Dove sono le imprese
Il consueto rapporto Nomisma “sul mondo” rappresenta una buona guida per capire la collocazione dei sistemi di produzione e le loro prospettive
Dove siamo e dove andiamo? Si tratta di due interrogativi che ogni imprenditore e ogni manager che voglia essere tale deve porsi. Perché la consapevolezza del dove si è e quella del dove si va, sono fondamentali per una buona impresa. A tutti i livelli. Per questo fa bene a tutti leggere “The world in 2018” curato da Andrea E. Goldstein e Julia K. Culver per Nomisma e da poco pubblicato.
Il rapporto ha l’obiettivo di rispondere ad una domanda sola – cosa accadrà nel 2018? -, declinata in una serie di quesiti più particolari. Le risposte sono affidate ad una serie importante di “osservatori” della realtà, esperti ai massimi livelli delle singole aree di ricerca toccate dalla raccolta.
Fra i temi più importanti che vengono sviluppati, quelli relativi alla solidità della ripresa economica, al ruolo dell’Europa e alla sua capacità di gestire i grandi fenomeni migratori, ma anche il duello fra progressismo, nazionalismo e populismo. Senza contare la prospettiva di nuovi assetti geopolitici nell’era Trump e quindi l’evoluzione dello scenario internazionale. Toccati anche i temi relativi ai cambiamenti climatici e quindi dell’ambiente, così come quelli della smart cities, della sharing economy e della legislazione relativa ad internet. Un’attenzione particolare, inoltre, viene posta all’energia, al lavoro e al commercio. Mentre vengono poi approfondite la situazioni di singoli Paesi significativamente più importanti (Usa, Giappone, Italia, Germania, India, Spagna, Brasile), oltre che le caratteristiche di determinate aree problematiche dalla Brexit ai diversi metodi di imposizione fiscale.
Il volume curato da Goldstein e Culver ha il gran pregio di raccogliere una serie di ricerche che sintetizzano in poche pagine problemi densi e importanti, facendoli comprendere. Da leggere.
The world in 2018
Andrea E. Goldstein, Julia K. Culver (a cura di)
Nomisma, 2018
Il consueto rapporto Nomisma “sul mondo” rappresenta una buona guida per capire la collocazione dei sistemi di produzione e le loro prospettive
Dove siamo e dove andiamo? Si tratta di due interrogativi che ogni imprenditore e ogni manager che voglia essere tale deve porsi. Perché la consapevolezza del dove si è e quella del dove si va, sono fondamentali per una buona impresa. A tutti i livelli. Per questo fa bene a tutti leggere “The world in 2018” curato da Andrea E. Goldstein e Julia K. Culver per Nomisma e da poco pubblicato.
Il rapporto ha l’obiettivo di rispondere ad una domanda sola – cosa accadrà nel 2018? -, declinata in una serie di quesiti più particolari. Le risposte sono affidate ad una serie importante di “osservatori” della realtà, esperti ai massimi livelli delle singole aree di ricerca toccate dalla raccolta.
Fra i temi più importanti che vengono sviluppati, quelli relativi alla solidità della ripresa economica, al ruolo dell’Europa e alla sua capacità di gestire i grandi fenomeni migratori, ma anche il duello fra progressismo, nazionalismo e populismo. Senza contare la prospettiva di nuovi assetti geopolitici nell’era Trump e quindi l’evoluzione dello scenario internazionale. Toccati anche i temi relativi ai cambiamenti climatici e quindi dell’ambiente, così come quelli della smart cities, della sharing economy e della legislazione relativa ad internet. Un’attenzione particolare, inoltre, viene posta all’energia, al lavoro e al commercio. Mentre vengono poi approfondite la situazioni di singoli Paesi significativamente più importanti (Usa, Giappone, Italia, Germania, India, Spagna, Brasile), oltre che le caratteristiche di determinate aree problematiche dalla Brexit ai diversi metodi di imposizione fiscale.
Il volume curato da Goldstein e Culver ha il gran pregio di raccogliere una serie di ricerche che sintetizzano in poche pagine problemi densi e importanti, facendoli comprendere. Da leggere.
The world in 2018
Andrea E. Goldstein, Julia K. Culver (a cura di)
Nomisma, 2018