Energia, rischi e necessità di sviluppo
Il direttore di Banca d’Italia ragiona sui cambiamenti in corso e sul “trilemma energetico”
Ripensare velocemente piani e prospettive, la stessa “filosofia” che guida le azioni dei singoli oppure dei gruppi. E’ quanto si è indotti a fare in questi ultimi giorni. Ed è quanto fanno (oppure dovrebbero fare), sostanzialmente tutti. Senza, ben inteso, mutare i fondamenti della propria cultura (anche d’impresa), ma certamente rivedendoli, migliorandoli, facendoli evolvere. Serve anche a questo leggere “Transizione climatica, finanza e regole prudenziali” intervento di i Luigi Federico Signorini (Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’IVASS) svolto il 3 marzo scorso alla XVII Convention AIFIRM.
Signorini prende in considerazione un particolare aspetto della quotidianità – quello della transizione climatica e quindi dell’energia -, ma le sue considerazioni valgono un po’ per tutti i campi dell’attuale agire sociale.
“Sono giorni molto difficili quelli in cui ci stiamo incontrando – dice quindi il relatore -. Gli eventi sconvolgenti dell’ultima settimana impongono di ripensare a certi snodi essenziali del nostro comportamento individuale e collettivo. Tra essi, forse non al primo posto ma sicuramente neanche all’ultimo, le strategie energetiche, di cui gli avvenimenti correnti stanno mostrando le implicazioni politiche e di sicurezza, oltre a quelle più propriamente ambientali”.
Signorini quindi passa ad analizzare il tema che gli è stato affidato ragionando sul cosiddetto “trilemma energetico” per poi passare al “ruolo della finanza e degli intermediari finanziari nella transizione energetica” oltre che della “gestione dei rischi relativi”. Ed è quindi sulla questione del rischi climatici (e catastrofali) e delle relative possibilità di assicurazione che il presidente di IVASS conduce la sua analisi; a questa segue poi un’ulteriore analisi sul fronte della finanza in qualche modo toccata sia dal mutamento climatico, sia da quello energetico (entrambi poi influenzati dai mutamenti delle politiche internazionali e dei rapporti di forza). Il punto su banche, assicurazioni e affidabilità dei dati, conclude poi l’intervento del direttore di Banca d’Italia.
La necessità di assicurare una gestione positiva e prudenziale della produzione e degli usi dell’energia, fa capire Signorini, costituisce non solo una questione tecnica ma anche politica e culturale ormai imprescindibile.
Serve davvero leggere l’analisi condotta da Signorini che ha il gran pregio di collegare tra loro argomenti che nella realtà sono intrecciati ma dei quali non tutti colgono i legami.
Transizione climatica, finanza e regole prudenziali
Intervento di Luigi Federico Signorini Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’IVASS XVII convention AIFIRM “Il trend inarrestabile dell’economia digitale e ESG: il pensiero dei banchieri, dei CRO e della Vigilanza”
3 marzo 2022
Il direttore di Banca d’Italia ragiona sui cambiamenti in corso e sul “trilemma energetico”
Ripensare velocemente piani e prospettive, la stessa “filosofia” che guida le azioni dei singoli oppure dei gruppi. E’ quanto si è indotti a fare in questi ultimi giorni. Ed è quanto fanno (oppure dovrebbero fare), sostanzialmente tutti. Senza, ben inteso, mutare i fondamenti della propria cultura (anche d’impresa), ma certamente rivedendoli, migliorandoli, facendoli evolvere. Serve anche a questo leggere “Transizione climatica, finanza e regole prudenziali” intervento di i Luigi Federico Signorini (Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’IVASS) svolto il 3 marzo scorso alla XVII Convention AIFIRM.
Signorini prende in considerazione un particolare aspetto della quotidianità – quello della transizione climatica e quindi dell’energia -, ma le sue considerazioni valgono un po’ per tutti i campi dell’attuale agire sociale.
“Sono giorni molto difficili quelli in cui ci stiamo incontrando – dice quindi il relatore -. Gli eventi sconvolgenti dell’ultima settimana impongono di ripensare a certi snodi essenziali del nostro comportamento individuale e collettivo. Tra essi, forse non al primo posto ma sicuramente neanche all’ultimo, le strategie energetiche, di cui gli avvenimenti correnti stanno mostrando le implicazioni politiche e di sicurezza, oltre a quelle più propriamente ambientali”.
Signorini quindi passa ad analizzare il tema che gli è stato affidato ragionando sul cosiddetto “trilemma energetico” per poi passare al “ruolo della finanza e degli intermediari finanziari nella transizione energetica” oltre che della “gestione dei rischi relativi”. Ed è quindi sulla questione del rischi climatici (e catastrofali) e delle relative possibilità di assicurazione che il presidente di IVASS conduce la sua analisi; a questa segue poi un’ulteriore analisi sul fronte della finanza in qualche modo toccata sia dal mutamento climatico, sia da quello energetico (entrambi poi influenzati dai mutamenti delle politiche internazionali e dei rapporti di forza). Il punto su banche, assicurazioni e affidabilità dei dati, conclude poi l’intervento del direttore di Banca d’Italia.
La necessità di assicurare una gestione positiva e prudenziale della produzione e degli usi dell’energia, fa capire Signorini, costituisce non solo una questione tecnica ma anche politica e culturale ormai imprescindibile.
Serve davvero leggere l’analisi condotta da Signorini che ha il gran pregio di collegare tra loro argomenti che nella realtà sono intrecciati ma dei quali non tutti colgono i legami.
Transizione climatica, finanza e regole prudenziali
Intervento di Luigi Federico Signorini Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’IVASS XVII convention AIFIRM “Il trend inarrestabile dell’economia digitale e ESG: il pensiero dei banchieri, dei CRO e della Vigilanza”
3 marzo 2022