Contro gli “ignoranti istruiti”
Il futuro passa anche per la rinascita e il consolidamento di un nuovo umanesimo, attento all’uomo e al tutto, ai risvolti dell’economia che non sono solo numeri ma anche persone e voglia di intraprendere. Occorre – si dice – rompere gli schemi, compiere un salto in avanti (ma non nel vuoto), esercitare la fantasia con i piedi ben piantati per terra. E’ il nuovo approccio che sempre di più si sta diffondendo in risposta alla crisi iniziata nel 2008, al buco dell’alta finanza, all’intendere la produzione e l’impresa come altro rispetto alla manifattura e all’iniziativa dei singoli. Tutto questo passa anche per uomini e donne capaci di guardare più in là del loro dito e in grado di sostituire quegli specialisti che, in realtà, appaiono come degli “ignoranti istruiti”.
E’ quanto ha fatto Giuliano da Empoli – scrittore e Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze – nel suo “Contro gli specialisti. La rivincita dell’umanesimo” che rappresenta un’avventura della mente in tutti i mondi della conoscenza umana: dall’arte alla produzione materiale, dalla storia alla politica attuale, dalla filosofia all’economia, passando per l’informatica, per la finanza, per lo sport e per molto altro ancora. Il libro di da Empoli – meno di 150 pagine che si leggono d’un fiato -, racconta come gli specialisti in tutte le discipline abbiano impoverito il futuro della società, della produzione e del lavoro e di come, invece, oggi vi sia una sorta di rivincita di chi – imprenditore, politico, economista, scienziato e filosofo -, riesce a ragionare e ad agire guardando non ai particolari ma all’intero muoversi della realtà nella quale vive e lavora. Nel volume, quindi, si parla di banane e ketchup (perché lo si scoprirà leggendo), ma anche di Ortega y Gasset, Aristotele, Smith, Leonardo da Vinci, Taylor, Jobs e tanti altri sconosciuti specialisti e non specialisti, passando in rassegna tutta la classe vecchia e nuova di politici e di studiosi che hanno messo mano all’economia, all’impresa e alle istituzioni dell’oggi.
“Contro gli specialisti” è una lettura “strana”, diversa, anticonformista dei problemi che stringono la nostra società e il nostro modo di produrre, ma è anche e soprattutto, un grido positivo di fronte alle peripezie alle quali siamo chiamati tutti.
Contro gli specialisti. La rivincita dell’umanesimo.
Giuliano da Empoli.
Marsilio, 2013.
Il futuro passa anche per la rinascita e il consolidamento di un nuovo umanesimo, attento all’uomo e al tutto, ai risvolti dell’economia che non sono solo numeri ma anche persone e voglia di intraprendere. Occorre – si dice – rompere gli schemi, compiere un salto in avanti (ma non nel vuoto), esercitare la fantasia con i piedi ben piantati per terra. E’ il nuovo approccio che sempre di più si sta diffondendo in risposta alla crisi iniziata nel 2008, al buco dell’alta finanza, all’intendere la produzione e l’impresa come altro rispetto alla manifattura e all’iniziativa dei singoli. Tutto questo passa anche per uomini e donne capaci di guardare più in là del loro dito e in grado di sostituire quegli specialisti che, in realtà, appaiono come degli “ignoranti istruiti”.
E’ quanto ha fatto Giuliano da Empoli – scrittore e Presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze – nel suo “Contro gli specialisti. La rivincita dell’umanesimo” che rappresenta un’avventura della mente in tutti i mondi della conoscenza umana: dall’arte alla produzione materiale, dalla storia alla politica attuale, dalla filosofia all’economia, passando per l’informatica, per la finanza, per lo sport e per molto altro ancora. Il libro di da Empoli – meno di 150 pagine che si leggono d’un fiato -, racconta come gli specialisti in tutte le discipline abbiano impoverito il futuro della società, della produzione e del lavoro e di come, invece, oggi vi sia una sorta di rivincita di chi – imprenditore, politico, economista, scienziato e filosofo -, riesce a ragionare e ad agire guardando non ai particolari ma all’intero muoversi della realtà nella quale vive e lavora. Nel volume, quindi, si parla di banane e ketchup (perché lo si scoprirà leggendo), ma anche di Ortega y Gasset, Aristotele, Smith, Leonardo da Vinci, Taylor, Jobs e tanti altri sconosciuti specialisti e non specialisti, passando in rassegna tutta la classe vecchia e nuova di politici e di studiosi che hanno messo mano all’economia, all’impresa e alle istituzioni dell’oggi.
“Contro gli specialisti” è una lettura “strana”, diversa, anticonformista dei problemi che stringono la nostra società e il nostro modo di produrre, ma è anche e soprattutto, un grido positivo di fronte alle peripezie alle quali siamo chiamati tutti.
Contro gli specialisti. La rivincita dell’umanesimo.
Giuliano da Empoli.
Marsilio, 2013.