Etica ingegneristica d’impresa
Una ricerca dell’Università dell’Illinois fornisce una interpretazione aggiornata di un tema delicato dell’organizzazione della produzione
Etica anche nel calcolo. E anche nelle imprese. Traguardi certamente difficili da raggiungere, ma non impossibili. E soprattutto necessari in un momento in cui di fronte alla digitalizzazione dell’economia e della produzione, il significato della responsabilità dell’azione d’impresa si fa più forte, accompagnato da una cultura del produrre più consapevole. E tutto senza dimenticare il ruolo comunque importante anche dell’organizzazione come motore del produrre.
E’ attorno a queste idee che ruota l’articolo di Amir Hedayati Mehdiabadi e di Jessica Li (dell’Università dell’Illinois Urbana, Champaign) apparso recentemente sui Proceedings of the American Society for Engineering Management. La ricerca – “Toward a framework for developing computing professional ethics: a review of literature” -, è una ricognizione della teoria e della letteratura sul ruolo, l’etica e le funzioni all’interno delle imprese delle professioni dedicate al computing. Ed è una buona base di conoscenza per comprendere meglio l’importanza di queste ma anche il necessario “contrappeso” in termini gestionale che nelle imprese ci deve essere.
Gli “ingegneri” – è l’idea di base di Amir Hedayati Mehdiabadi e di Jessica Li -, svolgono ruoli importanti nelle odierne organizzazioni che operano nell’economia della conoscenza (e non solo). Detto questo, gli autori precisano che i professionisti del computing potrebbero avere una grande influenza sulle società moderne a causa dell’uso prevalente di informazioni e tecnologie basate su computer. Da qui la sottolineatura dell’importanza del “loro sviluppo etico”.
L’articolo, attraverso una analisi della letteratura scientifica già prodotta, rivede quindi la storia, le teorie e gli approcci all’etica nello sviluppo professionale, fornisce poi una valutazione critica dello stato attuale delle conoscenze sull’etica e dell’educazione etica nello sviluppo professionale nell’ambito delle imprese, e, infine, delinea un quadro per quella che viene definita “educazione etica nello sviluppo professionale”. Come dire: computing certamente, ma con misura.
L’articolo di Amir Hedayati Mehdiabadi e Jessica Li non aggiunge particolari novità sul tema dell’eticità d’impresa e del computing, ma ha il merito di delineare con chiarezza lo stato dell’arte di un argomento complesso, che deve essere però compreso con sicurezza nell’ambito dell’agire moderno delle imprese.
Toward a framework for developing computing professional ethics: a review of literature
Amir Hedayati Mehdiabadi, Jessica Li
Proceedings of the American Society for Engineering Management ,2017 International Annual Conference E-H. Ng, B. Nepal, and E. Schott eds.
Una ricerca dell’Università dell’Illinois fornisce una interpretazione aggiornata di un tema delicato dell’organizzazione della produzione
Etica anche nel calcolo. E anche nelle imprese. Traguardi certamente difficili da raggiungere, ma non impossibili. E soprattutto necessari in un momento in cui di fronte alla digitalizzazione dell’economia e della produzione, il significato della responsabilità dell’azione d’impresa si fa più forte, accompagnato da una cultura del produrre più consapevole. E tutto senza dimenticare il ruolo comunque importante anche dell’organizzazione come motore del produrre.
E’ attorno a queste idee che ruota l’articolo di Amir Hedayati Mehdiabadi e di Jessica Li (dell’Università dell’Illinois Urbana, Champaign) apparso recentemente sui Proceedings of the American Society for Engineering Management. La ricerca – “Toward a framework for developing computing professional ethics: a review of literature” -, è una ricognizione della teoria e della letteratura sul ruolo, l’etica e le funzioni all’interno delle imprese delle professioni dedicate al computing. Ed è una buona base di conoscenza per comprendere meglio l’importanza di queste ma anche il necessario “contrappeso” in termini gestionale che nelle imprese ci deve essere.
Gli “ingegneri” – è l’idea di base di Amir Hedayati Mehdiabadi e di Jessica Li -, svolgono ruoli importanti nelle odierne organizzazioni che operano nell’economia della conoscenza (e non solo). Detto questo, gli autori precisano che i professionisti del computing potrebbero avere una grande influenza sulle società moderne a causa dell’uso prevalente di informazioni e tecnologie basate su computer. Da qui la sottolineatura dell’importanza del “loro sviluppo etico”.
L’articolo, attraverso una analisi della letteratura scientifica già prodotta, rivede quindi la storia, le teorie e gli approcci all’etica nello sviluppo professionale, fornisce poi una valutazione critica dello stato attuale delle conoscenze sull’etica e dell’educazione etica nello sviluppo professionale nell’ambito delle imprese, e, infine, delinea un quadro per quella che viene definita “educazione etica nello sviluppo professionale”. Come dire: computing certamente, ma con misura.
L’articolo di Amir Hedayati Mehdiabadi e Jessica Li non aggiunge particolari novità sul tema dell’eticità d’impresa e del computing, ma ha il merito di delineare con chiarezza lo stato dell’arte di un argomento complesso, che deve essere però compreso con sicurezza nell’ambito dell’agire moderno delle imprese.
Toward a framework for developing computing professional ethics: a review of literature
Amir Hedayati Mehdiabadi, Jessica Li
Proceedings of the American Society for Engineering Management ,2017 International Annual Conference E-H. Ng, B. Nepal, and E. Schott eds.