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Come sono le nuove aziende?

Pubblicati i risultati di Startup Survey 2016, la prima indagine censuaria sulle nuove realtà produttive innovative in Italia

 

Nuovi imprenditori pieni di buona volontà. Che devono essere incoraggiati, ma che devono fare i conti con le condizioni di mercato e di contesto. Portatori comunque di una cultura d’impresa che contribuisce positivamente alla crescita di tutto il sistema economico e sociale di un Paese. Di questa compagine, occorre però conoscere molto. A questo serve “Startup Survey 2016”, la prima indagine sulle aziende startup innovative italiane. Il rapporto prodotto dall’Istat è stato appena pubblicato, anche se riguarda la ricerca censuaria condotta nel 2016 dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) e dall’Istituto nazionale di statistica stesso. Startup Survey è stata ideata in quanto a contenuti tematici nell’ambito del Comitato tecnico di monitoraggio e valutazione previsto dalla disciplina nazionale sulle startup innovative – lo Startup Act italiano pubblicato nel 2012 – e si è posta come obiettivo quello di indagare i molteplici aspetti di natura socioeconomica tipici del fenomeno della nuova imprenditoria innovativa italiana. Ma non solo. La ricerca infatti ha raccolto dalla viva voce degli stessi imprenditori opinioni e suggerimenti sulle varie misure che compongono lo Startup Act italiano, con l’obiettivo di intervenire quindi sulle possibili future regole. Fra i temi toccati: le caratteristiche socioeconomiche dei nuovi imprenditori, le loro motivazioni e la propensione all’interazione con l’insieme delle norme.

Più in particolare, il Rapporto dell’Istat, dopo aver ragionato sulla definizione stessa di startup e di imprenditore innovativo, approfondisce le possibilità e le fonti di finanziamento di imprese di questo genere per passare poi ad un esame approfondito delle strategie di innovazione in base alle quali queste aziende sono state concepite e sono state create. Chiude il Rapporto l’esame delle misure di politica economica per favorire le startup e, infine, il resoconto delle interviste condotte direttamente nelle aziende.

“Startup Survey 2016” non ha l’ambizione di essere un saggio di interpretazione del fenomeno delle aziende innovative italiane, ma ha comunque un grande pregio: quello di descrivere con un linguaggio preciso è chiaro una realtà multiforme, variegata, in continuo cambiamento e per questo difficile da cogliere nella sua interezza. E’ quindi una lettura utile per tutti.

Startup Survey 2016

AA.VV.

Istat, 2018

Pubblicati i risultati di Startup Survey 2016, la prima indagine censuaria sulle nuove realtà produttive innovative in Italia

 

Nuovi imprenditori pieni di buona volontà. Che devono essere incoraggiati, ma che devono fare i conti con le condizioni di mercato e di contesto. Portatori comunque di una cultura d’impresa che contribuisce positivamente alla crescita di tutto il sistema economico e sociale di un Paese. Di questa compagine, occorre però conoscere molto. A questo serve “Startup Survey 2016”, la prima indagine sulle aziende startup innovative italiane. Il rapporto prodotto dall’Istat è stato appena pubblicato, anche se riguarda la ricerca censuaria condotta nel 2016 dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) e dall’Istituto nazionale di statistica stesso. Startup Survey è stata ideata in quanto a contenuti tematici nell’ambito del Comitato tecnico di monitoraggio e valutazione previsto dalla disciplina nazionale sulle startup innovative – lo Startup Act italiano pubblicato nel 2012 – e si è posta come obiettivo quello di indagare i molteplici aspetti di natura socioeconomica tipici del fenomeno della nuova imprenditoria innovativa italiana. Ma non solo. La ricerca infatti ha raccolto dalla viva voce degli stessi imprenditori opinioni e suggerimenti sulle varie misure che compongono lo Startup Act italiano, con l’obiettivo di intervenire quindi sulle possibili future regole. Fra i temi toccati: le caratteristiche socioeconomiche dei nuovi imprenditori, le loro motivazioni e la propensione all’interazione con l’insieme delle norme.

Più in particolare, il Rapporto dell’Istat, dopo aver ragionato sulla definizione stessa di startup e di imprenditore innovativo, approfondisce le possibilità e le fonti di finanziamento di imprese di questo genere per passare poi ad un esame approfondito delle strategie di innovazione in base alle quali queste aziende sono state concepite e sono state create. Chiude il Rapporto l’esame delle misure di politica economica per favorire le startup e, infine, il resoconto delle interviste condotte direttamente nelle aziende.

“Startup Survey 2016” non ha l’ambizione di essere un saggio di interpretazione del fenomeno delle aziende innovative italiane, ma ha comunque un grande pregio: quello di descrivere con un linguaggio preciso è chiaro una realtà multiforme, variegata, in continuo cambiamento e per questo difficile da cogliere nella sua interezza. E’ quindi una lettura utile per tutti.

Startup Survey 2016

AA.VV.

Istat, 2018

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