Come si evolvono le imprese
Le imprese come essere viventi. L’idea è ardita, ma ha un fondamento di verità. Pensare all’azienda fatta impresa, cioè animata dallo spirito imprenditoriale e dal lavoro, come ad un essere “che vive” è un aspetto della cultura della produzione importante e da tenere in considerazione. Occorre però esser capaci di mettere insieme elementi di interpretazione della realtà diversi come quelli biologici ed economici, evoluzionistici e gestionali.
Ci ha pensato recentemente Roberto Cafferata – Past President dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale e ordinario di Economia e Gestione delle Imprese a Tor Vergata -, che ha riscritto il suo il suo manuale “Manager in adattamento. Tra razionalità economica, evoluzione e imperfezione dei sistemi”.
In poco meno di 400 dense pagine, Cafferata delinea una interpretazione dell’impresa che si avvicina all’evoluzionismo ma che tiene in buon conto i solidi fondamenti della gestione aziendale più efficace.
L’idea di base è descritta dall’autore nelle prime righe del libro: “In questo testo viene condotta una riflessione sull’impresa intesa come sistema razionale e sul rapporto che l’organizzazione (…), mantiene con l’ambiente economico-sociale”. L’impresa, per Cafferata, è comunque un sistema ma imperfetto, che si adatta all’ambiente che lo circonda e instaura con questo una dialettica che ha effetti importanti sull’impresa stessa. “Nella continuità dello svolgimento aziendale – dice ancora l’autore -, sono previste sospensioni della razionalità dei processi decisionali, svolte radicali e contraddizioni tra comportamenti del passato e comportamenti del presente”. In altre parole, l’azienda che si fa impresa non è un soggetto chiuso al mondo. E’ tutt’altro: qualcosa che vive, che “parla” con l’esterno e che deve essere capito partendo dalla constatazione che l’impresa può cambiare l’ambiente e può essere cambiata dall’ambiente. Cafferata, quindi, misura e interpreta le relazioni fra imprese e ambiente con il metodo evoluzionistico e spiega che le prime nel loro agire non sono solo oggetti ma anche soggetti di cambiamento evolutivo.
L’autore quindi accompagna il lettore in un percorso che inizia dal razionalismo economico per passare ai principi di governance e management nell’amministrazione generale delle aziende per arrivare ad approfondire i tratti delle imprese pensate come sistemi di cose e di persone. Cafferata, a questo punto, affronta temi importanti come quelli della competitività, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dei rapporti interni ai sistemi produttivi per arrivare all’evoluzione e ai rapporti tra impresa, ambiente e società. La conclusione affronta le relazioni fra evoluzionismo darwinista ed evoluzione d’impresa.
La fatica di Cafferata non è sempre semplice da seguire, ma costituisce una lettura utile e importante per iniziare a guardare alle aziende-imprese con occhi diversi. Qualcosa che fa bene a tutti.
Manager in adattamento. Tra razionalità economica, evoluzione e imperfezione dei sistemi
Roberto Cafferata
Il Mulino, Bologna, 2014
Le imprese come essere viventi. L’idea è ardita, ma ha un fondamento di verità. Pensare all’azienda fatta impresa, cioè animata dallo spirito imprenditoriale e dal lavoro, come ad un essere “che vive” è un aspetto della cultura della produzione importante e da tenere in considerazione. Occorre però esser capaci di mettere insieme elementi di interpretazione della realtà diversi come quelli biologici ed economici, evoluzionistici e gestionali.
Ci ha pensato recentemente Roberto Cafferata – Past President dell’Accademia Italiana di Economia Aziendale e ordinario di Economia e Gestione delle Imprese a Tor Vergata -, che ha riscritto il suo il suo manuale “Manager in adattamento. Tra razionalità economica, evoluzione e imperfezione dei sistemi”.
In poco meno di 400 dense pagine, Cafferata delinea una interpretazione dell’impresa che si avvicina all’evoluzionismo ma che tiene in buon conto i solidi fondamenti della gestione aziendale più efficace.
L’idea di base è descritta dall’autore nelle prime righe del libro: “In questo testo viene condotta una riflessione sull’impresa intesa come sistema razionale e sul rapporto che l’organizzazione (…), mantiene con l’ambiente economico-sociale”. L’impresa, per Cafferata, è comunque un sistema ma imperfetto, che si adatta all’ambiente che lo circonda e instaura con questo una dialettica che ha effetti importanti sull’impresa stessa. “Nella continuità dello svolgimento aziendale – dice ancora l’autore -, sono previste sospensioni della razionalità dei processi decisionali, svolte radicali e contraddizioni tra comportamenti del passato e comportamenti del presente”. In altre parole, l’azienda che si fa impresa non è un soggetto chiuso al mondo. E’ tutt’altro: qualcosa che vive, che “parla” con l’esterno e che deve essere capito partendo dalla constatazione che l’impresa può cambiare l’ambiente e può essere cambiata dall’ambiente. Cafferata, quindi, misura e interpreta le relazioni fra imprese e ambiente con il metodo evoluzionistico e spiega che le prime nel loro agire non sono solo oggetti ma anche soggetti di cambiamento evolutivo.
L’autore quindi accompagna il lettore in un percorso che inizia dal razionalismo economico per passare ai principi di governance e management nell’amministrazione generale delle aziende per arrivare ad approfondire i tratti delle imprese pensate come sistemi di cose e di persone. Cafferata, a questo punto, affronta temi importanti come quelli della competitività, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dei rapporti interni ai sistemi produttivi per arrivare all’evoluzione e ai rapporti tra impresa, ambiente e società. La conclusione affronta le relazioni fra evoluzionismo darwinista ed evoluzione d’impresa.
La fatica di Cafferata non è sempre semplice da seguire, ma costituisce una lettura utile e importante per iniziare a guardare alle aziende-imprese con occhi diversi. Qualcosa che fa bene a tutti.
Manager in adattamento. Tra razionalità economica, evoluzione e imperfezione dei sistemi
Roberto Cafferata
Il Mulino, Bologna, 2014