Come affrontare la complessità
La necessità di strumenti sofisticati per rispondere al disordine
Di fronte alla complessità occorre dotarsi di strumenti raffinati e sofisticati. Vale per tutti, anche, e soprattutto, per chi deve gestire organizzazioni della produzione alle prese con il continuo mutamento dei mercati. E’ da questa constatazione che prende le mosse il libro di Alessandro Cravera.
“Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato”, è uno buon strumento per dotarsi di strumenti di conoscenza utili ad affrontare il disordine.
L’autore fonda il suo testo sull’osservazione del fatto che le competenze e le strategie che ogni giorno vengono utilizzate per governare l’incertezza e fronteggiare trade–off e imprevisti non sono più adatte per l’attuale realtà sociale e organizzativa. A cambiare le carte in tavola, poi, non è solo l’incertezza, ma il fatto che ogni variabile, ogni azione e ogni dinamica siano tra loro correlate e interdipendenti, con effetti sia a livello locale sia globale. Precisato tutto questo, Cravera però osserva come si continui a fare affidamento a “capi” oppure a opinion makers che propongono risposte semplicistiche e inadeguate. Mentre occorrerebbe fare tutto il contrario.
Attraverso un approccio interdisciplinare, dove alle questioni manageriali si legano aspetti filosofici, psicologici e sociologici, il libro di Cravera offre allora un contributo alla costruzione di una cultura e un’educazione alla complessità. Con una sottolineatura importante: più dell’applicazione di best practice o modelli manageriali, a essere decisiva è la capacità di interpretare l’evoluzione del contesto in cui le organizzazioni si muovono e crescono.
Le poco più di 150 pagine si dipanano quindi partendo dalla definizione di complessità e di interconnessione per poi passare a ragionare su come “muoversi in un mondo interconnesso” e quindi sugli investimenti e sulle competenza che servono per effettuarli con efficacia. Per affrontare le sfide del futuro, è una delle conclusioni dell’autore, c’è bisogno di leader che sappiano navigare nella complessità, vedere in anticipo gli effetti delle proprie azioni e valutare i rischi e le opportunità per le generazioni future. Si tratta solo in apparenza di una conclusione scontata.
Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato
Alessandro Cravera
Egea, 2021
La necessità di strumenti sofisticati per rispondere al disordine
Di fronte alla complessità occorre dotarsi di strumenti raffinati e sofisticati. Vale per tutti, anche, e soprattutto, per chi deve gestire organizzazioni della produzione alle prese con il continuo mutamento dei mercati. E’ da questa constatazione che prende le mosse il libro di Alessandro Cravera.
“Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato”, è uno buon strumento per dotarsi di strumenti di conoscenza utili ad affrontare il disordine.
L’autore fonda il suo testo sull’osservazione del fatto che le competenze e le strategie che ogni giorno vengono utilizzate per governare l’incertezza e fronteggiare trade–off e imprevisti non sono più adatte per l’attuale realtà sociale e organizzativa. A cambiare le carte in tavola, poi, non è solo l’incertezza, ma il fatto che ogni variabile, ogni azione e ogni dinamica siano tra loro correlate e interdipendenti, con effetti sia a livello locale sia globale. Precisato tutto questo, Cravera però osserva come si continui a fare affidamento a “capi” oppure a opinion makers che propongono risposte semplicistiche e inadeguate. Mentre occorrerebbe fare tutto il contrario.
Attraverso un approccio interdisciplinare, dove alle questioni manageriali si legano aspetti filosofici, psicologici e sociologici, il libro di Cravera offre allora un contributo alla costruzione di una cultura e un’educazione alla complessità. Con una sottolineatura importante: più dell’applicazione di best practice o modelli manageriali, a essere decisiva è la capacità di interpretare l’evoluzione del contesto in cui le organizzazioni si muovono e crescono.
Le poco più di 150 pagine si dipanano quindi partendo dalla definizione di complessità e di interconnessione per poi passare a ragionare su come “muoversi in un mondo interconnesso” e quindi sugli investimenti e sulle competenza che servono per effettuarli con efficacia. Per affrontare le sfide del futuro, è una delle conclusioni dell’autore, c’è bisogno di leader che sappiano navigare nella complessità, vedere in anticipo gli effetti delle proprie azioni e valutare i rischi e le opportunità per le generazioni future. Si tratta solo in apparenza di una conclusione scontata.
Allenarsi alla complessità. Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato
Alessandro Cravera
Egea, 2021