Cultura dell’impresa sostenibile
Una tesi discussa presso l’Università di Pisa ragiona e sull’economia circolare e sulle sue concrete possibilità di realizzazione
Responsabilità d’impresa anche dal punto di vista ambientale. Questione spinosa e non completamente risolta. E che quindi va sempre affrontata con attenzione. E’ questo che fa Stefano Merciadri con il suo lavoro di tesi “Il ruolo delle imprese verso uno sviluppo sostenibile: analisi di eccellenze italiane e strategia “Rifiuti Zero”” discusso recentemente nell’ambito del corso di studi Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane presso l’Università di Pisa.
L’indagine di Merciadri ha un obiettivo: dimostrare come, partendo dalle imprese e da nuove prospettive economiche, sia possibile invertire la rotta del rapporto negativo tra impresa e ambiente ripristinando un rapporto positivo con il secondo e, al tempo stesso, garantire il benessere delle generazioni future.
L’autore, inizia quindi con l’esaminare i concetti fondamentali sui quali si basa l’indagine: dalla sostenibilità alla green economy fino ad aspetti strettamente organizzativi come la strategia aziendale e la responsabilità sociale d’impresa. Particolare attenzione viene quindi posta alla strategia nota come “Rifiuti Zero”. La ricerca poi approfondisce da un lato le modalità organizzative delle imprese attive nella green economy e, dall’altro, le relazioni che queste creano con i portatori di interessi e i clienti. E’ in questo passaggio della ricerca che viene sottolineata “l’importanza della cultura organizzativa nel trasmettere i nuovi ideali green nei vari livelli gerarchici”. L’indagine si conclude con l’approfondimento delle contraddizioni insite nel modello di sviluppo fondato sull’idea di illimitatezza delle risorse e sull’economia lineare. Per meglio caratterizzare i passaggi fondamentali della ricerca, Merciadri usa anche i casi di alcune imprese particolarmente impegnate nella sostenibilità: Contarina Spa, Alia Servizi Ambientali Spa, ASCIT Spa, Sea Risorse Spa.
Scrive l’autore nelle conclusioni: “In tutte le aziende considerate ho trovato dei fattori di successo. Il primo da evidenziare è rappresentato dalla comunicazione e dalla cultura organizzativa. (…) Un altro aspetto di assoluto rilievo nel perseguire la sostenibilità è dato dalla progettazione e realizzazione di impianti d’avanguardia”. Ciò che più conta, tuttavia, è la dimostrazione della possibilità di effettuare un salto di livello della cultura d’impresa verso una maggiore pervasività dei principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Stefano Merciadri
Tesi, Università degli studi di Pisa, Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane, 2021
Una tesi discussa presso l’Università di Pisa ragiona e sull’economia circolare e sulle sue concrete possibilità di realizzazione
Responsabilità d’impresa anche dal punto di vista ambientale. Questione spinosa e non completamente risolta. E che quindi va sempre affrontata con attenzione. E’ questo che fa Stefano Merciadri con il suo lavoro di tesi “Il ruolo delle imprese verso uno sviluppo sostenibile: analisi di eccellenze italiane e strategia “Rifiuti Zero”” discusso recentemente nell’ambito del corso di studi Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane presso l’Università di Pisa.
L’indagine di Merciadri ha un obiettivo: dimostrare come, partendo dalle imprese e da nuove prospettive economiche, sia possibile invertire la rotta del rapporto negativo tra impresa e ambiente ripristinando un rapporto positivo con il secondo e, al tempo stesso, garantire il benessere delle generazioni future.
L’autore, inizia quindi con l’esaminare i concetti fondamentali sui quali si basa l’indagine: dalla sostenibilità alla green economy fino ad aspetti strettamente organizzativi come la strategia aziendale e la responsabilità sociale d’impresa. Particolare attenzione viene quindi posta alla strategia nota come “Rifiuti Zero”. La ricerca poi approfondisce da un lato le modalità organizzative delle imprese attive nella green economy e, dall’altro, le relazioni che queste creano con i portatori di interessi e i clienti. E’ in questo passaggio della ricerca che viene sottolineata “l’importanza della cultura organizzativa nel trasmettere i nuovi ideali green nei vari livelli gerarchici”. L’indagine si conclude con l’approfondimento delle contraddizioni insite nel modello di sviluppo fondato sull’idea di illimitatezza delle risorse e sull’economia lineare. Per meglio caratterizzare i passaggi fondamentali della ricerca, Merciadri usa anche i casi di alcune imprese particolarmente impegnate nella sostenibilità: Contarina Spa, Alia Servizi Ambientali Spa, ASCIT Spa, Sea Risorse Spa.
Scrive l’autore nelle conclusioni: “In tutte le aziende considerate ho trovato dei fattori di successo. Il primo da evidenziare è rappresentato dalla comunicazione e dalla cultura organizzativa. (…) Un altro aspetto di assoluto rilievo nel perseguire la sostenibilità è dato dalla progettazione e realizzazione di impianti d’avanguardia”. Ciò che più conta, tuttavia, è la dimostrazione della possibilità di effettuare un salto di livello della cultura d’impresa verso una maggiore pervasività dei principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
Stefano Merciadri
Tesi, Università degli studi di Pisa, Comunicazione d’impresa e politica delle risorse umane, 2021