Cultura del produrre con le ali
In un libro appena pubblicato la storia dell’industria aeronautica italiana
Alta tecnologia. E una grande capacità imprenditoriale. Voglia di futuro. E sforzo di guardare oltre gli orizzonti. L’industria aeronautica italiana è stata ed è tutto questo. Un esempio di cultura del produrre in un comparto complesso, spesso sottoposto agli effetti della storia e delle relazioni internazionali. Senza dire delle guerre. Passato e futuro, passando per il presente, dell’industria aeronautica italiana è raccontato da Francesca Fauri nel suo “Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi” appena dato alle stampe.
Due appaiono essere le condizioni descritte da Fauri nel suo saggio: precocità e discontinuità. Perché, spiega l’autrice, la storia di questo comparto industriale ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. Tutto sull’onda degli accadimenti nazionali e internazionali. Così, la Prima guerra mondiale fu un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera. Il periodo tra le due guerre rappresentò poi un’ulteriore occasione di crescita per arrivare alla fine del secondo conflitto mondiale di fronte alla distruzione pressoché totale degli impianti. Tutto complicato dal divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, dalla preferenza per l’importazione di aerei alleati e dalla negazione dell’assistenza internazionale. Costi politici che si trasformarono in oneri economici dai quali faticosamente e coraggiosamente l’industria aeronautica italiana emerse nel lungo dopoguerra fino a Finmeccanica e alla nascita di Leonardo.
Ma il libro di Fauri (che insegna Storia economica e History of the World Economy and Migration nell’Università di Bologna), è da leggere non solo per la narrazione dei fatti materiali, quanto piuttosto per quella delle persone. Imprenditori pionieri e visionari (il caso raccontato per esteso è quello di Gianni Caproni e del suo gruppo), che hanno davvero segnato la storia non solo dell’industria del loro comparto. Esempi di ingegno e di calcolato rischio. Esempi un po’ per tutti. Leggere il libro di Francesca Fauri, è così un buon modo per addentrarsi in una particolare cultura d’impresa troppo spesso poco conosciuta.
Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi
Francesca Fauri
il Mulino, 2023
In un libro appena pubblicato la storia dell’industria aeronautica italiana
Alta tecnologia. E una grande capacità imprenditoriale. Voglia di futuro. E sforzo di guardare oltre gli orizzonti. L’industria aeronautica italiana è stata ed è tutto questo. Un esempio di cultura del produrre in un comparto complesso, spesso sottoposto agli effetti della storia e delle relazioni internazionali. Senza dire delle guerre. Passato e futuro, passando per il presente, dell’industria aeronautica italiana è raccontato da Francesca Fauri nel suo “Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi” appena dato alle stampe.
Due appaiono essere le condizioni descritte da Fauri nel suo saggio: precocità e discontinuità. Perché, spiega l’autrice, la storia di questo comparto industriale ha un inizio precoce e un andamento discontinuo. Tutto sull’onda degli accadimenti nazionali e internazionali. Così, la Prima guerra mondiale fu un’occasione di sviluppo e di emancipazione dalla dipendenza estera. Il periodo tra le due guerre rappresentò poi un’ulteriore occasione di crescita per arrivare alla fine del secondo conflitto mondiale di fronte alla distruzione pressoché totale degli impianti. Tutto complicato dal divieto di costruire aeromobili previsto dal Trattato di pace, dalla preferenza per l’importazione di aerei alleati e dalla negazione dell’assistenza internazionale. Costi politici che si trasformarono in oneri economici dai quali faticosamente e coraggiosamente l’industria aeronautica italiana emerse nel lungo dopoguerra fino a Finmeccanica e alla nascita di Leonardo.
Ma il libro di Fauri (che insegna Storia economica e History of the World Economy and Migration nell’Università di Bologna), è da leggere non solo per la narrazione dei fatti materiali, quanto piuttosto per quella delle persone. Imprenditori pionieri e visionari (il caso raccontato per esteso è quello di Gianni Caproni e del suo gruppo), che hanno davvero segnato la storia non solo dell’industria del loro comparto. Esempi di ingegno e di calcolato rischio. Esempi un po’ per tutti. Leggere il libro di Francesca Fauri, è così un buon modo per addentrarsi in una particolare cultura d’impresa troppo spesso poco conosciuta.
Storia dell’industria aeronautica italiana. Dai primi velivoli a oggi
Francesca Fauri
il Mulino, 2023