Cultura della buona decisione
In un libro sintetizzato il percorso corretto per arrivare a decisioni efficaci, condivise e utili
Decidere. Compito fondamentale dell’imprenditore e del manager che vogliano dirsi davvero tali. Decidere e quindi scegliere, indicare “la strada”, guardare oltre al presente. Decidere per far crescere la propria impresa. Ma come? E in base a quale metodo? Il libro di Giulia Bussi – “Decidere bene. Un’educazione alla decisione in tempi difficili” -, serve per capire quali passi compiere per arrivare alle decisioni d’impresa nel modo più efficace. Decisioni che la stessa autrice definisce “buone” e cioè in grado di accontentare il singolo senza scontentare gli altri.
Il libro – circa 150 pagine che si leggono con una certa facilità -, inizia con una precisazione importante: decidere sembra essere il gesto di un attimo, ma è in realtà il frutto di una lunga preparazione. E continua poi con una seconda sottolineatura: la chiave della sostenibilità, fattore da cui dipendono oggi l’efficacia e la credibilità dei manager, è la capacità di fare scelte nel rispetto degli interessi di tutti gli attori in gioco – azionisti, fornitori, clienti, dipendenti, enti locali, territorio.
Bussi quindi costruisce un “percorso” che consente di orientarsi per prendere buone decisioni, funzionali ai propri obiettivi e progetti e capaci di tenere conto degli altri. Tutto raccogliendo quanto serve da diverse discipline come la psicologia, la sociologia, la logica, l’etica e la filosofia. Perché ogni decisione è un fatto sociale ed emozionale. E come tale deve essere considerata.
Il libro è composto da quattro sezioni. Nella prima viene delineato “qual è il perimetro all’interno del quale ci muoviamo per decidere”; nella seconda, “si affrontano gli
elementi in gioco, a livello individuale e sociale, del processo decisionale”; nella terza, “si verifica se il ragionamento logico, l’analisi e l’utilizzo razionale dei dati possano facilitare decisioni efficaci”; infine, la quarta sezione cerca di rispondere alla domanda cruciale di tutto il libro: “È possibile favorire un’educazione personale e sociale che aiuti a prendere buone decisioni, a livello dell’individuo e del gruppo?”.
Il libro di Giulia Bussi è facile da leggere, anche se affronta un tema complesso, non certo definito ma assolutamente importante per una buona cultura del fare impresa.
Decidere bene. Un’educazione alla decisione in tempi difficili
Giulia Bussi
Franco Angeli, 2021
In un libro sintetizzato il percorso corretto per arrivare a decisioni efficaci, condivise e utili
Decidere. Compito fondamentale dell’imprenditore e del manager che vogliano dirsi davvero tali. Decidere e quindi scegliere, indicare “la strada”, guardare oltre al presente. Decidere per far crescere la propria impresa. Ma come? E in base a quale metodo? Il libro di Giulia Bussi – “Decidere bene. Un’educazione alla decisione in tempi difficili” -, serve per capire quali passi compiere per arrivare alle decisioni d’impresa nel modo più efficace. Decisioni che la stessa autrice definisce “buone” e cioè in grado di accontentare il singolo senza scontentare gli altri.
Il libro – circa 150 pagine che si leggono con una certa facilità -, inizia con una precisazione importante: decidere sembra essere il gesto di un attimo, ma è in realtà il frutto di una lunga preparazione. E continua poi con una seconda sottolineatura: la chiave della sostenibilità, fattore da cui dipendono oggi l’efficacia e la credibilità dei manager, è la capacità di fare scelte nel rispetto degli interessi di tutti gli attori in gioco – azionisti, fornitori, clienti, dipendenti, enti locali, territorio.
Bussi quindi costruisce un “percorso” che consente di orientarsi per prendere buone decisioni, funzionali ai propri obiettivi e progetti e capaci di tenere conto degli altri. Tutto raccogliendo quanto serve da diverse discipline come la psicologia, la sociologia, la logica, l’etica e la filosofia. Perché ogni decisione è un fatto sociale ed emozionale. E come tale deve essere considerata.
Il libro è composto da quattro sezioni. Nella prima viene delineato “qual è il perimetro all’interno del quale ci muoviamo per decidere”; nella seconda, “si affrontano gli
elementi in gioco, a livello individuale e sociale, del processo decisionale”; nella terza, “si verifica se il ragionamento logico, l’analisi e l’utilizzo razionale dei dati possano facilitare decisioni efficaci”; infine, la quarta sezione cerca di rispondere alla domanda cruciale di tutto il libro: “È possibile favorire un’educazione personale e sociale che aiuti a prendere buone decisioni, a livello dell’individuo e del gruppo?”.
Il libro di Giulia Bussi è facile da leggere, anche se affronta un tema complesso, non certo definito ma assolutamente importante per una buona cultura del fare impresa.
Decidere bene. Un’educazione alla decisione in tempi difficili
Giulia Bussi
Franco Angeli, 2021