Il lavoro come attività sociale
Produzione e rapporti interpersonali analizzati dal punto di vista etnografico
Lavorare e fare impresa come attività dell’uomo da osservare dal punto di vista scientifico e non solo economico. Espressione, il lavoro, di culture (del produrre), ma anche di assetti sociali, relazioni interpersonali, visioni del mondo che cambiano da società a società e che, tutte, hanno peculiarità importanti da comprendere e rispettare. E’ l’impresa e ciò che in questa avviene, vista dal lato delle scienze umane. Punto di osservazione interessante, che va tenuto in conto per avere cognizione anche di aspetti spesso posti in secondo piano dalla visione dominante degli studi sul fare impresa.
A questo serve “L’etnografia del lavoro e il lavoro dell’etnografia” scritto da Andrea Bottalico e Valeria Piro apparso recentemente. I due ragionano proprio da un punto di vista diverso da quello consueto e hanno l’obiettivo di fornire una sintesi degli studi “sul lavoro” partendo dal metodo etnografico. Particolare attenzione viene posta, poi, alla comprensione dei luoghi di lavoro per arrivare però a fornire un quadro generale delle attuali trasformazioni delle catene globali del valore e dei processi lavorativi visti complessivamente. Grande peculiarità dell’indagine, è quella di partire dalla cassetta degli attrezzi propria dell’etnografia, ma di utilizzare anche strumenti confinanti al lavoro dell’etnologo come le indagini statistiche su particolari gruppi di lavoratori, il giornalismo e la letteratura sull’impresa e l’occupazione.
L’intento dell’articolo – scritto come introduzione ad un numero speciale di Etnografia e ricerca qualitativa -, non è quello di arrivare a nuove teorie interpretative del lavoro e dell’impresa ma, invece, di mettere in fila con chiarezza quanto fin qui è stato fatto. Sono toccati quindi temi come l’organizzazione della produzione, l’innovazione tecnologica, la vita all’interno dei luoghi di lavoro, le relazioni sociali che si determinano nelle organizzazioni produttive.
Dall’analisi di Bottalico e Piro emerge tutta la complessità e profondità del lavoro visto – anche oggi – come uno degli elementi principali dell’attività umana, composto da aspetti materiali e immateriali che si compenetrano e che non possono essere scissi gli uni dagli altri.
L’etnografia del lavoro e il lavoro dell’etnografia
Andrea Bottalico, Valeria Piro
Etnografia e ricerca qualitativa, 1/2020, pp. 5-29
Produzione e rapporti interpersonali analizzati dal punto di vista etnografico
Lavorare e fare impresa come attività dell’uomo da osservare dal punto di vista scientifico e non solo economico. Espressione, il lavoro, di culture (del produrre), ma anche di assetti sociali, relazioni interpersonali, visioni del mondo che cambiano da società a società e che, tutte, hanno peculiarità importanti da comprendere e rispettare. E’ l’impresa e ciò che in questa avviene, vista dal lato delle scienze umane. Punto di osservazione interessante, che va tenuto in conto per avere cognizione anche di aspetti spesso posti in secondo piano dalla visione dominante degli studi sul fare impresa.
A questo serve “L’etnografia del lavoro e il lavoro dell’etnografia” scritto da Andrea Bottalico e Valeria Piro apparso recentemente. I due ragionano proprio da un punto di vista diverso da quello consueto e hanno l’obiettivo di fornire una sintesi degli studi “sul lavoro” partendo dal metodo etnografico. Particolare attenzione viene posta, poi, alla comprensione dei luoghi di lavoro per arrivare però a fornire un quadro generale delle attuali trasformazioni delle catene globali del valore e dei processi lavorativi visti complessivamente. Grande peculiarità dell’indagine, è quella di partire dalla cassetta degli attrezzi propria dell’etnografia, ma di utilizzare anche strumenti confinanti al lavoro dell’etnologo come le indagini statistiche su particolari gruppi di lavoratori, il giornalismo e la letteratura sull’impresa e l’occupazione.
L’intento dell’articolo – scritto come introduzione ad un numero speciale di Etnografia e ricerca qualitativa -, non è quello di arrivare a nuove teorie interpretative del lavoro e dell’impresa ma, invece, di mettere in fila con chiarezza quanto fin qui è stato fatto. Sono toccati quindi temi come l’organizzazione della produzione, l’innovazione tecnologica, la vita all’interno dei luoghi di lavoro, le relazioni sociali che si determinano nelle organizzazioni produttive.
Dall’analisi di Bottalico e Piro emerge tutta la complessità e profondità del lavoro visto – anche oggi – come uno degli elementi principali dell’attività umana, composto da aspetti materiali e immateriali che si compenetrano e che non possono essere scissi gli uni dagli altri.
L’etnografia del lavoro e il lavoro dell’etnografia
Andrea Bottalico, Valeria Piro
Etnografia e ricerca qualitativa, 1/2020, pp. 5-29