Contaminarsi per crescere
Il racconto e l’analisi del Contamination Lab Torino insegna il valore della condivisione e dell’apertura per lo sviluppo
Si cresce quando ci si contamina. Affermazione paradossale e “scandalosa” solo in apparenza. Perché è esperienza comune, invece, constatare come lo sviluppo umano, il progresso, la crescita delle società e delle organizzazioni (anche delle imprese), passano sempre dall’apertura verso l’esterno, dall’attenzione verso gli altri, dall’accortezza di recepire quanto di buono e stimolante può arrivare da luoghi e ambienti altri dal proprio. E’ con la “contaminazione” che si genera innovazione. E’ quindi bello e interessante leggere delle esperienze già compiute in questa direzione come quella in corso a Torino tra il Politecnico e l’Università.
“Design e sostenibilità per la formazione imprenditoriale. L’esperienza del Contamination Lab Torino” raccoglie la serie di studi e ricerche proprio sull’esperienza torinese che ha preso forma e contenuto partendo dal campo del design. Spiegano Eleonora Fiore, Chiara L. Remondino, Giuliano Sansone – curatrici della raccolta – che “il fatto di vivere una fase storica che pone con forza il tema della gestione del cambiamento e della continua ridefinizione e integrazione delle competenze pone importanti questioni al mondo universitario”. Da qui l’idea dei due atenei di dare vita ad un luogo di contaminazione di idee ed esperienze: il Contamination Lab Torino (CLabTo), appunto. “Un luogo – viene precisato -, per gli studenti, per i nostri ricercatori e docenti, aperto agli stakeholder del territorio e volto all’educazione imprenditoriale transdisciplinare”.
La serie di ricerche cerca quindi approfondire i tratti essenziali dell’esperienza iniziando da una analisi dei nuovi modelli di educazione all’impresa per passare poi a descrivere l’esperienza del CLabTo e quindi ad approfondire aspetti come la didattica necessaria e le tecniche di valutazione dei risultati arrivando così a delineare quali possano essere le professioni più adatte per conciliare esperienze diverse entro attività comuni.
La raccolta di indagini attorno al CLabTo ha il gran pregio di raccontare qualcosa di concreto e radicato nel territorio e di dimostrare quanto, come si diceva all’inizio, si possa crescere mettendo insieme stimoli ed esperienze diverse.
Design e sostenibilità per la formazione imprenditoriale. L’esperienza del Contamination Lab Torino
Eleonora Fiore, Chiara L. Remondino, Giuliano Sansone
Egea, 2021
Il racconto e l’analisi del Contamination Lab Torino insegna il valore della condivisione e dell’apertura per lo sviluppo
Si cresce quando ci si contamina. Affermazione paradossale e “scandalosa” solo in apparenza. Perché è esperienza comune, invece, constatare come lo sviluppo umano, il progresso, la crescita delle società e delle organizzazioni (anche delle imprese), passano sempre dall’apertura verso l’esterno, dall’attenzione verso gli altri, dall’accortezza di recepire quanto di buono e stimolante può arrivare da luoghi e ambienti altri dal proprio. E’ con la “contaminazione” che si genera innovazione. E’ quindi bello e interessante leggere delle esperienze già compiute in questa direzione come quella in corso a Torino tra il Politecnico e l’Università.
“Design e sostenibilità per la formazione imprenditoriale. L’esperienza del Contamination Lab Torino” raccoglie la serie di studi e ricerche proprio sull’esperienza torinese che ha preso forma e contenuto partendo dal campo del design. Spiegano Eleonora Fiore, Chiara L. Remondino, Giuliano Sansone – curatrici della raccolta – che “il fatto di vivere una fase storica che pone con forza il tema della gestione del cambiamento e della continua ridefinizione e integrazione delle competenze pone importanti questioni al mondo universitario”. Da qui l’idea dei due atenei di dare vita ad un luogo di contaminazione di idee ed esperienze: il Contamination Lab Torino (CLabTo), appunto. “Un luogo – viene precisato -, per gli studenti, per i nostri ricercatori e docenti, aperto agli stakeholder del territorio e volto all’educazione imprenditoriale transdisciplinare”.
La serie di ricerche cerca quindi approfondire i tratti essenziali dell’esperienza iniziando da una analisi dei nuovi modelli di educazione all’impresa per passare poi a descrivere l’esperienza del CLabTo e quindi ad approfondire aspetti come la didattica necessaria e le tecniche di valutazione dei risultati arrivando così a delineare quali possano essere le professioni più adatte per conciliare esperienze diverse entro attività comuni.
La raccolta di indagini attorno al CLabTo ha il gran pregio di raccontare qualcosa di concreto e radicato nel territorio e di dimostrare quanto, come si diceva all’inizio, si possa crescere mettendo insieme stimoli ed esperienze diverse.
Design e sostenibilità per la formazione imprenditoriale. L’esperienza del Contamination Lab Torino
Eleonora Fiore, Chiara L. Remondino, Giuliano Sansone
Egea, 2021