Cambiare approccio al lavoro per lavorare meglio
Una tesi di dottorato affronta il tema della CSS applicata nelle fonderie italiane
Lavorare bene anche in situazioni difficili. E non solo per ottenere il massimo risultato, ma per vivere bene il proprio lavoro. E’ attorno a queste idee che ha lavorato Leonardo Ciocca con la sua tesi di dottorato in psicologia discussa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ciocca ha approfondito un aspetto particolare della buona cultura d’impresa: riuscire a rendere vivibili anche situazioni produttive difficili e pericolose, nel rispetto di ogni ruolo, guardando ai risultati ma anche alle persone.
Lo scritto – viene spiegato nella sintesi della ricerca -, approfondisce i costrutti di cultura della cosiddetta Corporate Social Sustainability (“CSS”) e sostenibilità della vita organizzativa nelle fonderie italiane, inquadrate nella letteratura di settore come organizzazioni ad alto rischio. E’ questo uno dei punti cruciali del lavoro di Ciocca: prendere come oggetto di studio una condizione produttiva difficile e rischiosa. Le fonderie, viene spiegato, sono comunemente percepite come “Industrie 3D: Dirty, Dusty and Dangerous”, poco attente alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’ipotesi di Ciocca è che in questi contesti sia possibile identificare elementi culturali in grado di “rendere pulito” un lavoro “sporco”, così da migliorare la sostenibilità della vita lavorativa e contribuire alla transizione da “Industrie 3D” a “Industrie 3P: Profit, Planet and People”.
L’autore prende prima in considerazione il concetto di CSS, poi il particolare ambito nel quale inserirlo e, quindi, il metodo di ricerca da applicare. Il passo successivo consiste quindi nell’approfondire il CSS nelle fonderie italiane cercando di trarne indicazioni non solo teoriche ma anche operative.
Scrive Ciocca nelle sue conclusioni che l’applicazione del CSS a questi particolari contesti “offrire opportunità per il miglioramento delle condizioni lavorative e per l’incremento di benessere organizzativo nelle imprese di fonderia”, oltre a questo, “si è notato che questo aspetto incide positivamente sulle condizioni di sicurezza e di tutela della salute delle risorse umane coinvolte, elemento che potrebbe tradursi in un incremento dell’attrattività del settore per giovani lavoratori, oltre che per un miglioramento della reputation del settore agli occhi dell’opinione pubblica e degli stessi lavoratori”. Per Ciocca, poi, la grande sfida “consiste nell’orientare le fonderie a investire nella direzione sostenibilità delle risorse umane e della cultura della CSS, sostenendo il proprio personale, in particolare a chi ricopre ruoli dirigenziali e di responsabilità, attraverso percorsi formativi in grado di combinare aspetti gestionali (…) e di tutela del personale impiegato (…)”. Un percorso difficile da mettere in pratica, che passa per “l’evoluzione del management e delle politiche gestionali” e poi dal “rinnovamento della dimensione impiantistica e tecnologica”.
Leonardo Ciocca
Tesi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Corso di Dottorato in Psicologia, Ciclo XXXIV, 2020
Una tesi di dottorato affronta il tema della CSS applicata nelle fonderie italiane
Lavorare bene anche in situazioni difficili. E non solo per ottenere il massimo risultato, ma per vivere bene il proprio lavoro. E’ attorno a queste idee che ha lavorato Leonardo Ciocca con la sua tesi di dottorato in psicologia discussa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ciocca ha approfondito un aspetto particolare della buona cultura d’impresa: riuscire a rendere vivibili anche situazioni produttive difficili e pericolose, nel rispetto di ogni ruolo, guardando ai risultati ma anche alle persone.
Lo scritto – viene spiegato nella sintesi della ricerca -, approfondisce i costrutti di cultura della cosiddetta Corporate Social Sustainability (“CSS”) e sostenibilità della vita organizzativa nelle fonderie italiane, inquadrate nella letteratura di settore come organizzazioni ad alto rischio. E’ questo uno dei punti cruciali del lavoro di Ciocca: prendere come oggetto di studio una condizione produttiva difficile e rischiosa. Le fonderie, viene spiegato, sono comunemente percepite come “Industrie 3D: Dirty, Dusty and Dangerous”, poco attente alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’ipotesi di Ciocca è che in questi contesti sia possibile identificare elementi culturali in grado di “rendere pulito” un lavoro “sporco”, così da migliorare la sostenibilità della vita lavorativa e contribuire alla transizione da “Industrie 3D” a “Industrie 3P: Profit, Planet and People”.
L’autore prende prima in considerazione il concetto di CSS, poi il particolare ambito nel quale inserirlo e, quindi, il metodo di ricerca da applicare. Il passo successivo consiste quindi nell’approfondire il CSS nelle fonderie italiane cercando di trarne indicazioni non solo teoriche ma anche operative.
Scrive Ciocca nelle sue conclusioni che l’applicazione del CSS a questi particolari contesti “offrire opportunità per il miglioramento delle condizioni lavorative e per l’incremento di benessere organizzativo nelle imprese di fonderia”, oltre a questo, “si è notato che questo aspetto incide positivamente sulle condizioni di sicurezza e di tutela della salute delle risorse umane coinvolte, elemento che potrebbe tradursi in un incremento dell’attrattività del settore per giovani lavoratori, oltre che per un miglioramento della reputation del settore agli occhi dell’opinione pubblica e degli stessi lavoratori”. Per Ciocca, poi, la grande sfida “consiste nell’orientare le fonderie a investire nella direzione sostenibilità delle risorse umane e della cultura della CSS, sostenendo il proprio personale, in particolare a chi ricopre ruoli dirigenziali e di responsabilità, attraverso percorsi formativi in grado di combinare aspetti gestionali (…) e di tutela del personale impiegato (…)”. Un percorso difficile da mettere in pratica, che passa per “l’evoluzione del management e delle politiche gestionali” e poi dal “rinnovamento della dimensione impiantistica e tecnologica”.
Leonardo Ciocca
Tesi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Corso di Dottorato in Psicologia, Ciclo XXXIV, 2020