Imprese aperte e multiculturali
Imprese multiculturali e mercati complessi. E’ fra questi due elementi della realtà che, senza dubbio, si muove buona parte della cultura d’impresa moderna. Senza tralasciare le questioni legate al lavoro e ai rapporti con la produzione e il management, certamente la necessità di affrontare aree commerciali variegate e differenziate e la corrispondente esigenza di attrezzarsi dal punto di vista culturale e organizzativo, sono fra i temi più importanti che un sistema di produzione deve affrontare in maniera efficace.
La ricerca di Rosana Grušovnik (M.A. in Business Sciences al Gea College della Faculty of Entrepreneurship di Lubiana in Slovenia), e di Dejan Jelovac (Professore di Organisational sciences and business ethics alla School of Advanced Social Studies di Nova Gorica), appena apparsa sull’Innovative Issues and Approaches in Social Sciences, aiuta a capire di più delle relazioni fra culture diverse all’interno delle imprese.
“The impact of managerial multicultural competences on company’s competitive advantage in global economy”, ragiona, in particolare, sulla “gestione delle differenze interculturali” presenti nei mercati e nelle imprese. L’attenzione, spiegano i due autori, viene focalizzata sul “dilemma manageriale di come raggiungere la competitività” in un ambiente come quello attuale nel quale operano forze di mercato diverse e si scontrano culture d’impresa e di consumo differenti.
L’articolo si basa quindi su un apparato teorico e su un’indagine empirica svolta presso un campione di 28 dirigenti di imprese della Slovenia, dell’UE, e della ex Jugoslavia. L’obiettivo di questa seconda parte, è quello di rilevare le competenze interculturali dei manager intervistati e l’incidenza di queste sulle attività aziendali quotidiane, oltre che le ricadute sulla gestione dei fattori culturali presenti nei mercati di riferimento delle rispettive imprese.
Teoria e soprattutto parte empirica, dimostrano che occorrono, secondo gli autori, manager con conoscenze di gestione particolari, con consapevolezza, know-how e competenze per comunicare e lavorare attraversando “frontiere culturali” ogni volta diverse. Anzi, i due si spingono a ipotizzare che il peso di tutto questo sia tale da mettere in forse, in caso di assenza, l’esistenza stessa delle imprese. Insomma, l’azienda che vuole vivere e crescere deve aprirsi al mondo, sfidarlo ma anche capirlo. A ben vedere si tratta della constatazione dell’esistenza di una sfida che occorre vincere tutti.
The impact of managerial multicultural competences on company’s competitive advantage in global economy
Rosana Grušovnik, Dejan Jelovac
Innovative Issues and Approaches in Social Sciences, Vol. 7, No. 3
Imprese multiculturali e mercati complessi. E’ fra questi due elementi della realtà che, senza dubbio, si muove buona parte della cultura d’impresa moderna. Senza tralasciare le questioni legate al lavoro e ai rapporti con la produzione e il management, certamente la necessità di affrontare aree commerciali variegate e differenziate e la corrispondente esigenza di attrezzarsi dal punto di vista culturale e organizzativo, sono fra i temi più importanti che un sistema di produzione deve affrontare in maniera efficace.
La ricerca di Rosana Grušovnik (M.A. in Business Sciences al Gea College della Faculty of Entrepreneurship di Lubiana in Slovenia), e di Dejan Jelovac (Professore di Organisational sciences and business ethics alla School of Advanced Social Studies di Nova Gorica), appena apparsa sull’Innovative Issues and Approaches in Social Sciences, aiuta a capire di più delle relazioni fra culture diverse all’interno delle imprese.
“The impact of managerial multicultural competences on company’s competitive advantage in global economy”, ragiona, in particolare, sulla “gestione delle differenze interculturali” presenti nei mercati e nelle imprese. L’attenzione, spiegano i due autori, viene focalizzata sul “dilemma manageriale di come raggiungere la competitività” in un ambiente come quello attuale nel quale operano forze di mercato diverse e si scontrano culture d’impresa e di consumo differenti.
L’articolo si basa quindi su un apparato teorico e su un’indagine empirica svolta presso un campione di 28 dirigenti di imprese della Slovenia, dell’UE, e della ex Jugoslavia. L’obiettivo di questa seconda parte, è quello di rilevare le competenze interculturali dei manager intervistati e l’incidenza di queste sulle attività aziendali quotidiane, oltre che le ricadute sulla gestione dei fattori culturali presenti nei mercati di riferimento delle rispettive imprese.
Teoria e soprattutto parte empirica, dimostrano che occorrono, secondo gli autori, manager con conoscenze di gestione particolari, con consapevolezza, know-how e competenze per comunicare e lavorare attraversando “frontiere culturali” ogni volta diverse. Anzi, i due si spingono a ipotizzare che il peso di tutto questo sia tale da mettere in forse, in caso di assenza, l’esistenza stessa delle imprese. Insomma, l’azienda che vuole vivere e crescere deve aprirsi al mondo, sfidarlo ma anche capirlo. A ben vedere si tratta della constatazione dell’esistenza di una sfida che occorre vincere tutti.
The impact of managerial multicultural competences on company’s competitive advantage in global economy
Rosana Grušovnik, Dejan Jelovac
Innovative Issues and Approaches in Social Sciences, Vol. 7, No. 3