Classici d’impresa
Ristampato uno dei libri fondamentali del management mondiale
Ogni impresa funziona sulla base di principi di organizzazione e di gestione che devono essere ben conosciuti. Questione di metodo, ma anche di consapevolezza di regole e meccanismi che servono per arrivare in fondo al processo produttivo, a generare profitto e soprattutto benessere. Cultura d’impresa a tutto tondo. Contano molto alcune guide che, più di altre, riescono a dare il senso del movimento e l’essenza della buona gestione. E’ il caso di “Le sfide di management del XXI secolo” scritto ormai qualche anno fa da Peter F. Drucker e appena ristampato.
Definito un classico, il libro lo è per davvero. Drucker parte dalla constatazione della fase di profondo cambiamento che il sistema occidentale dell’economia e della società sta attraversando. È una trasformazione che non è nata oggi e che certamente non si concluderà in breve tempo. Riguarda, nei paesi industrializzati, le sfide indotte dall’invecchiamento demografico o i problemi (e le opportunità) creati dalla crescita dell’istruzione e del desiderio di autorealizzazione dei knowledge workers (cioè dei lavoratori della conoscenza). L’intento, precisato dallo stesso autore, non è però quello di descrivere scenari futuribili, ma di fornire indicazioni di management. Un obiettivo che viene raggiunto con una scrittura piana e comprensibile, ricca di esempi, aneddoti e indicazioni concrete per affrontare e mettere in pratica il cambiamento (e cambiare il management).
Un classico da leggere quindi, tenendo anche conto che condensa un po’ tutta l’esperienza di Drucker come pioniere e massimo esperto di management. L’autore, infatti, dopo aver lavorato come economista in banche e società di assicurazione e come consulente di importanti società ed enti governativi, ha insegnato filosofia e politica al Bennington College e quindi management alla business school della New York University (dal 1950 in poi).
Il libro prende prima di tutto in considerazione i “nuovi paradigmi del management” per passare poi ad analizzare le strategie necessarie di fronte ad una realtà notevolmente cambiata rispetto a prima. Si passa poi ad affrontare il cambiamento e quella che viene indicata come la “sfida delle informazioni”. In ultimo, viene approfondito il ruolo dei knowledge workers e quindi la necessità dei manager di accrescere la capacità di autogestione per migliorare di riflesso la gestione delle organizzazioni e delle imprese.
La fatica letteraria di Drucker è un esempio di quei libri che vanno letti, poi lasciati decantare e poi riletti.
Le sfide di management del XXI secolo
Peter F. Drucker
Franco Angeli, 2017
![](https://d2snyq93qb0udd.cloudfront.net/FondazionePirelli/newFondazione/wp-content/uploads/2019/05/20101401/Capture.png)
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Ristampato uno dei libri fondamentali del management mondiale
Ogni impresa funziona sulla base di principi di organizzazione e di gestione che devono essere ben conosciuti. Questione di metodo, ma anche di consapevolezza di regole e meccanismi che servono per arrivare in fondo al processo produttivo, a generare profitto e soprattutto benessere. Cultura d’impresa a tutto tondo. Contano molto alcune guide che, più di altre, riescono a dare il senso del movimento e l’essenza della buona gestione. E’ il caso di “Le sfide di management del XXI secolo” scritto ormai qualche anno fa da Peter F. Drucker e appena ristampato.
Definito un classico, il libro lo è per davvero. Drucker parte dalla constatazione della fase di profondo cambiamento che il sistema occidentale dell’economia e della società sta attraversando. È una trasformazione che non è nata oggi e che certamente non si concluderà in breve tempo. Riguarda, nei paesi industrializzati, le sfide indotte dall’invecchiamento demografico o i problemi (e le opportunità) creati dalla crescita dell’istruzione e del desiderio di autorealizzazione dei knowledge workers (cioè dei lavoratori della conoscenza). L’intento, precisato dallo stesso autore, non è però quello di descrivere scenari futuribili, ma di fornire indicazioni di management. Un obiettivo che viene raggiunto con una scrittura piana e comprensibile, ricca di esempi, aneddoti e indicazioni concrete per affrontare e mettere in pratica il cambiamento (e cambiare il management).
Un classico da leggere quindi, tenendo anche conto che condensa un po’ tutta l’esperienza di Drucker come pioniere e massimo esperto di management. L’autore, infatti, dopo aver lavorato come economista in banche e società di assicurazione e come consulente di importanti società ed enti governativi, ha insegnato filosofia e politica al Bennington College e quindi management alla business school della New York University (dal 1950 in poi).
Il libro prende prima di tutto in considerazione i “nuovi paradigmi del management” per passare poi ad analizzare le strategie necessarie di fronte ad una realtà notevolmente cambiata rispetto a prima. Si passa poi ad affrontare il cambiamento e quella che viene indicata come la “sfida delle informazioni”. In ultimo, viene approfondito il ruolo dei knowledge workers e quindi la necessità dei manager di accrescere la capacità di autogestione per migliorare di riflesso la gestione delle organizzazioni e delle imprese.
La fatica letteraria di Drucker è un esempio di quei libri che vanno letti, poi lasciati decantare e poi riletti.
Le sfide di management del XXI secolo
Peter F. Drucker
Franco Angeli, 2017