Cultura d’impresa manageriale
Un libro racconta il percorso che porta i manager a diventare imprenditori. La teoria e le esperienze di vita di chi ha fatto questa strada
Si può diventare imprenditori percorrendo strade diverse. Individuarne i percorsi è interessante ma anche importante per comprendere come un sistema economico può uscire da una crisi, evolversi, crescere. Più in generale, il percorso che porta all’imprenditorialità è comunque un’esperienza che va raccontata, magari perché è possibile trarne spunto per altri percorsi simili.
E’ per tutto questo insieme di motivi che è utile leggere “Da manager a imprenditore. Come le start–up dei cinquantenni possono far ripartire la nostra economia” scritto a quattro mani da Gian Franco Goeta (che da oltre 20 anni lavora come executive coach, professione di cui è stato precursore in Italia) e Leopoldo Ferré (con una trentennale esperienza nell’accompagnare persone, team e organizzazioni a innovarsi, trasformarsi e migliorare).
I due autori partono in effetti non tanto dall’analisi di singoli casi aziendali ma da uno sguardo d’insieme. Per riprendere la crescita – è la tesi -, l’Italia ha bisogno di generare nei prossimi anni 3 milioni di posti di lavoro. Solo così potrà dare una prospettiva ai suoi giovani e mantenere attivi gli over 55, che entro il 2030 saranno alcuni milioni in più. È immaginabile che le imprese esistenti possano offrire occupazione incrementale in proporzione adeguata, quando negli ultimi decenni hanno drasticamente ridotto i loro ranghi? O che la crescita occupazionale possa essere garantita dal tradizionale deus ex machina, lo Stato, visto il debito accumulato? La risposta è no. Secondo gli autori, appunto, il problema può essere risolto solo dal moltiplicarsi di nuove iniziative imprenditoriali. Anche e forse soprattutto di chi prima era manager.
Il libro quindi si concentra su questa nuova classe imprenditoriale, portatrice di esperienze e competenze importanti e molto diversa dalle precedenti.
Partendo dalle proprie esperienze, i due autori si pongono l’obiettivo di aiutare a fare in modo che il passaggio da manager a imprenditori “non sia un salto nel vuoto, ma un percorso sistematico che rafforzi la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, aumenti le probabilità di successo, costruisca un business sostenibile nel tempo, stimoli ad accrescere le competenze richieste, aiuti a trovare i partner giusti, a muoversi verso i clienti e così via”.
La narrazione inizia con l’immagine suggestiva di un passaggio “dall’imprenditorialità elitaria all’imprenditorialità di massa” per poi guardare i fattori di successo emergenti, il percorso preliminare del neoimprenditore e infine il modello e il piano di business che è bene adottare. Si passa poi ai racconti di diversi manager che sono diventati imprenditori per finire con una carrellata di “analisi di esperti” sul fenomeno.
Il libro di Goeta e Ferré è da leggere con attenzione e senso vigile. Uno strumento per comprendere una realtà molto diversa dal passato.
Da manager a imprenditore. Come le start-up dei cinquantenni possono far ripartire la nostra economia
Gian Franco Goeta, Leopoldo Ferré
Franco Angeli, 2017
Un libro racconta il percorso che porta i manager a diventare imprenditori. La teoria e le esperienze di vita di chi ha fatto questa strada
Si può diventare imprenditori percorrendo strade diverse. Individuarne i percorsi è interessante ma anche importante per comprendere come un sistema economico può uscire da una crisi, evolversi, crescere. Più in generale, il percorso che porta all’imprenditorialità è comunque un’esperienza che va raccontata, magari perché è possibile trarne spunto per altri percorsi simili.
E’ per tutto questo insieme di motivi che è utile leggere “Da manager a imprenditore. Come le start–up dei cinquantenni possono far ripartire la nostra economia” scritto a quattro mani da Gian Franco Goeta (che da oltre 20 anni lavora come executive coach, professione di cui è stato precursore in Italia) e Leopoldo Ferré (con una trentennale esperienza nell’accompagnare persone, team e organizzazioni a innovarsi, trasformarsi e migliorare).
I due autori partono in effetti non tanto dall’analisi di singoli casi aziendali ma da uno sguardo d’insieme. Per riprendere la crescita – è la tesi -, l’Italia ha bisogno di generare nei prossimi anni 3 milioni di posti di lavoro. Solo così potrà dare una prospettiva ai suoi giovani e mantenere attivi gli over 55, che entro il 2030 saranno alcuni milioni in più. È immaginabile che le imprese esistenti possano offrire occupazione incrementale in proporzione adeguata, quando negli ultimi decenni hanno drasticamente ridotto i loro ranghi? O che la crescita occupazionale possa essere garantita dal tradizionale deus ex machina, lo Stato, visto il debito accumulato? La risposta è no. Secondo gli autori, appunto, il problema può essere risolto solo dal moltiplicarsi di nuove iniziative imprenditoriali. Anche e forse soprattutto di chi prima era manager.
Il libro quindi si concentra su questa nuova classe imprenditoriale, portatrice di esperienze e competenze importanti e molto diversa dalle precedenti.
Partendo dalle proprie esperienze, i due autori si pongono l’obiettivo di aiutare a fare in modo che il passaggio da manager a imprenditori “non sia un salto nel vuoto, ma un percorso sistematico che rafforzi la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, aumenti le probabilità di successo, costruisca un business sostenibile nel tempo, stimoli ad accrescere le competenze richieste, aiuti a trovare i partner giusti, a muoversi verso i clienti e così via”.
La narrazione inizia con l’immagine suggestiva di un passaggio “dall’imprenditorialità elitaria all’imprenditorialità di massa” per poi guardare i fattori di successo emergenti, il percorso preliminare del neoimprenditore e infine il modello e il piano di business che è bene adottare. Si passa poi ai racconti di diversi manager che sono diventati imprenditori per finire con una carrellata di “analisi di esperti” sul fenomeno.
Il libro di Goeta e Ferré è da leggere con attenzione e senso vigile. Uno strumento per comprendere una realtà molto diversa dal passato.
Da manager a imprenditore. Come le start-up dei cinquantenni possono far ripartire la nostra economia
Gian Franco Goeta, Leopoldo Ferré
Franco Angeli, 2017