Il ruolo della sensibile cultura d’impresa
Una ricerca dell’Università di Glasgow racconta ciò che accade quando l’attenzione alla produzione si unisce all’attenzione verso l’esterno
La cultura d’impresa si nutre anche di cultura dell’organizzazione e di sensibilità verso l’altro. Questione di storia, di rapporti personali, di legami sociali. Tutto concorre a creare innovazione e crescita. Anche – e forse soprattutto -, nel caso di imprese familiari. L’esplorazione dei rapporti fra le diverse componenti della cultura imprenditoriale così come di quella organizzativa, è una strada importante da percorrere.
E’ ciò che ha fatto Sylvie Laforet (della Glasgow Caledonian University), con il suo lavoro “Effects of organisational culture on organisational innovation performance in family firms” pubblicato nel volume 23 del Journal of Small Business and Enterprise Development.
Lo scopo di questo lavoro è appunto quello di esaminare gli effetti della cultura organizzativa sui processi di sviluppo dell’innovazione organizzativa in piccole e medie imprese familiari. L’obiettivo è quello di stabilire il tipo di cultura che porta a prestazioni elevate in termini di innovazione nelle imprese familiari. La ricerca è stata effettuata con un sondaggio su piccole e medie imprese familiari in tutti i settori nel Regno Unito.
Tra gli elementi della cultura d’impresa che sono stati presi in considerazione da Laforet ve ne sono alcuni di carattere generale. E’ il caso dell’orientamento verso l’esterno, della presenza di una cultura organizzativa flessibile e aperta, di un clima organizzativo basato sulla comunicazione aperta e la fiducia. Ma contano anche la cultura del fondatore dell’impresa e l’orientamento culturale a lungo termine presente all’interno della compagine aziendale.
Laforet interroga le imprese e ordina i risultati dell’indagine che provano come una cultura di tipo paternalistico (soprattutto da parte del fondatore), non ha un effetto positivo sulla capacità di innovazione della famiglia e quindi dell’azienda. “Vince”, invece, l’impresa familiare con una cultura orientata all’esterno, flessibile, proattiva.
Apparentemente limitato ad un’area geografica e ad un tema, il lavoro di Laforet è invece utile per fornire uno schema di interpretazione di altre realtà simili. Ed è la dimostrazione di come ingegno e sensibilità, continuino a costituire due degli elementi fondamentali di una buona imprenditorialità.
Effects of organisational culture on organisational innovation performance in family firms
Sylvie Laforet
Journal of Small Business and Enterprise Development, Vol. 23 Iss: 2, pp.379 – 407, 2016
Una ricerca dell’Università di Glasgow racconta ciò che accade quando l’attenzione alla produzione si unisce all’attenzione verso l’esterno
La cultura d’impresa si nutre anche di cultura dell’organizzazione e di sensibilità verso l’altro. Questione di storia, di rapporti personali, di legami sociali. Tutto concorre a creare innovazione e crescita. Anche – e forse soprattutto -, nel caso di imprese familiari. L’esplorazione dei rapporti fra le diverse componenti della cultura imprenditoriale così come di quella organizzativa, è una strada importante da percorrere.
E’ ciò che ha fatto Sylvie Laforet (della Glasgow Caledonian University), con il suo lavoro “Effects of organisational culture on organisational innovation performance in family firms” pubblicato nel volume 23 del Journal of Small Business and Enterprise Development.
Lo scopo di questo lavoro è appunto quello di esaminare gli effetti della cultura organizzativa sui processi di sviluppo dell’innovazione organizzativa in piccole e medie imprese familiari. L’obiettivo è quello di stabilire il tipo di cultura che porta a prestazioni elevate in termini di innovazione nelle imprese familiari. La ricerca è stata effettuata con un sondaggio su piccole e medie imprese familiari in tutti i settori nel Regno Unito.
Tra gli elementi della cultura d’impresa che sono stati presi in considerazione da Laforet ve ne sono alcuni di carattere generale. E’ il caso dell’orientamento verso l’esterno, della presenza di una cultura organizzativa flessibile e aperta, di un clima organizzativo basato sulla comunicazione aperta e la fiducia. Ma contano anche la cultura del fondatore dell’impresa e l’orientamento culturale a lungo termine presente all’interno della compagine aziendale.
Laforet interroga le imprese e ordina i risultati dell’indagine che provano come una cultura di tipo paternalistico (soprattutto da parte del fondatore), non ha un effetto positivo sulla capacità di innovazione della famiglia e quindi dell’azienda. “Vince”, invece, l’impresa familiare con una cultura orientata all’esterno, flessibile, proattiva.
Apparentemente limitato ad un’area geografica e ad un tema, il lavoro di Laforet è invece utile per fornire uno schema di interpretazione di altre realtà simili. Ed è la dimostrazione di come ingegno e sensibilità, continuino a costituire due degli elementi fondamentali di una buona imprenditorialità.
Effects of organisational culture on organisational innovation performance in family firms
Sylvie Laforet
Journal of Small Business and Enterprise Development, Vol. 23 Iss: 2, pp.379 – 407, 2016