Dessert d’impresa
In un libro il buon management raccontato sulla base della metafora del pasto
Gestire un’impresa è cosa difficile e complessa. Ma non è detto che debba essere sempre affrontata noiosamente e teoricamente. Occorre anche vivacità e pratica, non gioco (che comunque è una cosa molto seria), ma attenzione all’umanità degli aspetti e delle situazioni. Così è, d’altra parte, anche la buona cultura del produrre.
Per questo leggere “Dessert. Management, dintorni e contorni. Menu per lavorare bene e vivere meglio” scritto a quattro mani da Gianfranco Dentella e da Ezio Paolo Reggia (entrambi manager di lungo corso, il primo nel settore finanziario e il secondo in quello assicurativo), è cosa da fare e dalla quale trarre profitto (in termini prima culturali e poi forse anche operativi).
Il titolo del libro può trarre in inganno. Ed è per questo che sono gli stessi due autori a spiegare fin dalle prime righe che il prodotto del loro impegno letterario “non è un ricettario gastronomico”, ma qualcosa che usa la metafora del pasto in tutte le sue varie componenti, per affrontare meglio un tema complesso come quello della gestione d’impresa visto sotto una luce diversa dal solito.
“Dessert” è quindi a tutti gli effetti un libro di management scritto in maniera inconsueta. E non solo per il titolo e per l’organizzazione degli argomenti, ma anche per la modalità con cui questi sono affrontati: un’antologia di racconti brevi, una raccolta di parabole, talvolta vere e proprie barzellette. Tutto con l’obiettivo di condividere consigli e riflessioni sulla vita, il lavoro e le relazioni aziendali, classificate in una formula tipica dell’organizzazione di un pasto. L’organizzazione del testo prevede quindi quindici consumazioni, per un pranzo in ventiquattro “sapori”, un menu completo da interpretare metaforicamente. E davvero nelle circa 230 pagine scorre tutto quello che la vita da manager (e d’altra parte la vita e basta) può offrire: dal tradimento alle dicerie, dall’ingratitudine alla capacità del fare, dal pregiudizio al non dare nulla per scontato, ma anche a molto di più di tutto questo.
Apparentemente un libro da leggere divertendosi, “Dessert” è in realtà una lettura da fare con attenzione e molto seriamente.
Fra le molte citazioni, una è poi bellissima e, in un certo qual modo, dà il senso al tutto: “Bisogna ricominciare il viaggio, sempre” (José de Sousa Saramago).
Dessert. Management, dintorni e contorni. Menu per lavorare bene e vivere meglio
Gianfranco Dentella, Ezio Paolo Reggia
Guerini e Associati, 2019
In un libro il buon management raccontato sulla base della metafora del pasto
Gestire un’impresa è cosa difficile e complessa. Ma non è detto che debba essere sempre affrontata noiosamente e teoricamente. Occorre anche vivacità e pratica, non gioco (che comunque è una cosa molto seria), ma attenzione all’umanità degli aspetti e delle situazioni. Così è, d’altra parte, anche la buona cultura del produrre.
Per questo leggere “Dessert. Management, dintorni e contorni. Menu per lavorare bene e vivere meglio” scritto a quattro mani da Gianfranco Dentella e da Ezio Paolo Reggia (entrambi manager di lungo corso, il primo nel settore finanziario e il secondo in quello assicurativo), è cosa da fare e dalla quale trarre profitto (in termini prima culturali e poi forse anche operativi).
Il titolo del libro può trarre in inganno. Ed è per questo che sono gli stessi due autori a spiegare fin dalle prime righe che il prodotto del loro impegno letterario “non è un ricettario gastronomico”, ma qualcosa che usa la metafora del pasto in tutte le sue varie componenti, per affrontare meglio un tema complesso come quello della gestione d’impresa visto sotto una luce diversa dal solito.
“Dessert” è quindi a tutti gli effetti un libro di management scritto in maniera inconsueta. E non solo per il titolo e per l’organizzazione degli argomenti, ma anche per la modalità con cui questi sono affrontati: un’antologia di racconti brevi, una raccolta di parabole, talvolta vere e proprie barzellette. Tutto con l’obiettivo di condividere consigli e riflessioni sulla vita, il lavoro e le relazioni aziendali, classificate in una formula tipica dell’organizzazione di un pasto. L’organizzazione del testo prevede quindi quindici consumazioni, per un pranzo in ventiquattro “sapori”, un menu completo da interpretare metaforicamente. E davvero nelle circa 230 pagine scorre tutto quello che la vita da manager (e d’altra parte la vita e basta) può offrire: dal tradimento alle dicerie, dall’ingratitudine alla capacità del fare, dal pregiudizio al non dare nulla per scontato, ma anche a molto di più di tutto questo.
Apparentemente un libro da leggere divertendosi, “Dessert” è in realtà una lettura da fare con attenzione e molto seriamente.
Fra le molte citazioni, una è poi bellissima e, in un certo qual modo, dà il senso al tutto: “Bisogna ricominciare il viaggio, sempre” (José de Sousa Saramago).
Dessert. Management, dintorni e contorni. Menu per lavorare bene e vivere meglio
Gianfranco Dentella, Ezio Paolo Reggia
Guerini e Associati, 2019