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Cultura per l’innovazione

Le opportunità di Industria 4.0 possono essere colte a certe condizioni. Una tesi del Politecnico di Torino spiega perché

 

 Innovazione e progresso devono essere alla portata di tutti. Vale anche per le imprese. Ma occorre avere “numeri” e caratteristiche per essere in grado di cogliere quanto serve. Comprendere come si costruisce la strada verso l’uso delle innovazioni e quali siano le condizioni per farlo, è importante. E’ anche questo il traguardo che si è prefisso Paolo Spiccia con la sua tesi presentata presso il Politecnico di Torino (Laurea in Engineering and Management). “L’avvicinamento delle PMI al paradigma di Industria 4.0. Come costruire la consapevolezza delle opportunità esistenti” è una ricerca che ragiona attorno alle condizioni che mettono in grado le piccole e medie imprese (cioè la gran parte del tessuto produttivo nazionale), di sfruttare le opportunità offerte da Industria 4.0. “Il tema al centro di questo elaborato – spiega Spiccia -, è la trasformazione digitale che sta avvenendo nell’industria e che è spesso identificata con il termine Industria 4.0. L’elaborato si focalizza sulle piccole-medie imprese per comprendere come stiano affrontando questo passaggio evolutivo e di cosa necessitino per gestirlo efficacemente”. L’interesse sta proprio in questa seconda parte: quali sono le necessità da soddisfare per mettere in grado un’impresa di usare per bene Industria 4.0?

Il tema è complesso, ma Spiccia lo affronta con un linguaggio piano e facendosi capire. Dopo un quadro delle cosiddette “tecnologie abilitanti” e delle diverse declinazioni di Industria 4.0, il lavoro si concentra sui prerequisiti per sfruttare le nuove tecnologie e quindi sulle diverse politiche europee messe in piedi per favorirne la diffusione. Viene poi affrontato il tema delle relazioni fra Pmi e Industria 4.0.

La risposta alla domanda iniziale è articolata. Grande valore viene attribuito ai “centri di competenza”, cioè a qui nuclei d’innovazione che dovrebbero funzionare da catalizzatori soprattutto per le Pmi. Ma un accento particolare viene anche posto sugli ostacoli nell’applicazione di Industria 4.0: la necessità di investimenti e di formazione e quindi di sostegni dedicati espressamente alle imprese. Emerge su tutto, l’opportunità di un cambio di cultura d’impresa che non sempre riesce a farsi strada con facilità.

L’avvicinamento delle PMI al paradigma di Industria 4.0. Come costruire la consapevolezza delle opportunità esistenti

Paolo Spiccia

Tesi, Politecnico di Torino, Laurea in Engineering and Management, 2018.

Le opportunità di Industria 4.0 possono essere colte a certe condizioni. Una tesi del Politecnico di Torino spiega perché

 

 Innovazione e progresso devono essere alla portata di tutti. Vale anche per le imprese. Ma occorre avere “numeri” e caratteristiche per essere in grado di cogliere quanto serve. Comprendere come si costruisce la strada verso l’uso delle innovazioni e quali siano le condizioni per farlo, è importante. E’ anche questo il traguardo che si è prefisso Paolo Spiccia con la sua tesi presentata presso il Politecnico di Torino (Laurea in Engineering and Management). “L’avvicinamento delle PMI al paradigma di Industria 4.0. Come costruire la consapevolezza delle opportunità esistenti” è una ricerca che ragiona attorno alle condizioni che mettono in grado le piccole e medie imprese (cioè la gran parte del tessuto produttivo nazionale), di sfruttare le opportunità offerte da Industria 4.0. “Il tema al centro di questo elaborato – spiega Spiccia -, è la trasformazione digitale che sta avvenendo nell’industria e che è spesso identificata con il termine Industria 4.0. L’elaborato si focalizza sulle piccole-medie imprese per comprendere come stiano affrontando questo passaggio evolutivo e di cosa necessitino per gestirlo efficacemente”. L’interesse sta proprio in questa seconda parte: quali sono le necessità da soddisfare per mettere in grado un’impresa di usare per bene Industria 4.0?

Il tema è complesso, ma Spiccia lo affronta con un linguaggio piano e facendosi capire. Dopo un quadro delle cosiddette “tecnologie abilitanti” e delle diverse declinazioni di Industria 4.0, il lavoro si concentra sui prerequisiti per sfruttare le nuove tecnologie e quindi sulle diverse politiche europee messe in piedi per favorirne la diffusione. Viene poi affrontato il tema delle relazioni fra Pmi e Industria 4.0.

La risposta alla domanda iniziale è articolata. Grande valore viene attribuito ai “centri di competenza”, cioè a qui nuclei d’innovazione che dovrebbero funzionare da catalizzatori soprattutto per le Pmi. Ma un accento particolare viene anche posto sugli ostacoli nell’applicazione di Industria 4.0: la necessità di investimenti e di formazione e quindi di sostegni dedicati espressamente alle imprese. Emerge su tutto, l’opportunità di un cambio di cultura d’impresa che non sempre riesce a farsi strada con facilità.

L’avvicinamento delle PMI al paradigma di Industria 4.0. Come costruire la consapevolezza delle opportunità esistenti

Paolo Spiccia

Tesi, Politecnico di Torino, Laurea in Engineering and Management, 2018.

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