Cultura del produrre che si evolve
Le strade delineate dall’unione dei metodi di economia circolare con il modello di impresa sociale
L’orizzonte della buona cultura d’impresa è ormai disegnato anche dalle pratiche che fanno capo all’economia circolare ed all’impresa sociale. Paradigmi diversi da quelli tradizionali (anche se a ben vedere solo in parte), questi approcci ai fatti della produzione sono da conoscere. Soprattutto se si pensa alle relazioni fra attività d’impresa e contesto sociale, fra fabbriche e territorio. “L’economia circolare per il rilancio dell’impresa sociale” di Ilaria De Benedictis (dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope) è quindi un intervento che si fa bene a leggere per diversi motivi: fornisce un quadro aggiornato e chiaro dei concetti, lega fra di loro l’economia circolare con l’impresa sociale. Facendo intravedere sviluppi importanti per tutte le organizzazioni della produzione.
L’ economia circolare – è l’opinione dell’autrice -, è un modello economico che va al di là dei perimetri aziendali e che implica modifiche profonde di processo importanti non solo all’interno delle aziende che vogliano dotarsi di tale modello ma anche nelle relazioni tra gli attori sociali”. E non solo, perché l’approccio della economia circolare “non è solo ambientale o etico, ossia non mira esclusivamente alla riduzione delle emissioni, alla preservazione del nostro pianeta e ad evitare l’uso indiscriminato delle sue risorse, ma rappresenta un modello economico efficace poiché crea delle opportunità per la innovazione e le sinergie, crea nuovi posti di lavoro, produce efficienza e quindi risparmio e crea nuovo profitto”. Quando poi all’economia circolare, spiega ancora De Benedictis, si unisce l’operato dell’impresa sociale, allora possono nascere davvero ulteriori nuove strade in grado di condurre molto lontano anche le imprese tradizionali.
L’articolo di De Benedictis ha dalla sua non solo un argomentare leggibilissimo, ma anche una chiara scansione degli argomenti. Vengono quindi prima illustrate l’economia sociale e l’impresa sociale, poi l’economia circolare e quindi quest’ultima vista come un “nuovo modello di sviluppo” per le imprese sociali. Si delinea così una sorta di percorso di sviluppo nuovo rispetto al passato, fatto di una cultura d’impresa ancora più attenta all’uomo e insieme alla produttività, all’ambiente e alla crescita equilibrata.
L’economia circolare per il rilancio dell’impresa sociale
Ilaria De Benedictis (Università degli Studi di Napoli Parthenope)
Paper presentato in occasione del XII Colloquio Scientifico sull’impresa sociale, 25-25 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Trento, ISBN 978-88-909832-7-6
Le strade delineate dall’unione dei metodi di economia circolare con il modello di impresa sociale
L’orizzonte della buona cultura d’impresa è ormai disegnato anche dalle pratiche che fanno capo all’economia circolare ed all’impresa sociale. Paradigmi diversi da quelli tradizionali (anche se a ben vedere solo in parte), questi approcci ai fatti della produzione sono da conoscere. Soprattutto se si pensa alle relazioni fra attività d’impresa e contesto sociale, fra fabbriche e territorio. “L’economia circolare per il rilancio dell’impresa sociale” di Ilaria De Benedictis (dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope) è quindi un intervento che si fa bene a leggere per diversi motivi: fornisce un quadro aggiornato e chiaro dei concetti, lega fra di loro l’economia circolare con l’impresa sociale. Facendo intravedere sviluppi importanti per tutte le organizzazioni della produzione.
L’ economia circolare – è l’opinione dell’autrice -, è un modello economico che va al di là dei perimetri aziendali e che implica modifiche profonde di processo importanti non solo all’interno delle aziende che vogliano dotarsi di tale modello ma anche nelle relazioni tra gli attori sociali”. E non solo, perché l’approccio della economia circolare “non è solo ambientale o etico, ossia non mira esclusivamente alla riduzione delle emissioni, alla preservazione del nostro pianeta e ad evitare l’uso indiscriminato delle sue risorse, ma rappresenta un modello economico efficace poiché crea delle opportunità per la innovazione e le sinergie, crea nuovi posti di lavoro, produce efficienza e quindi risparmio e crea nuovo profitto”. Quando poi all’economia circolare, spiega ancora De Benedictis, si unisce l’operato dell’impresa sociale, allora possono nascere davvero ulteriori nuove strade in grado di condurre molto lontano anche le imprese tradizionali.
L’articolo di De Benedictis ha dalla sua non solo un argomentare leggibilissimo, ma anche una chiara scansione degli argomenti. Vengono quindi prima illustrate l’economia sociale e l’impresa sociale, poi l’economia circolare e quindi quest’ultima vista come un “nuovo modello di sviluppo” per le imprese sociali. Si delinea così una sorta di percorso di sviluppo nuovo rispetto al passato, fatto di una cultura d’impresa ancora più attenta all’uomo e insieme alla produttività, all’ambiente e alla crescita equilibrata.
L’economia circolare per il rilancio dell’impresa sociale
Ilaria De Benedictis (Università degli Studi di Napoli Parthenope)
Paper presentato in occasione del XII Colloquio Scientifico sull’impresa sociale, 25-25 maggio 2018, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Trento, ISBN 978-88-909832-7-6