Donne e uomini d’impresa
Un libro in corso di pubblicazione racconta ruolo e forza delle persone all’interno delle organizzazioni della produzione
Non risorse ma donne e uomini in carne e ossa. Menti pensanti. Fulcri dell’impresa. Ma anche esseri che devono ricevere rispetto e dignità. Non semplici risorse, appunto. È il nuovo profilo interpretativo e di gestione che in questi ultimi tempi si sta profilando nelle imprese. Si sta cioè comprendendo in modo sempre più evidente come sia determinante avere all’interno della propria organizzazione persone qualificate, competenti e motivate, persone appunto, non risorse umane. Passaggio culturale prima ancora che gestionale, quello di passare dal concetto di “risorsa” a quello di “persona” è tutt’altro che scontato.
Il libro di Andrea di Lenna che sta per essere pubblicato – “Risorsa a chi? Valorizzare le persone per migliorare le performance aziendali” – può aiutare a comprendere il significato di quello che sta accadendo. Che a dire la verità era stato già preconizzato decenni fa: “Le organizzazioni sono delle comunità di esseri umani, non dei contenitori di risorse umane”, affermò infatti Henry Mintzberg, incominciando a delineare la necessità di un new deal nella gestione di chi quotidianamente opera all’interno delle aziende, qualsiasi esse siano in termini di tipologia, dimensione e business.
Donne e uomini, dunque. Con tutte le loro peculiarità di individui e gruppi. Di Lenna, partendo dall’analisi delle culture di riferimento delle aziende e dall’esplorazione delle caratteristiche di vision, mission e valori delle organizzazioni stesse, arriva a dare risposta ad alcune fondamentali domande. Per esempio, come devono essere selezionate le persone nelle aziende che vogliono mantenere la propria competitività? E che tipo di formazione bisogna considerare per sviluppare le persone in modo adeguato? E poi come gestire la motivazione delle persone all’interno dei contesti organizzativi? E quali sono le caratteristiche degli ambienti di lavoro più efficaci, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista organizzativo?
Quanto raccontato da Di Lenna non è solo un approccio teorico, ma contiene anche numerosi casi pratici e situazioni concrete della quotidiana vita aziendale.
Emerge da tutto questo un elemento che nelle imprese è stato sempre presente ma che spesso, e per lungo tempo, è stato colpevolmente dimenticato: la forte presenza della persone all’interno delle organizzazioni della produzione. Non risorse, appunto, ma la ricchezza vera di ogni contesto produttivo.
Risorsa a chi? Valorizzare le persone per migliorare le performance aziendali
Andrea di Lenna
Egea, 2018


Un libro in corso di pubblicazione racconta ruolo e forza delle persone all’interno delle organizzazioni della produzione
Non risorse ma donne e uomini in carne e ossa. Menti pensanti. Fulcri dell’impresa. Ma anche esseri che devono ricevere rispetto e dignità. Non semplici risorse, appunto. È il nuovo profilo interpretativo e di gestione che in questi ultimi tempi si sta profilando nelle imprese. Si sta cioè comprendendo in modo sempre più evidente come sia determinante avere all’interno della propria organizzazione persone qualificate, competenti e motivate, persone appunto, non risorse umane. Passaggio culturale prima ancora che gestionale, quello di passare dal concetto di “risorsa” a quello di “persona” è tutt’altro che scontato.
Il libro di Andrea di Lenna che sta per essere pubblicato – “Risorsa a chi? Valorizzare le persone per migliorare le performance aziendali” – può aiutare a comprendere il significato di quello che sta accadendo. Che a dire la verità era stato già preconizzato decenni fa: “Le organizzazioni sono delle comunità di esseri umani, non dei contenitori di risorse umane”, affermò infatti Henry Mintzberg, incominciando a delineare la necessità di un new deal nella gestione di chi quotidianamente opera all’interno delle aziende, qualsiasi esse siano in termini di tipologia, dimensione e business.
Donne e uomini, dunque. Con tutte le loro peculiarità di individui e gruppi. Di Lenna, partendo dall’analisi delle culture di riferimento delle aziende e dall’esplorazione delle caratteristiche di vision, mission e valori delle organizzazioni stesse, arriva a dare risposta ad alcune fondamentali domande. Per esempio, come devono essere selezionate le persone nelle aziende che vogliono mantenere la propria competitività? E che tipo di formazione bisogna considerare per sviluppare le persone in modo adeguato? E poi come gestire la motivazione delle persone all’interno dei contesti organizzativi? E quali sono le caratteristiche degli ambienti di lavoro più efficaci, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista organizzativo?
Quanto raccontato da Di Lenna non è solo un approccio teorico, ma contiene anche numerosi casi pratici e situazioni concrete della quotidiana vita aziendale.
Emerge da tutto questo un elemento che nelle imprese è stato sempre presente ma che spesso, e per lungo tempo, è stato colpevolmente dimenticato: la forte presenza della persone all’interno delle organizzazioni della produzione. Non risorse, appunto, ma la ricchezza vera di ogni contesto produttivo.
Risorsa a chi? Valorizzare le persone per migliorare le performance aziendali
Andrea di Lenna
Egea, 2018