Capire la diseguaglianza per capire come crescere
L’ultimo libro di Pierluigi Ciocca va al centro della questione povertà/ricchezza. E delinea un possibile percorso di sviluppo
Pochi ricchi, molti poveri. Diseguaglianze. Una questione che non è solo etica ma anche economica, perché mette in forse le basi stesse dello sviluppo e della crescita. Questione che oggi torna in primo piano. E non solo nelle analisi degli economisti, ma anche nelle cronache giornalistiche. E che deve anche essere tenuta in gran conto dalle imprese così come dai governi.
Attualissimo eppure antichissimo, il nodo delle diseguaglianze – e quindi della ricchezza e della povertà -, deve essere sciolto ma è difficilissimo scioglierlo. Per farlo, o almeno per provarci, serve prima capire bene come si è formato. Ed a questo serve leggere “Ricchi e poveri. Storia della diseguaglianza” di Pierluigi Ciocca: un vero racconto della continua contrapposizione di questi due stati dell’uomo scritto con le competenze di un economista e la curiosità di un antropologo, che va dal Paleolitico ai Sumeri, dagli Etruschi all’Antica Roma, fino all’Età moderna e contemporanea. E che non è, occorre sottolinearlo, un libretto di storia scritto da un economista, ma qualcosa di molto denso, importante, utile a molti.
Ciocca – con un linguaggio sempre piano e semplice ma non per questo privo di esattezza – delinea prima i concetti di povertà e ricchezza, poi approfondisce la constatazione che povertà/ricchezza sia la “diade che ha segnato e segna la storia dell’umanità”, per passare quindi ad approfondire alcuni passaggi della storia dell’umanità visti proprio dal lato del grado di povertà e ricchezza che li ha connotati. Ciocca, quindi, approfondisce la situazione dell’Europa preindustriale, poi quella che gradualmente ha condotto dal Medioevo al secolo dei Lumi, alla Rivoluzione industriale e quindi all’Ottocento e ai giorni nostri. L’autore, quindi, esamina le “ragioni dell’equità” e la possibilità di agire concretamente per ottenerla.
E’ bello da leggere il libro di Ciocca. Ed è bello da rileggere e da tenere come una specie di guida per comprendere meglio uno dei problemi (forse il problema) che più di altri può condizionare il futuro dell’attuale assetto economico e sociale.
Ricchi e poveri. Storia della diseguaglianza
Pierluigi Ciocca
Einaudi, 2021


L’ultimo libro di Pierluigi Ciocca va al centro della questione povertà/ricchezza. E delinea un possibile percorso di sviluppo
Pochi ricchi, molti poveri. Diseguaglianze. Una questione che non è solo etica ma anche economica, perché mette in forse le basi stesse dello sviluppo e della crescita. Questione che oggi torna in primo piano. E non solo nelle analisi degli economisti, ma anche nelle cronache giornalistiche. E che deve anche essere tenuta in gran conto dalle imprese così come dai governi.
Attualissimo eppure antichissimo, il nodo delle diseguaglianze – e quindi della ricchezza e della povertà -, deve essere sciolto ma è difficilissimo scioglierlo. Per farlo, o almeno per provarci, serve prima capire bene come si è formato. Ed a questo serve leggere “Ricchi e poveri. Storia della diseguaglianza” di Pierluigi Ciocca: un vero racconto della continua contrapposizione di questi due stati dell’uomo scritto con le competenze di un economista e la curiosità di un antropologo, che va dal Paleolitico ai Sumeri, dagli Etruschi all’Antica Roma, fino all’Età moderna e contemporanea. E che non è, occorre sottolinearlo, un libretto di storia scritto da un economista, ma qualcosa di molto denso, importante, utile a molti.
Ciocca – con un linguaggio sempre piano e semplice ma non per questo privo di esattezza – delinea prima i concetti di povertà e ricchezza, poi approfondisce la constatazione che povertà/ricchezza sia la “diade che ha segnato e segna la storia dell’umanità”, per passare quindi ad approfondire alcuni passaggi della storia dell’umanità visti proprio dal lato del grado di povertà e ricchezza che li ha connotati. Ciocca, quindi, approfondisce la situazione dell’Europa preindustriale, poi quella che gradualmente ha condotto dal Medioevo al secolo dei Lumi, alla Rivoluzione industriale e quindi all’Ottocento e ai giorni nostri. L’autore, quindi, esamina le “ragioni dell’equità” e la possibilità di agire concretamente per ottenerla.
E’ bello da leggere il libro di Ciocca. Ed è bello da rileggere e da tenere come una specie di guida per comprendere meglio uno dei problemi (forse il problema) che più di altri può condizionare il futuro dell’attuale assetto economico e sociale.
Ricchi e poveri. Storia della diseguaglianza
Pierluigi Ciocca
Einaudi, 2021