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Imprese e web 2.0

Ormai dovrebbe essere d’abitudine in tutte le aziende, ma non è così. Anzi, pare che – soprattutto in alcuni comparti -, la presenza della “rete” sia d’impiccio, un’entità estranea all’organizzazione aziendale, qualcosa che pone interrogativi ai quali l’impresa spesso non sa rispondere. Eppure l’ovvio è già presente in tutte le realtà produttive: Internet, il web 2.0 e, adesso, il web 3.0, ci sono e sono imprescindibili.

Ma come fare? Il web pone delle opportunità ma prima ancora delle sfide. A partire dal management d’impresa. Ciò che cambia è la leadership che viene riconosciuta e l’organizzazione aziendale stessa. “Leadership challenges in the context of web 2.0  solutions” di Rafał Kozłowski e Krzysztof Kania (dell’Università di Katowice), è una ricerca utile per mettere in fila concetti e soluzioni per affrontare meglio l’argomento.

Secondo i due autori, “se le aziende devono rimanere efficienti e competitive, i leader devono adottare nuovi comportamenti e nuovi strumenti informatici e sviluppare nuove strategie/soluzioni facendo appello anche alla cosiddetta ‘Millennium Generation’ e affrontando le sfide del Web 3.0”.

La ricerca individua quindi sette cambiamenti nella cultura d’impresa che dovrebbero aiutare i leader a soddisfare le esigenze aziendali. Prima di tutto, secondo i due ricercatori, con l’avvento e l’uso del web in azienda, la leadership può essere vista “come un’attività piuttosto che un ruolo”. Ma non solo, perché sempre la leadership viene “ormai considerata un fenomeno collettivo”. Ne consegue, terzo passaggio, che i “leader individuali devono ora dotarsi di più elevati livelli di sviluppo personale”. E’ una sfida nella sfida che porta con se’ una quarta condizione: l’impresa e la sua organizzazione passano dall’avere una struttura centralizzata ad una in cui non c’è un solo punto focale che viene sostituito da una “rete di leadership”. Tutto questo porta ancora più in là. Per Kozłowski e Kania le organizzazione aziendali devono essere ormai viste come “organismi” e non come “macchine” (quinto punto) e la “pianificazione e controllo” deve essere sostituita da un processo di “apprendimento e di adattamento” (sesto passaggio). La condizione finale nella quale le imprese che affrontano il web correttamente devono trovarsi, è poi sintetizzata nel settimo passaggio: chi vi lavora, non deve vedere il web come uno strumento per risolvere problemi ma come una parte della sua stessa vita (Generazione Z/Millennium). Una conclusione che deve far pensare.

Leadership challenges in the context of web 2.0  solutions 

Kozłowski R., Kania K.

Polish Journal of Management Studies, vol. 8, 2013

Ormai dovrebbe essere d’abitudine in tutte le aziende, ma non è così. Anzi, pare che – soprattutto in alcuni comparti -, la presenza della “rete” sia d’impiccio, un’entità estranea all’organizzazione aziendale, qualcosa che pone interrogativi ai quali l’impresa spesso non sa rispondere. Eppure l’ovvio è già presente in tutte le realtà produttive: Internet, il web 2.0 e, adesso, il web 3.0, ci sono e sono imprescindibili.

Ma come fare? Il web pone delle opportunità ma prima ancora delle sfide. A partire dal management d’impresa. Ciò che cambia è la leadership che viene riconosciuta e l’organizzazione aziendale stessa. “Leadership challenges in the context of web 2.0  solutions” di Rafał Kozłowski e Krzysztof Kania (dell’Università di Katowice), è una ricerca utile per mettere in fila concetti e soluzioni per affrontare meglio l’argomento.

Secondo i due autori, “se le aziende devono rimanere efficienti e competitive, i leader devono adottare nuovi comportamenti e nuovi strumenti informatici e sviluppare nuove strategie/soluzioni facendo appello anche alla cosiddetta ‘Millennium Generation’ e affrontando le sfide del Web 3.0”.

La ricerca individua quindi sette cambiamenti nella cultura d’impresa che dovrebbero aiutare i leader a soddisfare le esigenze aziendali. Prima di tutto, secondo i due ricercatori, con l’avvento e l’uso del web in azienda, la leadership può essere vista “come un’attività piuttosto che un ruolo”. Ma non solo, perché sempre la leadership viene “ormai considerata un fenomeno collettivo”. Ne consegue, terzo passaggio, che i “leader individuali devono ora dotarsi di più elevati livelli di sviluppo personale”. E’ una sfida nella sfida che porta con se’ una quarta condizione: l’impresa e la sua organizzazione passano dall’avere una struttura centralizzata ad una in cui non c’è un solo punto focale che viene sostituito da una “rete di leadership”. Tutto questo porta ancora più in là. Per Kozłowski e Kania le organizzazione aziendali devono essere ormai viste come “organismi” e non come “macchine” (quinto punto) e la “pianificazione e controllo” deve essere sostituita da un processo di “apprendimento e di adattamento” (sesto passaggio). La condizione finale nella quale le imprese che affrontano il web correttamente devono trovarsi, è poi sintetizzata nel settimo passaggio: chi vi lavora, non deve vedere il web come uno strumento per risolvere problemi ma come una parte della sua stessa vita (Generazione Z/Millennium). Una conclusione che deve far pensare.

Leadership challenges in the context of web 2.0  solutions 

Kozłowski R., Kania K.

Polish Journal of Management Studies, vol. 8, 2013

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