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IA, attenzione all’umanità

Il delicato equilibrio tra tecnologie, ruolo e tutela della persona

Intelligenza Artificiale come ultima frontiera dell’innovazione e della tecnologia. Per le imprese come per tutti noi. Orizzonte da guardare, tuttavia, con grande attenzione. Senza perdere di vista le persone. Anche nelle organizzazioni della produzione.

E’ quanto cerca di fare – riuscendoci -, la raccolta di studi “Algoritmi, sicurezza ed etica dell’innovazione : la persona al centro della transizione digitale” di Alessandro Alonsi e  Fabio Pompei da poco data alle stampe.

Il ragionamento dei due autori – che uniscono capacità narrativa e preparazione tecnica -, prende le mosse da una constatazione: “Sempre più spesso i cittadini non sono in grado di controllare ciò che accade intorno a loro, immersi e sovraccaricati da sollecitazioni artificiose. Anche l’attività informatica, che appare fondamentale e rappresenta un formidabile aiuto nella gestione della vita quotidiana, se non opportunamente indirizzata, può intimorire le persone o minacciare le infrastrutture di comunicazione e la sicurezza dei dispositivi”. Da qui il passo verso l’IA che, se non utilizzata in modo etico, “può – viene spiegato -, fomentare le disuguaglianze sociali, aumentare le discriminazioni e mettere a rischio la democrazia, con conseguenti ripercussioni sui diritti della persona e sulla sua salute”.

Il ragionamento che segue a queste considerazioni di base, si dipana lungo un percorso a più tappe. Si inizia quindi dal tema della “sicurezza della società nel nuovo mondo online” per passare poi ad approfondire una serie di punti: i dati online, le difficoltà dei giovani di fronte al web, i problemi collegati ai fatti passati e alla memoria, la sicurezza del metaverso. Alonsi e Pompei non trascurano però nemmeno il “lato buono” della tecnologia che pur presenta notevoli esempi.

Libro da leggere con attenzione quello che hanno scritto Alonsi e Pompei, libro che contiene un messaggio solo in apparenza scontato: non tutto nella vita può essere ridotto a un semplice codice, ed è quanto mai necessario comprendere gli azzardi e le limitazioni delle innovazioni, sbloccandone il potenziale attraverso una gestione accorta e consapevole. Scrivo i due autori: “L’astinenza digitale non rappresenta (…) oggi un’opzione realistica. (…) Una nuova realtà fisica, metafisica e virtuale ci avvolge, ci cambia, trasforma percezioni, linguaggio e modi di vedere la realtà. Sta a noi rimanere con i piedi ben saldi sulla terra, nonostante il fatto che le nostre teste saranno sempre più immerse nel cloud”. Una condizione che vale anche per le organizzazioni della produzione e sociali, oltre che per i singoli individui.

Algoritmi, sicurezza ed etica dell’innovazione : la persona al centro della transizione digitale

Alessandro Alonsi, Fabio Pompei

Tab Edizione, 2023

Il delicato equilibrio tra tecnologie, ruolo e tutela della persona

Intelligenza Artificiale come ultima frontiera dell’innovazione e della tecnologia. Per le imprese come per tutti noi. Orizzonte da guardare, tuttavia, con grande attenzione. Senza perdere di vista le persone. Anche nelle organizzazioni della produzione.

E’ quanto cerca di fare – riuscendoci -, la raccolta di studi “Algoritmi, sicurezza ed etica dell’innovazione : la persona al centro della transizione digitale” di Alessandro Alonsi e  Fabio Pompei da poco data alle stampe.

Il ragionamento dei due autori – che uniscono capacità narrativa e preparazione tecnica -, prende le mosse da una constatazione: “Sempre più spesso i cittadini non sono in grado di controllare ciò che accade intorno a loro, immersi e sovraccaricati da sollecitazioni artificiose. Anche l’attività informatica, che appare fondamentale e rappresenta un formidabile aiuto nella gestione della vita quotidiana, se non opportunamente indirizzata, può intimorire le persone o minacciare le infrastrutture di comunicazione e la sicurezza dei dispositivi”. Da qui il passo verso l’IA che, se non utilizzata in modo etico, “può – viene spiegato -, fomentare le disuguaglianze sociali, aumentare le discriminazioni e mettere a rischio la democrazia, con conseguenti ripercussioni sui diritti della persona e sulla sua salute”.

Il ragionamento che segue a queste considerazioni di base, si dipana lungo un percorso a più tappe. Si inizia quindi dal tema della “sicurezza della società nel nuovo mondo online” per passare poi ad approfondire una serie di punti: i dati online, le difficoltà dei giovani di fronte al web, i problemi collegati ai fatti passati e alla memoria, la sicurezza del metaverso. Alonsi e Pompei non trascurano però nemmeno il “lato buono” della tecnologia che pur presenta notevoli esempi.

Libro da leggere con attenzione quello che hanno scritto Alonsi e Pompei, libro che contiene un messaggio solo in apparenza scontato: non tutto nella vita può essere ridotto a un semplice codice, ed è quanto mai necessario comprendere gli azzardi e le limitazioni delle innovazioni, sbloccandone il potenziale attraverso una gestione accorta e consapevole. Scrivo i due autori: “L’astinenza digitale non rappresenta (…) oggi un’opzione realistica. (…) Una nuova realtà fisica, metafisica e virtuale ci avvolge, ci cambia, trasforma percezioni, linguaggio e modi di vedere la realtà. Sta a noi rimanere con i piedi ben saldi sulla terra, nonostante il fatto che le nostre teste saranno sempre più immerse nel cloud”. Una condizione che vale anche per le organizzazioni della produzione e sociali, oltre che per i singoli individui.

Algoritmi, sicurezza ed etica dell’innovazione : la persona al centro della transizione digitale

Alessandro Alonsi, Fabio Pompei

Tab Edizione, 2023

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