Imprese, enciclopedie e cambiamenti
Nel suo ultimo libro, Gianfranco Dioguardi delinea una nuova organizzazione delle produzione capace di rispondere al nuovo con il nuovo
Impresa camaleontica. L’impresa che cambia di volta in volta, adattandosi alle circostanze, alle situazioni, ai repentini cambiamenti del contesto, dei mercati, delle politiche. Impresa che, quindi, deve avere dentro un bagaglio di nozioni e di capacità più complesso di prima. Come se fosse un’enciclopedia. E’ attorno a queste idee che ha ragionato Gianfranco Dioguardi – ingegnere e professore di economia e organizzazione aziendale presso il Politecnico di Bari – per scrivere il suo “L’impresa enciclopedia. Organizzazione come strategia per il Terzo Millennio” appena dato alle stampe.
Dioguardi, che viene considerato uno dei padri dell’ingegneria gestionale in Italia, osserva come la complessità del Terzo Millennio abbia capovolto la tradizionale dinamica strategica dell’impresa. Non è più possibile impostare, prima, una strategia imprenditoriale definita e su quella costruire, poi, una struttura imprenditoriale in grado di realizzarla. La mutevolezza delle situazioni, obbliga a realizzare strutture organizzative just in time, quasi “al momento” e quindi essere capaci di mettere in pratica strategie operative che tengano sempre conto delle esigenze emergenti di sostenibilità e resilienza. Ed è anzi l’impresa stessa che deve modificare la sua cultura rendendola sempre più capace di cambiamento. Partendo, spiega Dioguardi, dalla valorizzazione della ricerca e dei giovani.
Il libro inizia con una acuta istantanea di quanto sta accadendo – dalla pandemia alla guerra passando per gli effetti sull’economia e sulla società -, per arrivare subito ad approfondire prima la ricerca (iniziando dalle sue cause come la curiosità e il dubbio) e poi i nuovi protagonisti delle organizzazioni (i giovani e gli imprenditori). Successivamente, il libro indaga su alcuni “valori perduti” come lo spirito d’impresa, la cultura intesa nella sua più vasta espressione, il significato della sostenibilità, l’attenzione alla digitalizzazione. Vengono poi delineati degli scenari industriali, territoriali e urbani per arrivare ad indicare un futuro fatto di “imprese enciclopedia” e territori urbani capaci di svilupparsi in un modo nuovo più attento alle persone e all’ambiente.
Scrive Dioguardi nelle sue conclusioni: “È allora necessario pensare a nuovi modi di fare impresa adottando innovative «architetture di sistema» basate su modelli reticolari («imprese rete»), così da elaborare modelli organici di organizzazioni dalla flessibilità modificabile in tempo reale a fronte delle mutevoli esigenze manifestate dal contesto esterno in grado, peraltro, di coniugare la grande dimensione imprenditoriale con le piccole e medie aziende tipiche del contesto economico italiano. Si dovrà pensare a una istituzione del tipo «impresa enciclopedia» capace di acquisire e governare la cultura dei singoli collaboratori rendendola uno strumento strategico da trasferire sul territorio per contrastare i pericoli di emarginazione sociale”.
L’impresa enciclopedia. Organizzazione come strategia per il Terzo Millennio
Gianfranco Dioguardi
Guerini Next, 2022
Nel suo ultimo libro, Gianfranco Dioguardi delinea una nuova organizzazione delle produzione capace di rispondere al nuovo con il nuovo
Impresa camaleontica. L’impresa che cambia di volta in volta, adattandosi alle circostanze, alle situazioni, ai repentini cambiamenti del contesto, dei mercati, delle politiche. Impresa che, quindi, deve avere dentro un bagaglio di nozioni e di capacità più complesso di prima. Come se fosse un’enciclopedia. E’ attorno a queste idee che ha ragionato Gianfranco Dioguardi – ingegnere e professore di economia e organizzazione aziendale presso il Politecnico di Bari – per scrivere il suo “L’impresa enciclopedia. Organizzazione come strategia per il Terzo Millennio” appena dato alle stampe.
Dioguardi, che viene considerato uno dei padri dell’ingegneria gestionale in Italia, osserva come la complessità del Terzo Millennio abbia capovolto la tradizionale dinamica strategica dell’impresa. Non è più possibile impostare, prima, una strategia imprenditoriale definita e su quella costruire, poi, una struttura imprenditoriale in grado di realizzarla. La mutevolezza delle situazioni, obbliga a realizzare strutture organizzative just in time, quasi “al momento” e quindi essere capaci di mettere in pratica strategie operative che tengano sempre conto delle esigenze emergenti di sostenibilità e resilienza. Ed è anzi l’impresa stessa che deve modificare la sua cultura rendendola sempre più capace di cambiamento. Partendo, spiega Dioguardi, dalla valorizzazione della ricerca e dei giovani.
Il libro inizia con una acuta istantanea di quanto sta accadendo – dalla pandemia alla guerra passando per gli effetti sull’economia e sulla società -, per arrivare subito ad approfondire prima la ricerca (iniziando dalle sue cause come la curiosità e il dubbio) e poi i nuovi protagonisti delle organizzazioni (i giovani e gli imprenditori). Successivamente, il libro indaga su alcuni “valori perduti” come lo spirito d’impresa, la cultura intesa nella sua più vasta espressione, il significato della sostenibilità, l’attenzione alla digitalizzazione. Vengono poi delineati degli scenari industriali, territoriali e urbani per arrivare ad indicare un futuro fatto di “imprese enciclopedia” e territori urbani capaci di svilupparsi in un modo nuovo più attento alle persone e all’ambiente.
Scrive Dioguardi nelle sue conclusioni: “È allora necessario pensare a nuovi modi di fare impresa adottando innovative «architetture di sistema» basate su modelli reticolari («imprese rete»), così da elaborare modelli organici di organizzazioni dalla flessibilità modificabile in tempo reale a fronte delle mutevoli esigenze manifestate dal contesto esterno in grado, peraltro, di coniugare la grande dimensione imprenditoriale con le piccole e medie aziende tipiche del contesto economico italiano. Si dovrà pensare a una istituzione del tipo «impresa enciclopedia» capace di acquisire e governare la cultura dei singoli collaboratori rendendola uno strumento strategico da trasferire sul territorio per contrastare i pericoli di emarginazione sociale”.
L’impresa enciclopedia. Organizzazione come strategia per il Terzo Millennio
Gianfranco Dioguardi
Guerini Next, 2022