Buoni manager per buone reti d’imprese
Pubblicato una vademecum sulla figura che deve fare da tramite fra aziende che vogliono collaborare insieme
Si cresce se si lavora insieme. Ormai è un principio acquisito. Anche se per molti è ancora di difficile realizzazione. Questione di manager e di cultura d’impresa, di circostanze e occasioni, ma anche di organizzazione. Anzi, capire a fondo ch tipo di struttura operativa darsi, quale organizzazione costruire per creare reti d’impresa efficaci, appare essere determinante. Per capire meglio le relazioni fra organizzazione, manager e opportunità di creare efficaci reti d’impresa è interessante leggere “Manager di rete di imprese e leadership innovativa” scritto a più mani da un tre esperti di controllo qualità e di organizzazione provenienti da vari ambiti professionali – Sergio Marchesini, Oliviero Casale, Piero Mignardi -, che hanno composto una sorta di breve manuale per orientarsi nei rapporti fra reti d’impresa e organizzazione aziendale, con la figura del manager a fare da riferimento e da tramite fra i due mondi.
Il testo, quindi, inizia ragionando sul significato della presenza di un manager in una rete d’imprese, cercando di individuarne i compiti e accentuandone il ruolo positivo di figura chiave. E’ proprio il manager , spiegano gli autori, a dover essere il punto di raccordo e di passaggio di tutti gli impulsi positivi che derivano da una rete d’imprese. Con una grande capacità di creazione di efficaci gruppi di lavoro oltre che di individuazione di obiettivi chiari e percorsi univoci per raggiungerli. Cambiamento e coesione, valorizzazione delle competenze e capacità di aggregazione, appaiono essere i concetti chiave.
Ma Marchesini, Casale e Mignardi non si fermano qui. I tre, infatti, scavano dentro i gruppi di lavoro che necessariamente devono essere creati per la realizzazione di reti d’impresa, e ne individuano ruoli specifici la cui conoscenza è utile per la gestione concreta delle situazioni aziendali. Ma non solo. Nel capitolo “Le competenze del manager di rete”, viene anche delineato il profilo ideale del ruolo per poi arrivare alle modalità di certificazione dello stesso.
Il testo di Marchesini, Casale e Mignardi ha il grande pregio di essere chiaro e di portare passo dopo passo chi legge lungo una strada che non è sempre facile. Anzi, al di là della teoria, le difficoltà non vengono nascoste. Scrivono i tre autori concludendo la loro fatica: “Occorre cambiare paradigma mentale e, soprattutto, modalità di approccio operativo, il quale comporta il superamento di quelle barriere culturali, ancora presenti in molte realtà socioeconomiche del nostro paese, che frenano qualsiasi processo di aggregazione e di cooperazione.”
Manager di rete di imprese e leadership innovativa
Sergio Marchesini, Oliviero Casale, Piero Mignardi
Qualità, luglio/agosto 2016
Pubblicato una vademecum sulla figura che deve fare da tramite fra aziende che vogliono collaborare insieme
Si cresce se si lavora insieme. Ormai è un principio acquisito. Anche se per molti è ancora di difficile realizzazione. Questione di manager e di cultura d’impresa, di circostanze e occasioni, ma anche di organizzazione. Anzi, capire a fondo ch tipo di struttura operativa darsi, quale organizzazione costruire per creare reti d’impresa efficaci, appare essere determinante. Per capire meglio le relazioni fra organizzazione, manager e opportunità di creare efficaci reti d’impresa è interessante leggere “Manager di rete di imprese e leadership innovativa” scritto a più mani da un tre esperti di controllo qualità e di organizzazione provenienti da vari ambiti professionali – Sergio Marchesini, Oliviero Casale, Piero Mignardi -, che hanno composto una sorta di breve manuale per orientarsi nei rapporti fra reti d’impresa e organizzazione aziendale, con la figura del manager a fare da riferimento e da tramite fra i due mondi.
Il testo, quindi, inizia ragionando sul significato della presenza di un manager in una rete d’imprese, cercando di individuarne i compiti e accentuandone il ruolo positivo di figura chiave. E’ proprio il manager , spiegano gli autori, a dover essere il punto di raccordo e di passaggio di tutti gli impulsi positivi che derivano da una rete d’imprese. Con una grande capacità di creazione di efficaci gruppi di lavoro oltre che di individuazione di obiettivi chiari e percorsi univoci per raggiungerli. Cambiamento e coesione, valorizzazione delle competenze e capacità di aggregazione, appaiono essere i concetti chiave.
Ma Marchesini, Casale e Mignardi non si fermano qui. I tre, infatti, scavano dentro i gruppi di lavoro che necessariamente devono essere creati per la realizzazione di reti d’impresa, e ne individuano ruoli specifici la cui conoscenza è utile per la gestione concreta delle situazioni aziendali. Ma non solo. Nel capitolo “Le competenze del manager di rete”, viene anche delineato il profilo ideale del ruolo per poi arrivare alle modalità di certificazione dello stesso.
Il testo di Marchesini, Casale e Mignardi ha il grande pregio di essere chiaro e di portare passo dopo passo chi legge lungo una strada che non è sempre facile. Anzi, al di là della teoria, le difficoltà non vengono nascoste. Scrivono i tre autori concludendo la loro fatica: “Occorre cambiare paradigma mentale e, soprattutto, modalità di approccio operativo, il quale comporta il superamento di quelle barriere culturali, ancora presenti in molte realtà socioeconomiche del nostro paese, che frenano qualsiasi processo di aggregazione e di cooperazione.”
Manager di rete di imprese e leadership innovativa
Sergio Marchesini, Oliviero Casale, Piero Mignardi
Qualità, luglio/agosto 2016