Identità culturali d’impresa
Condensati in un libro concetti e strumenti per far evolvere la responsabilità sociale delle aziende
L’impresa è ormai cittadina del sistema sociale nel quale agisce. Si tratta dell’ultima frontiera di ciò che viene chiamata Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e che mette insieme attenzione al bilancio e alla produzione, con attenzione agli effetti che da e sull’azienda si scatenano dal continuo interagire di questa con il resto del mondo. In altre parole, la buona impresa non guarda solo al profitto e all’efficienza del prodotto, e nemmeno solamente alla qualità dell’immagine che il “mondo” ha del lavoro aziendale. Ciò che oggi più conta è la sostanza intima dell’agire aziendale, sostanza fatta di prodotto e di identità culturale che lo accompagna.
Leggere “L’identità culturale delle aziende” di Remo Bassetti appena pubblicato e allora cosa buona da fare per chi voglia iniziare a capire un po’ di più dell’intreccio fra immagine, prodotto, cultura del produrre e identità dell’impresa. Il libro parte da un ragionamento simile a quanto appena detto: la pura apparenza sembra oggi insufficiente di fronte a consumatori che apprezzano e ricercano l’autenticità di un’impresa, la sua capacità di porsi su un piano relazionale e la sua visione del mondo. La RSI è certamente importante, ma da sola ormai non basta nemmeno più.
Anche per l’impresa, come per le persone, diventa fondamentale avere un’identità. Il libro di Bassetti ragiona quindi sul tema dell’identità accompagnando chi legge lungo un percorso terrori o ed empirico fino agli strumenti per la creazione dell’identità di un’impresa. Tutto naturalmente da quelli che sono i risultati del percorso fin qui compiuto – immagine e relazioni con il mercato -, per arrivare presto al concetto di identità d’impresa e quindi ai suoi collegamenti con la RSI e poi agli strumenti da usare per costruirne una.
Spirito e contenuti dal libro, poi, si capiscono fin dalle prime righe e la lettura scorre comunque via veloce, fra teoria classica ed esempi pratici.
Numerose poi sono le suggestioni che fanno ragionare. Come quella del mercato equiparato ad un luogo di conversazione e non solo ridotto ad un luogo di scambio di beni. Da questo concetto, deriva immediatamente una sottolineatura: “L’azienda – scrive Bassetti -, deve essere un soggetto con una personalità definita in grado di sostenere conversazioni e puntellare relazioni”. E non solo, perché se l’azienda cerca e trova una propria identità, questa deve essere strumento per emergere nella competizione, fornendo elementi di differenziazione rispetto alla concorrenza e riconducendo il mercato a guardare ai valori, alla cultura che sottendono alla semplice produzione di beni e servizi. “La mia tesi – scrive Bassetti -, è che l’azienda che esprime compiutamente un’identità culturale sviluppa, per ciò solo, legami a un livello più profondo e autentico con le persone e ha in questo modo il vantaggio di sedimentare nella memoria di coloro che dovranno poi fare emergere le tracce decisive al momento dell’acquisto”. Identità e cultura d’impresa, quindi, non solamente per una passione teorica del costruire nuovi concetti d’impresa, ma per collocare con successo questa in mercati sempre più difficile è competitivi.
L’identità culturale delle aziende
Remo Bassetti
Franco Angeli. 2016
Condensati in un libro concetti e strumenti per far evolvere la responsabilità sociale delle aziende
L’impresa è ormai cittadina del sistema sociale nel quale agisce. Si tratta dell’ultima frontiera di ciò che viene chiamata Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) e che mette insieme attenzione al bilancio e alla produzione, con attenzione agli effetti che da e sull’azienda si scatenano dal continuo interagire di questa con il resto del mondo. In altre parole, la buona impresa non guarda solo al profitto e all’efficienza del prodotto, e nemmeno solamente alla qualità dell’immagine che il “mondo” ha del lavoro aziendale. Ciò che oggi più conta è la sostanza intima dell’agire aziendale, sostanza fatta di prodotto e di identità culturale che lo accompagna.
Leggere “L’identità culturale delle aziende” di Remo Bassetti appena pubblicato e allora cosa buona da fare per chi voglia iniziare a capire un po’ di più dell’intreccio fra immagine, prodotto, cultura del produrre e identità dell’impresa. Il libro parte da un ragionamento simile a quanto appena detto: la pura apparenza sembra oggi insufficiente di fronte a consumatori che apprezzano e ricercano l’autenticità di un’impresa, la sua capacità di porsi su un piano relazionale e la sua visione del mondo. La RSI è certamente importante, ma da sola ormai non basta nemmeno più.
Anche per l’impresa, come per le persone, diventa fondamentale avere un’identità. Il libro di Bassetti ragiona quindi sul tema dell’identità accompagnando chi legge lungo un percorso terrori o ed empirico fino agli strumenti per la creazione dell’identità di un’impresa. Tutto naturalmente da quelli che sono i risultati del percorso fin qui compiuto – immagine e relazioni con il mercato -, per arrivare presto al concetto di identità d’impresa e quindi ai suoi collegamenti con la RSI e poi agli strumenti da usare per costruirne una.
Spirito e contenuti dal libro, poi, si capiscono fin dalle prime righe e la lettura scorre comunque via veloce, fra teoria classica ed esempi pratici.
Numerose poi sono le suggestioni che fanno ragionare. Come quella del mercato equiparato ad un luogo di conversazione e non solo ridotto ad un luogo di scambio di beni. Da questo concetto, deriva immediatamente una sottolineatura: “L’azienda – scrive Bassetti -, deve essere un soggetto con una personalità definita in grado di sostenere conversazioni e puntellare relazioni”. E non solo, perché se l’azienda cerca e trova una propria identità, questa deve essere strumento per emergere nella competizione, fornendo elementi di differenziazione rispetto alla concorrenza e riconducendo il mercato a guardare ai valori, alla cultura che sottendono alla semplice produzione di beni e servizi. “La mia tesi – scrive Bassetti -, è che l’azienda che esprime compiutamente un’identità culturale sviluppa, per ciò solo, legami a un livello più profondo e autentico con le persone e ha in questo modo il vantaggio di sedimentare nella memoria di coloro che dovranno poi fare emergere le tracce decisive al momento dell’acquisto”. Identità e cultura d’impresa, quindi, non solamente per una passione teorica del costruire nuovi concetti d’impresa, ma per collocare con successo questa in mercati sempre più difficile è competitivi.
L’identità culturale delle aziende
Remo Bassetti
Franco Angeli. 2016