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Il cammino del Paese

Un libro di storia economica delinea il percorso fatto dalla nostra comunità

 

Conoscere il passato per comprendere meglio il presente e soprattutto riuscire ad affrontare efficacemente il futuro. L’indicazione non è certo nuova, ma va comunque sempre tenuta a mente. E’ la storia che rimane attuale. Anche per le imprese che, anzi, proprio dalla conoscenza del percorso compiuto, possono trarre indicazioni per accrescere la propria cultura del produrre. A questo, per esempio, serve leggere “La strada smarrita. Breve storia dell’economia italiana”, libro scritto a quattro mani da Carlo Bastasin e Gianni Toniolo.

Libro tutto sommato breve, quello di due delle migliori firme di storici attualmente presenti in Italia, ripercorre la storia economica del Paese dall’unità ad oggi con un taglio efficace e chiaro, ragionando lungo il percorso che ha portato gli italiani dalla povertà al benessere e poi nuovamente ad una situazione difficile come quella che stiamo vivendo. E lancia un messaggio: nonostante i rischi attuali, la storia recente mostra che l’Italia non è condannata. Certo, occorre metterci impegno che, fra l’altro, proprio in questi giorni deve salire di livello.

Bastasin e Toniolo raccontano quindi come nell’ultimo decennio dell’Ottocento l’Italia inizi la rincorsa dei paesi più avanzati e alla fine del ventesimo secolo riesca a raggiungere un reddito per abitante non dissimile da quello di Germania, Francia e Regno Unito. Un successo per un’economia che davvero all’unità del Paese era ridotta malissimo. I due autori, tuttavia, spiegano come da un quarto di secolo, l’economia italiana cresca molto meno della media europea. In altri termini, è la tesi di Bastasin e Toniolo, i fattori di sviluppo che avevano funzionato nel dopoguerra si sono rivelati inadatti all’economia globale. Il reddito perduto con la crisi del 2008-2013 non è stato ancora recuperato. La differenza tra il benessere economico degli italiani e quello degli altri europei e dei nordamericani è tornata ai livelli degli anni Sessanta. Pesa il clima di incertezza politica, finanziaria e istituzionale che scoraggia gli investimenti, crea un ambiente ostile alla crescita e rischia di provocare un avvitamento dell’economia. Quanto sta accadendo adesso potrebbe aggravare questa condizione.

Eppure, il libro delinea un percorso in linea con quello virtuoso di qualche decennio fa. A patto che si lavori – molto e con decisione -, sulla formazione e l’istruzione, sul debito, sulla costruzione di una linea politica capace di “allungare tempi e orizzonti”.

Bastasin e Toniolo hanno scritto un racconto utile e interessante da leggere, anche per chi, imprenditori o manager, deve comprendere di più e meglio dove si colloca l’attività  che svolge.

La strada smarrita. Breve storia dell’economia italiana

Carlo Bastasin, Gianni Toniolo

Laterza, 2020

 

Un libro di storia economica delinea il percorso fatto dalla nostra comunità

 

Conoscere il passato per comprendere meglio il presente e soprattutto riuscire ad affrontare efficacemente il futuro. L’indicazione non è certo nuova, ma va comunque sempre tenuta a mente. E’ la storia che rimane attuale. Anche per le imprese che, anzi, proprio dalla conoscenza del percorso compiuto, possono trarre indicazioni per accrescere la propria cultura del produrre. A questo, per esempio, serve leggere “La strada smarrita. Breve storia dell’economia italiana”, libro scritto a quattro mani da Carlo Bastasin e Gianni Toniolo.

Libro tutto sommato breve, quello di due delle migliori firme di storici attualmente presenti in Italia, ripercorre la storia economica del Paese dall’unità ad oggi con un taglio efficace e chiaro, ragionando lungo il percorso che ha portato gli italiani dalla povertà al benessere e poi nuovamente ad una situazione difficile come quella che stiamo vivendo. E lancia un messaggio: nonostante i rischi attuali, la storia recente mostra che l’Italia non è condannata. Certo, occorre metterci impegno che, fra l’altro, proprio in questi giorni deve salire di livello.

Bastasin e Toniolo raccontano quindi come nell’ultimo decennio dell’Ottocento l’Italia inizi la rincorsa dei paesi più avanzati e alla fine del ventesimo secolo riesca a raggiungere un reddito per abitante non dissimile da quello di Germania, Francia e Regno Unito. Un successo per un’economia che davvero all’unità del Paese era ridotta malissimo. I due autori, tuttavia, spiegano come da un quarto di secolo, l’economia italiana cresca molto meno della media europea. In altri termini, è la tesi di Bastasin e Toniolo, i fattori di sviluppo che avevano funzionato nel dopoguerra si sono rivelati inadatti all’economia globale. Il reddito perduto con la crisi del 2008-2013 non è stato ancora recuperato. La differenza tra il benessere economico degli italiani e quello degli altri europei e dei nordamericani è tornata ai livelli degli anni Sessanta. Pesa il clima di incertezza politica, finanziaria e istituzionale che scoraggia gli investimenti, crea un ambiente ostile alla crescita e rischia di provocare un avvitamento dell’economia. Quanto sta accadendo adesso potrebbe aggravare questa condizione.

Eppure, il libro delinea un percorso in linea con quello virtuoso di qualche decennio fa. A patto che si lavori – molto e con decisione -, sulla formazione e l’istruzione, sul debito, sulla costruzione di una linea politica capace di “allungare tempi e orizzonti”.

Bastasin e Toniolo hanno scritto un racconto utile e interessante da leggere, anche per chi, imprenditori o manager, deve comprendere di più e meglio dove si colloca l’attività  che svolge.

La strada smarrita. Breve storia dell’economia italiana

Carlo Bastasin, Gianni Toniolo

Laterza, 2020

 

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