Globalizzazione come e dove
Il Direttore generale di Banca d’Italia sintetizza in una lucida esposizione storia e attualità delle relazioni internazionali
La globalizzazione come qualcosa da comprendere prima di tutto, e poi da gestire correttamente. Per non lasciare nessuno indietro. E per non farsi sorpassare dagli eventi. Occorre, ancora un volta, avere gli strumenti giusti. Per questo serve leggere “Globalizzazione e frammentazione” che Luigi Federico Signorini (Direttore generale di Banca d’Italia) ha scritto per l’incontro “Geopolitica, geodemografia e il mondo di domani” del Polo Universitario delle Scienze Sociali di Firenze che si è svolto all’inizio di aprile 2023.
Signorini delinea in poche pagine quanto accaduto negli ultimi decenni, con attenzione particolare all’economia ma guardando anche agli altri aspetti del sistema sociale mondiale. E comincia subito con una precisazione che pone chiarezza sul tema: “La parola ‘globalizzazione’ – spiega -, può significare cose diverse in contesti diversi o secondo punti di vista alternativi. La globalizzazione intesa nel suo senso più ampio investe aspetti non solo economici, ma anche tecnologici, sociali, culturali, politici; aspetti che non è facile separare. Allo stesso modo ha generato e genera critiche, entusiasmi e paure che non sono ascrivibili a una sola dimensione – sia essa economica, sociale o tecnologica. Fatta questa premessa, credo che seguire l’evoluzione di questo processo dal punto di vista dell’economista permetta di coglierne alcuni aspetti importanti che possono contribuire al nostro dibattito di oggi, indicando, o almeno cercando di indicare, i rischi del presente e le prospettive di domani”.
Fatta questa premessa, il Direttore generale della Banca d’Italia, racconta quanto accaduto grosso modo negli ultimi vent’anni, ponendo, per ogni passaggio (ed è certamente un merito), pochi numeri e molti ragionamenti comprensibili a chi legge. E precisando alcuni punti spesso trascurati. “Considerando l’intero genere umano come un’unica comunità – viene sottolineato -, la riduzione della disuguaglianza realizzata negli ultimi decenni è stata in realtà straordinaria e il contributo della globalizzazione a questo fenomeno innegabile. Ma l’andamento della disuguaglianza all’interno dei paesi, soprattutto dei paesi avanzati, è, a dir poco, assai più controverso”.
E’ una globalizzazione non lineare e non omogenea, quindi, quella che delinea Signorini fornendo a chi legge gli elementi per comprendere e valutare. E arrivando fino all’oggi caratterizzato dall’irrompere sulla scena del conflitto Russia-Ucraina.
Quanto scritto da Signorini è così non solo un esempio di lucida analisi ma anche uno strumento essenziale per capire cosa accade intorno a noi. Da leggere da conservare.
Globalizzazione e frammentazione
Luigi Federico Signorini
Incontro “Geopolitica, geodemografia e il mondo di domani”, Polo Universitario delle Scienze Sociali, Firenze, 5 aprile 2023
Il Direttore generale di Banca d’Italia sintetizza in una lucida esposizione storia e attualità delle relazioni internazionali
La globalizzazione come qualcosa da comprendere prima di tutto, e poi da gestire correttamente. Per non lasciare nessuno indietro. E per non farsi sorpassare dagli eventi. Occorre, ancora un volta, avere gli strumenti giusti. Per questo serve leggere “Globalizzazione e frammentazione” che Luigi Federico Signorini (Direttore generale di Banca d’Italia) ha scritto per l’incontro “Geopolitica, geodemografia e il mondo di domani” del Polo Universitario delle Scienze Sociali di Firenze che si è svolto all’inizio di aprile 2023.
Signorini delinea in poche pagine quanto accaduto negli ultimi decenni, con attenzione particolare all’economia ma guardando anche agli altri aspetti del sistema sociale mondiale. E comincia subito con una precisazione che pone chiarezza sul tema: “La parola ‘globalizzazione’ – spiega -, può significare cose diverse in contesti diversi o secondo punti di vista alternativi. La globalizzazione intesa nel suo senso più ampio investe aspetti non solo economici, ma anche tecnologici, sociali, culturali, politici; aspetti che non è facile separare. Allo stesso modo ha generato e genera critiche, entusiasmi e paure che non sono ascrivibili a una sola dimensione – sia essa economica, sociale o tecnologica. Fatta questa premessa, credo che seguire l’evoluzione di questo processo dal punto di vista dell’economista permetta di coglierne alcuni aspetti importanti che possono contribuire al nostro dibattito di oggi, indicando, o almeno cercando di indicare, i rischi del presente e le prospettive di domani”.
Fatta questa premessa, il Direttore generale della Banca d’Italia, racconta quanto accaduto grosso modo negli ultimi vent’anni, ponendo, per ogni passaggio (ed è certamente un merito), pochi numeri e molti ragionamenti comprensibili a chi legge. E precisando alcuni punti spesso trascurati. “Considerando l’intero genere umano come un’unica comunità – viene sottolineato -, la riduzione della disuguaglianza realizzata negli ultimi decenni è stata in realtà straordinaria e il contributo della globalizzazione a questo fenomeno innegabile. Ma l’andamento della disuguaglianza all’interno dei paesi, soprattutto dei paesi avanzati, è, a dir poco, assai più controverso”.
E’ una globalizzazione non lineare e non omogenea, quindi, quella che delinea Signorini fornendo a chi legge gli elementi per comprendere e valutare. E arrivando fino all’oggi caratterizzato dall’irrompere sulla scena del conflitto Russia-Ucraina.
Quanto scritto da Signorini è così non solo un esempio di lucida analisi ma anche uno strumento essenziale per capire cosa accade intorno a noi. Da leggere da conservare.
Globalizzazione e frammentazione
Luigi Federico Signorini
Incontro “Geopolitica, geodemografia e il mondo di domani”, Polo Universitario delle Scienze Sociali, Firenze, 5 aprile 2023