Imprenditori, angeli o demoni?
L’imprenditore di oggi non è più quello di una volta. Anche se le radici sono le stesse, e lo spirito d’impresa parte dai medesimi presupposti. Ma è indubbio che i problemi, la velocità di cambiamento, le alternative possibili, le scelte da compiere possono essere anche molto diverse da quelle di 20 o 50 anni fa. Figura da sempre sotto la lente d’ingrandimento della società, quella dell’imprenditore è adesso anche – spesso -, messa sotto accusa. Pare passata da angelo a demone attraverso tutte le figure possibili presenti nel Purgatorio. Tanto che verrebbe da chiedersi se davvero gli imprenditori oggi servano ancora a qualcosa oppure no.
“Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune” di Giorgio Fiorentini, Giulio Sapelli e Giorgio Vittadini ragiona proprio su tutto questo e su quanto oggi occorra ancora avere a che fare con gli imprenditori. E cerca di rispondere ad alcuni interrogativi di contorno come quanto sia cambiata l’attività imprenditoriale negli ultimi decenni in Italia. Quale sia il ruolo dell’impresa nella società moderna. Come si pongono gli imprenditori in rapporto tradizione e innovazione. Ma anche quale significato possa avere per un imprenditore il concetto di bene comune.
Il volume ha un pregio: non è un ragionamento basato solo sulla teoria e sull’osservazione ma anche sulle testimonianze. “Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune”, raccoglie quindi le riflessioni di alcuni tra i principali imprenditori e manager del nostro Paese: da Oscar Farinetti a Pasquale Natuzzi, da Roberto Snaidero a Pietro Modiano a Giorgio Squinzi arrivando a Bernhard Scholz e ad altri 20 circa loro colleghi. Personaggi che possono anche far discutere, ma che rappresentando certamente esempi di uomini d’impresa di cui è utile capire cosa pensano.
Accade così che il volume si trovi a ragionare sulle profonde trasformazioni che sta vivendo l’industria italiana e a indicare alcune possibili strategie per dare vita a una ripresa economica e culturale. Partendo dalla crisi, dalle esperienze dei singoli testimoni e dai nuovi modi di fare impresa che si stanno delineando. Arrivando ad una conclusione importante: per ripartire e quindi per costruire un’economia nuova occorre mettere al centro il bene delle persone e lo sviluppo della società.
Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune
Giorgio Fiorentini, Giulio Sapelli, Giorgio Vittadini
Mondandori, 2014
L’imprenditore di oggi non è più quello di una volta. Anche se le radici sono le stesse, e lo spirito d’impresa parte dai medesimi presupposti. Ma è indubbio che i problemi, la velocità di cambiamento, le alternative possibili, le scelte da compiere possono essere anche molto diverse da quelle di 20 o 50 anni fa. Figura da sempre sotto la lente d’ingrandimento della società, quella dell’imprenditore è adesso anche – spesso -, messa sotto accusa. Pare passata da angelo a demone attraverso tutte le figure possibili presenti nel Purgatorio. Tanto che verrebbe da chiedersi se davvero gli imprenditori oggi servano ancora a qualcosa oppure no.
“Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune” di Giorgio Fiorentini, Giulio Sapelli e Giorgio Vittadini ragiona proprio su tutto questo e su quanto oggi occorra ancora avere a che fare con gli imprenditori. E cerca di rispondere ad alcuni interrogativi di contorno come quanto sia cambiata l’attività imprenditoriale negli ultimi decenni in Italia. Quale sia il ruolo dell’impresa nella società moderna. Come si pongono gli imprenditori in rapporto tradizione e innovazione. Ma anche quale significato possa avere per un imprenditore il concetto di bene comune.
Il volume ha un pregio: non è un ragionamento basato solo sulla teoria e sull’osservazione ma anche sulle testimonianze. “Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune”, raccoglie quindi le riflessioni di alcuni tra i principali imprenditori e manager del nostro Paese: da Oscar Farinetti a Pasquale Natuzzi, da Roberto Snaidero a Pietro Modiano a Giorgio Squinzi arrivando a Bernhard Scholz e ad altri 20 circa loro colleghi. Personaggi che possono anche far discutere, ma che rappresentando certamente esempi di uomini d’impresa di cui è utile capire cosa pensano.
Accade così che il volume si trovi a ragionare sulle profonde trasformazioni che sta vivendo l’industria italiana e a indicare alcune possibili strategie per dare vita a una ripresa economica e culturale. Partendo dalla crisi, dalle esperienze dei singoli testimoni e dai nuovi modi di fare impresa che si stanno delineando. Arrivando ad una conclusione importante: per ripartire e quindi per costruire un’economia nuova occorre mettere al centro il bene delle persone e lo sviluppo della società.
Imprenditore: risorsa o problema? Impresa e bene comune
Giorgio Fiorentini, Giulio Sapelli, Giorgio Vittadini
Mondandori, 2014