Concreti archivi digitali
Condensata in un libro teoria e pratica della digitalizzazione applicata all’heritage
Il futuro che rivisita il passato e lo rende più fruibile e comprensibile. Non un artificio fatto di linguaggio e immagini, ma un’operazione concreta. Che mette a disposizione di tutti nuove fonti di conoscenza. Ed è l’intersezione tra tecniche digitali, archivi e patrimoni culturali e d’impresa ad essere uno degli esempi più importanti e interessanti in questa direzione.
A ragionarci sopra, partendo dagli archvi culturali in senso lato -, è stata Margherita Tufarelli (Università degli studi di Firenze) con il suo “Design, Heritage e cultura digitale. Scenari per il progetto nell’archivio diffuso” appena pubblicato.
Tufarelli ha cercato di mettere insieme in un unico ragionamento, le possibilità offerte dalle tecniche di digitalizzazione più innovative del momento, le numerose presenze di archivi culturali in Italia e tutto ciò che viene compreso nel concetto di heritage. Forte della sua esperienza pluriannuale di ricerca e lavoro in questi ambiti, l’autrice del libro pubblicato da Firenze University Press affronta il tema – non facile – in quattro passaggi – “da patrimonio ad heritage, da oggetti a processi”, “design per/e/del Cultural Heritage”, “Memoria digitale”, “da luogo di conservazione a strumento di progetto” -, caratterizzati sempre dallo sforzo di coniugare teoria ed esperienza di diversi anni di esperienza tra design e degli archivi culturali.
Scrive Tufarelli: “L’impatto delle tecnologie digitali sembrerebbe aver prodotto un metaverso in cui reale e digitale si fondo in una sorta di nuova materialità dalle caratteristiche fisiche inedite, e tutte da scoprire, che danno cita a nuovi terreni di sperimentazione caratterizzati dalla disponibilità, dalla pervasività e dall’accessibilità. La nuova materia che viene via via configurandosi appare come il prodotto di interazioni continue tra nuovi media e nuovi strumenti che innescano una complessa manovra culturale di fondo, trovandosi ad incidere sulle dinamiche della produzione di contenuti culturali così come sulla loro trasmissione”.
Viene così delineata una sorta di rappresentazione delle possibilità che nascono dalla attenta coniugazione tra tecniche digitali e archivi culturali. Un modello che può essere con efficacia trasposto anche nell’ambito degli archivi e dei musei d’impresa.
Design, Heritage e cultura digitale. Scenari per il progetto nell’archivio diffuso
Margherita Tufarelli
Firenze University Press, 2022
Condensata in un libro teoria e pratica della digitalizzazione applicata all’heritage
Il futuro che rivisita il passato e lo rende più fruibile e comprensibile. Non un artificio fatto di linguaggio e immagini, ma un’operazione concreta. Che mette a disposizione di tutti nuove fonti di conoscenza. Ed è l’intersezione tra tecniche digitali, archivi e patrimoni culturali e d’impresa ad essere uno degli esempi più importanti e interessanti in questa direzione.
A ragionarci sopra, partendo dagli archvi culturali in senso lato -, è stata Margherita Tufarelli (Università degli studi di Firenze) con il suo “Design, Heritage e cultura digitale. Scenari per il progetto nell’archivio diffuso” appena pubblicato.
Tufarelli ha cercato di mettere insieme in un unico ragionamento, le possibilità offerte dalle tecniche di digitalizzazione più innovative del momento, le numerose presenze di archivi culturali in Italia e tutto ciò che viene compreso nel concetto di heritage. Forte della sua esperienza pluriannuale di ricerca e lavoro in questi ambiti, l’autrice del libro pubblicato da Firenze University Press affronta il tema – non facile – in quattro passaggi – “da patrimonio ad heritage, da oggetti a processi”, “design per/e/del Cultural Heritage”, “Memoria digitale”, “da luogo di conservazione a strumento di progetto” -, caratterizzati sempre dallo sforzo di coniugare teoria ed esperienza di diversi anni di esperienza tra design e degli archivi culturali.
Scrive Tufarelli: “L’impatto delle tecnologie digitali sembrerebbe aver prodotto un metaverso in cui reale e digitale si fondo in una sorta di nuova materialità dalle caratteristiche fisiche inedite, e tutte da scoprire, che danno cita a nuovi terreni di sperimentazione caratterizzati dalla disponibilità, dalla pervasività e dall’accessibilità. La nuova materia che viene via via configurandosi appare come il prodotto di interazioni continue tra nuovi media e nuovi strumenti che innescano una complessa manovra culturale di fondo, trovandosi ad incidere sulle dinamiche della produzione di contenuti culturali così come sulla loro trasmissione”.
Viene così delineata una sorta di rappresentazione delle possibilità che nascono dalla attenta coniugazione tra tecniche digitali e archivi culturali. Un modello che può essere con efficacia trasposto anche nell’ambito degli archivi e dei musei d’impresa.
Design, Heritage e cultura digitale. Scenari per il progetto nell’archivio diffuso
Margherita Tufarelli
Firenze University Press, 2022