Educare alla cultura d’impresa
Uno studio dell’Università di Napoli Federico II mette in chiaro come l’educazione all’imprenditorialità sia sempre importante, a patto che riesca ad evolversi
È importante educare le giovani generazioni all’imprenditorialità. Assunto che può apparire banale, quest’ultimo è invece importante e, soprattutto, non facile da mettere in pratica. Perché può essere vero, in alcuni casi, che “imprenditori si nasce”, ma appare anche essere vero che, in molti altri casi, occorre “imparare ad essere imprenditori”. Soprattutto in un sistema complesso e vario come quello nel quale agiscono oggi le imprese.
Rosaria Capobianco (dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), con il suo contributo “L’educazione all’imprenditorialità per la formazione dei talenti. Un’esperienza didattica nella Scuola Secondaria”, ha provato a indagare sui percorsi di educazione all’imprenditorialità proposti a più riprese dall’Unione europea e sulla loro reale applicazione nelle scuole partendo dalla distinzione tra imprenditività ed educazione all’imprenditorialità.
Capobianco spiega quindi che “l’imprenditorialità è un concetto che afferisce in maggior misura al mondo del lavoro, l’imprenditività, invece, al mondo della formazione e dello sviluppo personale, quindi con il termine ‘imprenditorialità’ si intende l’insieme delle competenze e delle abilità necessarie a creare e condurre un’impresa, mentre con il termine ‘imprenditività’ si fa riferimento in senso più ampio al sapere agire con un certo spirito d’iniziativa e con determinate competenze imprenditoriali nei confronti delle numerose sfide che i progetti di sviluppo professionali e personali presentano”. Concetti simili, quindi, quelli di imprenditorialità e imprendititività che si aiutano a vicenda e che servono l’uno all’altro. Precisato tutto questo, in particolare, il saggio presenta quindi la struttura e gli esiti della sperimentazione di un’Unità di Apprendimento (UdA) sulla competenza imprenditoriale e sull’imprenditività realizzata in un Istituto Tecnico Economico (Corso AFM, Amministrazione, Finanza, Marketing) di Caserta, che ha dato la possibilità a dei giovani studenti di mettere in luce il proprio talento imprenditoriale. La semplice sperimentazione ha permesso di comprendere quanto l’entrepreneurship education sia fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e come ci sia bisogno di un nuovo paradigma formativo. E’ proprio questo il punto più importante rilevato da Capobianco: di fronte ad un sistema della produzione e d’impresa che cambia rapidamente, è necessario usare metodi formativi che riescano ad evolvere altrettanto rapidamente, pena il loro fallimento. Insomma, così come la cultura d’impresa muta con molto più velocità di un tempo, così anche la formazione all’imprenditorialità deve essere capace di cambiare.
Rosaria Capobianco
Formazione & Insegnamento X VII – 1 – 2019 Supplemento
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Uno studio dell’Università di Napoli Federico II mette in chiaro come l’educazione all’imprenditorialità sia sempre importante, a patto che riesca ad evolversi
È importante educare le giovani generazioni all’imprenditorialità. Assunto che può apparire banale, quest’ultimo è invece importante e, soprattutto, non facile da mettere in pratica. Perché può essere vero, in alcuni casi, che “imprenditori si nasce”, ma appare anche essere vero che, in molti altri casi, occorre “imparare ad essere imprenditori”. Soprattutto in un sistema complesso e vario come quello nel quale agiscono oggi le imprese.
Rosaria Capobianco (dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), con il suo contributo “L’educazione all’imprenditorialità per la formazione dei talenti. Un’esperienza didattica nella Scuola Secondaria”, ha provato a indagare sui percorsi di educazione all’imprenditorialità proposti a più riprese dall’Unione europea e sulla loro reale applicazione nelle scuole partendo dalla distinzione tra imprenditività ed educazione all’imprenditorialità.
Capobianco spiega quindi che “l’imprenditorialità è un concetto che afferisce in maggior misura al mondo del lavoro, l’imprenditività, invece, al mondo della formazione e dello sviluppo personale, quindi con il termine ‘imprenditorialità’ si intende l’insieme delle competenze e delle abilità necessarie a creare e condurre un’impresa, mentre con il termine ‘imprenditività’ si fa riferimento in senso più ampio al sapere agire con un certo spirito d’iniziativa e con determinate competenze imprenditoriali nei confronti delle numerose sfide che i progetti di sviluppo professionali e personali presentano”. Concetti simili, quindi, quelli di imprenditorialità e imprendititività che si aiutano a vicenda e che servono l’uno all’altro. Precisato tutto questo, in particolare, il saggio presenta quindi la struttura e gli esiti della sperimentazione di un’Unità di Apprendimento (UdA) sulla competenza imprenditoriale e sull’imprenditività realizzata in un Istituto Tecnico Economico (Corso AFM, Amministrazione, Finanza, Marketing) di Caserta, che ha dato la possibilità a dei giovani studenti di mettere in luce il proprio talento imprenditoriale. La semplice sperimentazione ha permesso di comprendere quanto l’entrepreneurship education sia fondamentale per il futuro delle nuove generazioni e come ci sia bisogno di un nuovo paradigma formativo. E’ proprio questo il punto più importante rilevato da Capobianco: di fronte ad un sistema della produzione e d’impresa che cambia rapidamente, è necessario usare metodi formativi che riescano ad evolvere altrettanto rapidamente, pena il loro fallimento. Insomma, così come la cultura d’impresa muta con molto più velocità di un tempo, così anche la formazione all’imprenditorialità deve essere capace di cambiare.
Rosaria Capobianco
Formazione & Insegnamento X VII – 1 – 2019 Supplemento