Criticare dunque crescere
La buona impresa vive anche del continuo scambio di informazioni e di occasioni di crescita che avviene con il mondo esterno. Senza contare che le novità vere, spesso arrivano da mondi diversi da quello aziendale. Oggi molto più di ieri. E’ una questione di opportunità e di strumenti e disposizione. Ma tutto questo deve essere governato e valutato con attenzione. Ci vuole quindi un metodo d’azione in grado di essere efficace e utilizzabile.
E’ a questo che ha pensato Roberto Verganti (Ordinario al Politecnico di Milano dove insegna Gestione dell’innovazione), con “The Innovative Power of Criticism” apparso su Harvard Business Review.
Dice Verganti: “Viviamo in un mondo inondato di opportunità. Grazie al web, alla globalizzazione e ad approcci quali l’innovazione aperta, il design thinking, o il crowdsourcing, le organizzazioni hanno facilmente accesso a una quantità senza precedenti di idee. La cosa più difficile in questo contesto, è quello di capire in quale direzione andare”. E non basta, perché Verganti aggiunge che “spesso, le idee giuste sono anche già davanti ai nostri occhi, ma riconosciamo solo quelle che supportano un vecchio sentiero”. Insomma, le imprese in cerca di innovazione possono scivolare su una buccia di banana che è sempre possibile incontrare: scambiare come novità ciò che in realtà è qualcosa di già visto mascherato come nuovo. E’ la novità che rassicura, piuttosto che quella contenente una parte di rischio e di incognita, che spesso riesce a vincere.
Ciò di cui c’è bisogno è di riconoscere le direzioni rivoluzionarie – è l’idea attorno alla quale ruota la ricerca di Verganti -, non è tanto generare un’altra idea, ma cambiare gli obiettivi. E ancora prima, di trovare il modo giusto per farlo.
Il succo di “The Innovative Power of Criticism” sta proprio nell’indicare nella critica svolta con criterio e spirito costruttivi, il metodo che le imprese possono utilizzare per valutare le novità.
L’articolo quindi descrive come praticare l’arte della critica attraverso casi e metodi dedotti dall’analisi del comportamento di 24 imprese che sono riuscite nell’intento di “catturare grandi opportunità”. Si delinea così un modo nuovo di lavorare e di creare cultura d’impresa, che parte da tutti i collaboratori dell’organizzazione che possono esprimere ciò che pensano prima individualmente, poi in coppia, poi in gruppo fino ad arrivare ad un distillato di idee ritenute migliori.
“L’arte della critica – è la conclusione di Verganti -, ci permette di mettere in discussione in modo esplicito le ipotesi esistenti” e trasformarle in una nuova “interpretazione audace”. Con un’attenzione di fondo: criticare non significa porsi negativamente di fronte a nuove idee. Al contrario, criticare è “andare più in profondità, alla ricerca di contrasti tra prospettive diverse, creare tensioni, guardando da un nuovo punto di vista le cose”. E’, a ben vedere, quanto ogni bon imprenditore e ottimo manager dovrebbero fare in continuazione.
The Innovative Power of Criticism. Judgment, not ideation, it the key to breakthroughs
Roberto Verganti
Harvard Business Review, January-February 2016
La buona impresa vive anche del continuo scambio di informazioni e di occasioni di crescita che avviene con il mondo esterno. Senza contare che le novità vere, spesso arrivano da mondi diversi da quello aziendale. Oggi molto più di ieri. E’ una questione di opportunità e di strumenti e disposizione. Ma tutto questo deve essere governato e valutato con attenzione. Ci vuole quindi un metodo d’azione in grado di essere efficace e utilizzabile.
E’ a questo che ha pensato Roberto Verganti (Ordinario al Politecnico di Milano dove insegna Gestione dell’innovazione), con “The Innovative Power of Criticism” apparso su Harvard Business Review.
Dice Verganti: “Viviamo in un mondo inondato di opportunità. Grazie al web, alla globalizzazione e ad approcci quali l’innovazione aperta, il design thinking, o il crowdsourcing, le organizzazioni hanno facilmente accesso a una quantità senza precedenti di idee. La cosa più difficile in questo contesto, è quello di capire in quale direzione andare”. E non basta, perché Verganti aggiunge che “spesso, le idee giuste sono anche già davanti ai nostri occhi, ma riconosciamo solo quelle che supportano un vecchio sentiero”. Insomma, le imprese in cerca di innovazione possono scivolare su una buccia di banana che è sempre possibile incontrare: scambiare come novità ciò che in realtà è qualcosa di già visto mascherato come nuovo. E’ la novità che rassicura, piuttosto che quella contenente una parte di rischio e di incognita, che spesso riesce a vincere.
Ciò di cui c’è bisogno è di riconoscere le direzioni rivoluzionarie – è l’idea attorno alla quale ruota la ricerca di Verganti -, non è tanto generare un’altra idea, ma cambiare gli obiettivi. E ancora prima, di trovare il modo giusto per farlo.
Il succo di “The Innovative Power of Criticism” sta proprio nell’indicare nella critica svolta con criterio e spirito costruttivi, il metodo che le imprese possono utilizzare per valutare le novità.
L’articolo quindi descrive come praticare l’arte della critica attraverso casi e metodi dedotti dall’analisi del comportamento di 24 imprese che sono riuscite nell’intento di “catturare grandi opportunità”. Si delinea così un modo nuovo di lavorare e di creare cultura d’impresa, che parte da tutti i collaboratori dell’organizzazione che possono esprimere ciò che pensano prima individualmente, poi in coppia, poi in gruppo fino ad arrivare ad un distillato di idee ritenute migliori.
“L’arte della critica – è la conclusione di Verganti -, ci permette di mettere in discussione in modo esplicito le ipotesi esistenti” e trasformarle in una nuova “interpretazione audace”. Con un’attenzione di fondo: criticare non significa porsi negativamente di fronte a nuove idee. Al contrario, criticare è “andare più in profondità, alla ricerca di contrasti tra prospettive diverse, creare tensioni, guardando da un nuovo punto di vista le cose”. E’, a ben vedere, quanto ogni bon imprenditore e ottimo manager dovrebbero fare in continuazione.
The Innovative Power of Criticism. Judgment, not ideation, it the key to breakthroughs
Roberto Verganti
Harvard Business Review, January-February 2016