. A guardare quanto sta accadendo in questi ultimi giorni nel mondo, questi concetti – che hanno dietro una visione ben precisa del mondo -, appaiono essere quasi anacronistici, senza senso e, soprattutto, senza futuro. E’ invece attorno a queste idee che deve essere coltivata una prospettiva diversa delle relazioni sociali ed economiche. Ed è per questo che è utile leggere – e con attenzione – uno degli ultimi interventi di Vincenzo Visco, Governatore della Banca d’Italia. “Sfide globali e prospettive del multilateralismo” della fine di settembre di quest’anno, affronta davvero il cuore del possibile futuro che può essere costruito.
Visco effettua una lucida e comprensibile analisi dei “momenti difficili” che ormai viviamo da “molti anni” come lui stesso scrive, ne fornisce una spiegazione e indica la strada per uscirne: quel multilateralismo che deve essere coltivato con attenzione e che non c’è certo cosa facile da realizzare, ma che pure appare essere l’unica via sensata per evitare il ritorno a contrapposizioni tra blocchi che continuano a vivere appena dietro l’angolo della storia.
Dopo un’introduzione al tema e dopo aver ricordato le grandi sfide da affrontare come quelle del clima, della gestione degli impatti della digitalizzazione, della popolazione e delle grandi migrazioni, Visco approfondisce le “luci e ombre” della globalizzazione per passare poi alle “questioni aperte” odierne e in prospettiva. Ad iniziare da quella energetica scatenata dalla guerra Russia-Ucraina, per passare poi al ruolo della Cina e senza dimenticare quanto accaduto sul fronte sanitario con il Covid-19.
Multilateralismo complesso e da costruire, sembra ricordare Visco, ma determinante perché, scrive, “una divisione del mondo in blocchi rischierebbe di mettere a repentaglio i meccanismi che hanno stimolato la crescita e ridotto la povertà a livello globale”.
Il cambiamento accorto e saggio verso le buone relazioni internazionali, sembra essere l’ideale di Visco, che non manca comunque di ricordare aspetti delicati e complessi della questione come la globalizzazione selvaggia, l’avvento delle nuove macchine, le incognite del lavoro. Investire in conoscenza appare così essere l’altra grande necessità per affrontare il multilateralismo in modo corretto.
“Sfide globali e prospettive del multilateralismo”, alla luce di quanto già accaduto negli ultimi mesi e di quanto avvenuto subito dopo, è una lettura che aiuta per davvero il formarsi di quella cultura basata sulla conoscenza che oggi serve a tutti per orientarsi e capire meglio.
Sfide globali e prospettive del multilateralismo
Vincenzo Visco
Giornate di economia “Marcello De Cecco”
30 settembre 2023