Fare impresa con il “finanziamento della folla”
L’unione fa la forza anche per le imprese e anche quando queste devono trovare nuovi investimenti per crescere. E’ lo spirito del crowdfunding – cioè letteralmente del “finanziamento della folla” utilizzando soprattutto la Rete -, che sempre di più diventa una modalità efficace per reperire fondi sul mercato, soprattutto per le attività medio-piccole. Dietro, una filosofia particolare che lega l’economicità dell’impresa con l’impegno di molti anche dal punto di vista finanziario. Quello del crowdfunding è adesso un approccio che si avvicina anche ai medio-grandi progetti imprenditoriali. Si sposta così il confine fra economia della produzione-micro, ed economia macro-produttiva. Con tutte le conseguenza del caso ancora da esplorare.
“Il crowdfunding nei modelli di finanziamento di progetti imprenditoriali” di Lucia Michela Daniele – lavoro presentato al Dipartimento di economia della Seconda Università degli studi di Napoli -, descrive e inquadra dal punto di vista teorico e operativo questo tema. Scritta in maniera comprensibile e completa, la ricerca è composta da una prima parte di teoria del crowdfunding e in una seconda di analisi sull’efficacia della raccolta di capitali attraverso il crowdfunding e poi di inquadramento delle caratteristiche dei progetti imprenditoriali che possono beneficiare di questa metodologia di finanziamento.
In particolare, dopo alcune pagine dedicate alle “definizioni”, l’autrice prende in considerazione le opportunità e le criticità della raccolta di fondi on line descrivendone anche gli aspetti tecnici di cui tenere conto. Si passa poi ad approfondire più da vicino gli aspetti collegati allo sviluppo d’impresa (anche dal punto di vista normativo). Chiude il tutto un’indagine sulla situazione italiana.
Lucia Michela Daniele conclude spiegando che anche in Italia il crowdfunding inizia ad acquisire spazi importanti per i progetti d’impresa, e aggiunge: “Il crowdfunding non rappresenta un fenomeno temporaneo, l’elevato grado di crescita dei volumi di raccolta a livello mondiale, la tensione normativa degli Stati e la continua evoluzione e sperimentazione di modelli di sostegno allo sviluppo di realtà innovative, confermano che il crowdfunding sta vivendo una progressiva ma rapida legittimazione quale strumento alternativo di finanziamento”. Ma la stessa precisa che “numerosi sono ancora i punti critici definibili superati”. La strada per un rinnovamento attraverso il crowdfunding anche della cultura d’impresa è comunque aperta. Lavori come quello di Lucia Michela Daniele, servono per percorrerla meglio.
Il crowdfunding nei modelli di finanziamento di progetti imprenditoriali
Lucia Michela Daniele
Tesi Analisi degli investimenti – Dipartimento di economia, Seconda Università degli studi di Napoli, 2015
L’unione fa la forza anche per le imprese e anche quando queste devono trovare nuovi investimenti per crescere. E’ lo spirito del crowdfunding – cioè letteralmente del “finanziamento della folla” utilizzando soprattutto la Rete -, che sempre di più diventa una modalità efficace per reperire fondi sul mercato, soprattutto per le attività medio-piccole. Dietro, una filosofia particolare che lega l’economicità dell’impresa con l’impegno di molti anche dal punto di vista finanziario. Quello del crowdfunding è adesso un approccio che si avvicina anche ai medio-grandi progetti imprenditoriali. Si sposta così il confine fra economia della produzione-micro, ed economia macro-produttiva. Con tutte le conseguenza del caso ancora da esplorare.
“Il crowdfunding nei modelli di finanziamento di progetti imprenditoriali” di Lucia Michela Daniele – lavoro presentato al Dipartimento di economia della Seconda Università degli studi di Napoli -, descrive e inquadra dal punto di vista teorico e operativo questo tema. Scritta in maniera comprensibile e completa, la ricerca è composta da una prima parte di teoria del crowdfunding e in una seconda di analisi sull’efficacia della raccolta di capitali attraverso il crowdfunding e poi di inquadramento delle caratteristiche dei progetti imprenditoriali che possono beneficiare di questa metodologia di finanziamento.
In particolare, dopo alcune pagine dedicate alle “definizioni”, l’autrice prende in considerazione le opportunità e le criticità della raccolta di fondi on line descrivendone anche gli aspetti tecnici di cui tenere conto. Si passa poi ad approfondire più da vicino gli aspetti collegati allo sviluppo d’impresa (anche dal punto di vista normativo). Chiude il tutto un’indagine sulla situazione italiana.
Lucia Michela Daniele conclude spiegando che anche in Italia il crowdfunding inizia ad acquisire spazi importanti per i progetti d’impresa, e aggiunge: “Il crowdfunding non rappresenta un fenomeno temporaneo, l’elevato grado di crescita dei volumi di raccolta a livello mondiale, la tensione normativa degli Stati e la continua evoluzione e sperimentazione di modelli di sostegno allo sviluppo di realtà innovative, confermano che il crowdfunding sta vivendo una progressiva ma rapida legittimazione quale strumento alternativo di finanziamento”. Ma la stessa precisa che “numerosi sono ancora i punti critici definibili superati”. La strada per un rinnovamento attraverso il crowdfunding anche della cultura d’impresa è comunque aperta. Lavori come quello di Lucia Michela Daniele, servono per percorrerla meglio.
Il crowdfunding nei modelli di finanziamento di progetti imprenditoriali
Lucia Michela Daniele
Tesi Analisi degli investimenti – Dipartimento di economia, Seconda Università degli studi di Napoli, 2015