Educazione all’impresa come educazione a tutto tondo
Una ricerca di pedagogia indaga da un punto di vista diverso il concetto di entrepreneurial education
Educare all’imprenditorialità. E non solo per creare un’impresa “efficace ed efficiente”, ma per riuscire a dare un’organizzazione alla propria crescita. Tema complesso, quello dell’educazione all’impresa (prima di tutto di se stessi). Tema che viene affrontato da Letizia Gamberi (dottoranda di ricerca, Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia, Università degli Studi di Firenze), con il suo contributo “Entrepreneurial education: nuove prospettive di ricerca per l’educazione in età adulta” nell’ambito di una raccolta di ricerche sull’educazione degli adulti oltre la pandemia ospitata in Epale Journal del dicembre 2021.
Gamberi ragiona partendo dalle categorie di entrepreneurship e di entrepreneurial education osservate da un punto di vista pedagogico. L’idea sviluppata nell’intervento è che l’educazione degli adulti appaia ancora distante da queste categorie, ricondotte ancora troppo spesso ad una dimensione economicistica. Da qui, quindi, uno sforzo di oltrepassare il semplice ambito economico (che comunque deve essere tenuto in conto) per arrivare ad un orizzonte più vasto. La ricerca, scrive quindi Gamberi, “si fonda su una visione amplia dei temi e affonda le radici nel value creation approach, assunto come denominatore comune tra entrepreneurship e educazione”. In altri termini, l’entrepreneurship viene vista come uno strumento di crescita “sempre più centrale per promuovere la costruzione proattiva dei progetti professionali e di vita dei giovani adulti”.
Per sviluppare la sua indagine, Letizia Gamberi parte quindi prima dalla messa a punto delle definizioni di entrepreneurship e di entrepreneurial education, poi delinea con attenzione l’ambito della propria ricerca (lo studio del contributo che queste due categorie offrono in particolare ai giovani attraverso l’analisi di una serie di programmi di insegnamento), e, infine, ne analizza i risultati. “L’entrepreneurial education – scrive quindi Gamberi -, deve essere letta come motore per dotare gli studenti di attitudini e competenze per navigare nell’incertezza del mondo di oggi, accentuata dalla recentissima pandemia”. A patto, tuttavia, che si sfrutti una delle doti principali proprie del fare impresa: riuscire ad affiancare alla libertà di scelta un continuo dialogo e confronto con l’ambiente circostante.
Entrepreneurial education: nuove prospettive di ricerca per l’educazione in età adulta
Letizia Gamberi
Epale Journal, n. 10 Dicembre 2021, pagg. 22-30
Una ricerca di pedagogia indaga da un punto di vista diverso il concetto di entrepreneurial education
Educare all’imprenditorialità. E non solo per creare un’impresa “efficace ed efficiente”, ma per riuscire a dare un’organizzazione alla propria crescita. Tema complesso, quello dell’educazione all’impresa (prima di tutto di se stessi). Tema che viene affrontato da Letizia Gamberi (dottoranda di ricerca, Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia, Università degli Studi di Firenze), con il suo contributo “Entrepreneurial education: nuove prospettive di ricerca per l’educazione in età adulta” nell’ambito di una raccolta di ricerche sull’educazione degli adulti oltre la pandemia ospitata in Epale Journal del dicembre 2021.
Gamberi ragiona partendo dalle categorie di entrepreneurship e di entrepreneurial education osservate da un punto di vista pedagogico. L’idea sviluppata nell’intervento è che l’educazione degli adulti appaia ancora distante da queste categorie, ricondotte ancora troppo spesso ad una dimensione economicistica. Da qui, quindi, uno sforzo di oltrepassare il semplice ambito economico (che comunque deve essere tenuto in conto) per arrivare ad un orizzonte più vasto. La ricerca, scrive quindi Gamberi, “si fonda su una visione amplia dei temi e affonda le radici nel value creation approach, assunto come denominatore comune tra entrepreneurship e educazione”. In altri termini, l’entrepreneurship viene vista come uno strumento di crescita “sempre più centrale per promuovere la costruzione proattiva dei progetti professionali e di vita dei giovani adulti”.
Per sviluppare la sua indagine, Letizia Gamberi parte quindi prima dalla messa a punto delle definizioni di entrepreneurship e di entrepreneurial education, poi delinea con attenzione l’ambito della propria ricerca (lo studio del contributo che queste due categorie offrono in particolare ai giovani attraverso l’analisi di una serie di programmi di insegnamento), e, infine, ne analizza i risultati. “L’entrepreneurial education – scrive quindi Gamberi -, deve essere letta come motore per dotare gli studenti di attitudini e competenze per navigare nell’incertezza del mondo di oggi, accentuata dalla recentissima pandemia”. A patto, tuttavia, che si sfrutti una delle doti principali proprie del fare impresa: riuscire ad affiancare alla libertà di scelta un continuo dialogo e confronto con l’ambiente circostante.
Entrepreneurial education: nuove prospettive di ricerca per l’educazione in età adulta
Letizia Gamberi
Epale Journal, n. 10 Dicembre 2021, pagg. 22-30